Briciole #67

Le Briciole sono frasi, aforismi, poesie, pensieri, dediche, pezzi di canzoni, scritte sul muro e messaggi che strappano un sorriso o una riflessione, che colpiscono l'immaginazione e rimangono in testa e, a volte, nel cuore.

Tayla, riluttante, seguì Eidolon fuori dalla stanza e per il corridoio.
Gli stessi pavimenti neri e mura grigie ricoperte di graffiti che aveva visto nella sua stanza (d'ospedale) erano ovunque, tranne che qui fuori; profonde fognature correvano lungo ogni lato del corridoio e varie superarono gabbie di ferro o barelle. Nelle vicinanze, si poteva udire il bip regolate delle attrezzature ospedaliere; da qualche altra parte, qualcuno o qualcosa strillò sopra il rumore stridente di metallo su metallo. Tayla represse un brivido. Se il castello di Dracula si fosse scopato un ospedale, questo edificio sarebbe stato il bastardo che sarebbe venuto fuori. «Dove andiamo?»
«Al parcheggio.»
«Il parcheggio?» Suonava così normale.
«Ti aspettavi di uscire su un fiume di fuoco? In groppa ai segugi dell'inferno, magari?»
Il calore le invase le guance, perché era esattamente quello che stava pensando. «No.»
«Abbiamo dei mezzi per far uscire i pazienti regolari, ma i punti di uscita sono tutti in territorio ostile per te, quindi ti porto a casa io.»
«Con una macchina?»
«Solo perché il mio cocchio infuocato è in officina.»
«È inutile che fai il pallone gonfiato.» Si interruppe per guardare la fila di teschi allineati alle pareti, alcuni sospettosamente umani all'apparenza, altri chiaramente demoniaci, le protuberanze ossee e i denti cattivi indicavano decine di specie differenti. «Come fate a tenere questo posto nascosto agli umani?»
«Te lo dirò se mi spieghi come fa l'Aegis a tenere il suo quartier generale nascosto ai demoni.»
«Bel tentativo.»

Brivido Eterno - Larissa Ione