21 giugno 2020

Recensione: "Alakim. Le catene dell'anima" di Anna Chillon (Alakim #3)

Buona domenica, readers! Si è appena concluso il Gruppo di Lettura dedicato alla serie Alakim di Anna Chillon, e oggi vi lascio la mia recensione sul terzo volume, in attesa dell'arrivo del quarto capitolo conclusivo. Buona lettura!
Alakim. Le catene dell’anima
(Alakim #3)
di Anna Chillon
Selfpublishing
Pagine 407
Euro 2,99 (ebook); 12,90 (cartaceo)
Acquistalo su AMAZON

Combattere pur avendo perso le forze,
scoprendo sentimenti avversi,
facendo della propria debolezza la propria arma.


Con i nuovi arrivi in città, una grande minaccia incombe su Alakim. Privato del potere e stremato da una fame che non è più in grado di soddisfare, diviene facile preda dei suoi nemici.
Questa volta lottare insieme a Nicole e Muriel non gli basterà a salvare se stesso e tutti coloro che lo circondano da un male che dilaga inarrestabile, contagiando Marsiglia intera.
Questa volta ciascuno dovrà porsi dinnanzi allo specchio per scoprire l’origine della propria fragilità e svelare i reconditi sentimenti dell’animo.
Perché la vera forza sta nel guardarsi dentro, faccia a faccia con i propri demoni, accogliendo qualunque realtà venga rivelata, per quanto dura essa sia.

Attenzione agli SPOILER!
IN questo terzo controverso volume ritroviamo i nostri amati personaggi in vesti assolutamente inedite per i fan della serie. Il nostro cinico angelo della luce e delle tenebre Alakim è sempre più debole, anche nutrire il demone dentro di lui non serve a rigenerarlo, anzi, così facendo il Serafino viene privato dell’energia in modo più repentino, mentre un’ondata di violenza e amoralità si abbatte su Marsiglia senza un perché. Le ricerche tramite un’ipnotista conducono al cantante dei Nasty Souls, dotato di speciali capacità di cui neppure lui sa bene l’origine… e non solo. Viene svelato un particolare ricordo dell’esistenza angelica di cui Alakim non ha alcuna rimembranzai, e la verità che porta con sé chiarisce alcuni conflitti di cui abbiamo letto nei volumi precedenti.

“Gli umani credono che amare significhi non farsi del male. Si sbagliano.” Non esisteva nulla di più facile che ferire la persona amata. L’amore esigeva verità e la verità il più delle volte era una sadica puttana.

Vedere Alakim, sempre invincibile e arrogante, debole e mortale ha avuto un effetto devastante. È un ruolo inedito in cui il Serafino mostra lati della sua sfaccettata personalità non solo a noi lettori, ma anche a Nicole e Muriel. Sentirlo ammettere i suoi sentimenti d’amore e amicizia in modo chiaro – a suo modo – per la prima volta è stato emozionante, credetemi.
@Anna Chillon
Nel frattempo Samshat riposa per rimettersi in salute, grazie alle continue cure della devota Betanie, e con il suo ritorno salta palesemente all’occhio la sua importanza all’interno delle dinamiche dei protagonisti principali: Sam è l’ago della bilancia, la gentilezza, la forza, il coraggio più puro, l’amicizia più solida e passionale; è lui il collante della grande famiglia degli angeli caduti e rinnegati. Un’unione che nemmeno i sotterfugi di Yoliah, con le sue rivelazioni shock, riesce a far traballare nelle fondamenta.
Altra percorso evolutivo è quello intrapreso da Nicole, che dopo aver testimoniato con i propri occhi tutta la malvagità e la violenza di cui Alakim e Muriel sono capaci, affronta una situazione di pericolo in cui arriva a comprendere che lei stessa è attratta dall’oscurità che la circonda, al di là di moralismi e coscienza sporca. Il capitolo diciannove è stato per me il migliore del libro, il punto di svolta intenso e da pelle d’oca che vede coinvolti Al e Nicole.
Nel complesso, se alcune scelte e direzioni intraprese dai personaggi mi sono piaciute, devo però sottolineare un senso generale un po’ dispersivo. La sensazione è che l’autrice avesse le troppa carne da mettere sul fuoco, e l’andamento generale della storia ne risente, caricandosi e appesantendosi in alcuni punti. Secondo me alcune sottotrame andavano eliminate o ridotte per alleggerire il ritmo, come quella parentesi di Denise e Yann, o quella tra Yoliah ed Elizabeth, la madre di Nicole. Quest’ultima è un personaggio complicato, proprio come tutti i personaggi della Chillon, che scava e articola e manovra pensieri, azioni e motivazioni di creature e umani diversi e sfaccettati, con una pulizia di base davvero invidiabile. Lo stesso dicasi per la maestria erotica con cui ci accompagna verso la chiusura di questo capitolo e l’inizio del prossimo, che ovviamente non vedo l’ora di leggere. Consigliato!
Tre stelle e mezzo
LA SERIE ALAKIM
#3 Alakim. Le catene dell'anima
#4 Inedito

LEGGI LE RECENSIONI DI
La lettrice sulle nuvole | Librintavola | Le miei ossessioni librose

8 commenti:

  1. Mi piace il modo in cui hai analizzato il libro, forse sei stata più obiettiva di me che mi sono lasciata trasportare dall'insofferenza verso Nicole ed Elizabeth che come sai non mi sono piaciute. Ho una predilezione per le figure maschili credo siano meglio strutturate.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie, Chicca :* Anche io generalmente preferisco i personaggi maschili dell'autrice, Elizabeth non mi era piaciuta, però con Nicole non posso proprio arrabbiarmi di più XD

      Elimina
  2. Concordo con te, questo libro alterna alti e bassi. I personaggi maschili hanno una presenza ed un mordente che mancano alle controparti femminili, Nicole a volte è un po' incoerente. Ma sono molto curiosa di leggere il 4 libro.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche io sono troppo curiosa di leggere il quarto! *_*

      Elimina
  3. Sono contenta che tu abbia partecipato al gruppo di lettura!

    RispondiElimina
  4. Anche io, come Chicca, ho sofferto troppo la presenza di Nicole. Però i personaggi maschili sono fantastici

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Siamo tutte prese per i maschioni della Chillon :D

      Elimina