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9 luglio 2020

Recensione: "La fine delle tenebre" di Thea Harrison (Elder Races #9)

La fine delle tenebre
(Razze Antiche #9)
di Thea Harrison
Collana Reserve
Genere Urban fantasy
Pagine 344
Euro 4,99 (ebook); 14,25 (cartaceo)
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Per Beluviel, consorte dell’Alto Signore degli elfi, e Graydon, grifone e prima sentinella dei wyr, è proibito anche solo provare desiderio l’una per l’altro. Ma duecento anni fa, dopo il disperato salvataggio del figliastro di Beluviel che li aveva lasciati in debito con il crudele djinn Malphas, hanno scoperto che i loro destini erano inesorabilmente legati e la passione troppo intensa perché potesse essere ignorata…
Due secoli dopo, il debito nei confronti di Malphas sta per scadere, e Beluviel e Graydon si rendono conto che, se vogliono avere qualche possibilità di salvare le loro anime, devono tornare a lavorare insieme, e questa volta devono farlo più uniti che mai. Ma ogni momento che trascorrono l’una con l’altro li avvicina alla perdita di qualcosa di ancora più vitale: i loro cuori...
Dopo le novelle Dragos va a Washington e Pia vola a Hollywood, volevo gettarmi a pesce sull’ultima novella della trilogia dedicata ai Cuelebre, ma l’attenzione spoiler nelle trama mi ha fermato e convinto a leggere prima La fine delle tenebre. Il nono volume della serie Elder Races, infatti, è il chiudi fila dei nodi che si erano intrecciati nei volumi precedenti (Onore nella notte e Bacio di mezzanotte) e molto di ciò che accade in queste pagine ha ripercussioni su Dragos, Pia e soprattutto Liam.
Graydon, il wyr sentinella, aveva conquistato il mio cuore già alle prime apparizioni in Il legame del drago e non vedevo l’ora di leggere la sua storia. L’autrice non mi ha deluso, ha tratteggiato un personaggio unico, forte e protettivo, gentile e animale, un’anima salda e incrollabile nella sua fedeltà alla Grande Bestia (ovvero Dragos) e al suo ruolo di Sentinella dei territori wyr; anche nei sentimenti di amicizia che lo legano a tutti, specialmente Dragos e Pia, era evidente questa potente vena di lealtà incondizionate e imperitura, che vede in ambito amoroso la sua fioritura speciale. Sono infatti duecento anni che Graydon custodisce un segreto, un legame con l’Alta Signora degli Elfi Beluviel. Non un semplice flirt, o interesse di natura fisica, ma un’unione al limite dell’accoppiamento wyr. Qualcosa di intenso, indefinito, infinito, incrollabile, nonostante la lunga separazione e l’impossibilità di un contatto, di una parola, di un bacio, per colpa dello scellerato patto che vede entrambi costretti a un gioco di sottotrame e inganni. Silenzi, che coinvolgono Beluviel e Graydon e coloro a cui loro voglio bene.

“Sono secoli che ti desidero e ho bisogno di te, addirittura da prima di conoscerti. Non sapevo che quello che cercavo e volevo eri tu.”

Beluviel è un’Elfo che ha sempre messo il dovere e il suo impegno nei territori di sua competenza prima di se stessa. La sua famiglia, il suo ruolo, i suoi sudditi, ogni dovere e compito veniva prima dei suoi desideri. Sono duecento anni che Bel annichilisce il pensiero e il desiderio per quel wyr gentile e fondamentale che l’ha aiutata nel momento peggiore della sua esistenza, e che in una sola notte è stato capace di catturare la sua anima, di farla sua, ora e per sempre. E adesso che è giunto il momento fatidico in cui ogni pezzo del puzzle è al proprio posto e la distruzione del nemico più vicina che mai, Bel e Gray dovranno combattere ancora un’ultima battaglia, interna per mettere in chiaro il loro presente che permetta un futuro condiviso, ed esterna, e sarà una lotta all’ultimo sangue e non priva di perdite…
Gli sfortunati amanti sono uno dei tipici romance tropes che riesce, dopo tutti questi anni, a catturare l’attenzione e il cuore di noi lettrici, e sono davvero contenta che l’autrice l’abbia usato per raccontarci la storia, soprattutto il passato e il lato nascosto di Graydon. Mi dispiace un poco per quel senso di insta-love che si percepisce nel flashback riguardo gli antefatti che poi legheranno i due personaggi principali; ma escluso ciò, ho trovato il loro amore davvero sentito e intenso. Si percepisce completamente quel senso di desiderio, di fame di intimità, amore, conforto che viene loro negato anni dopo anni dopo anni. La mancanza è una ferita che attraversa il loro cuore come una faglia la crosta terrestre. È inenarrabile, eppure basterebbe poco, talmente poco per riempirla e sanarla…
Mi è piaciuto il coinvolgimento di alcuni personeggi passati, come il djinn Khalil e l’oracolo Grace, l’ex sentinella Rune e la vampira Carling, Julian e Melisande, e altri che abbiamo imparato ad amare e conoscere nel corso della serie. Come dicevo, ogni nodo viene infine al pettine, in un percorso a ostacoli che lascia con l’incertezza fino alla fine.
Tuttavia però La fine delle tenebre non è un conclusione definitiva dell’intera serie, c’è molto altro da raccontare, e difatti l’autrice sforna novelle e novelle sui suoi personaggi preferiti, a partire dai Cuelebre. Da affezionata della serie, non posso che esserne contenta.  Imperdibile!
Quattro stelle e mezzo
 
  CICLO DELLE RAZZE ANTICHE
#1 Il legame del drago
#2 Il cuore della tempesta 

#3 Il bacio del serpente
#3.5 True Colors
#4 La luna dell'oracolo
#4.5 Male naturale
#4.6 Devil's Gate
#4.7 Stagione di caccia 
#5 Deus Machinae
#6 Ossessione
#6.5 Dragos va in vacanza
#6.6 Pia salva la situazione
#6.7 Fagiolino va a scuola
#7 Onore nella notte
#8 Bacio di mezzanotte
#8.5 Dragos va a Washigton
#8.6 Pia vola a Hollywood
#9 La fine delle tenebre
#9.5 Liam conquista Manhattan

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