Buon Lunedì, lettori adorati! Giornata ricca per il blog, non perdetevi i due post in programma oggi!
Primo fra tutti, arriva fresco fresco Per Combatterti, quinto volume della serie dark contemporanea Blood Bonds di Chiara Cilli, il secondo con protagonisti André Lamaze e Nadyia Volkov! Scorrete il post per i link d'acquisto, godetevi l'estratto e il booktrailer e partecipate al giveaway per vincere una copia autografata ❤E ovviamente, leggete la mia recensione in anteprima ;)
(Blood Bonds #5)
di Chiara Cilli
Selfpublishing
Genere Dark Contemporary Romance
Pagine 208
Euro 2,99 (ebook); 9,90 (cartaceo)
Nella mia mente sento ancora il riverbero delle frustate.
Ogni giorno i segni sulla mia pelle mi ricordano quello che lui mi ha fatto.
Ho dovuto lasciarla, o saremmo morti.
Credevo sarebbe tornato per portarmi via. Ma non l’ha fatto.
Ora devo concentrarmi sul mio scopo.
Ora appartengo alla Regina.
È arrivato il momento di punire coloro che mi hanno fatto del male.
Il momento di affrontare il mio primo incarico è arrivato.
Non importa se mi ritroverò Nadyia tra i piedi.
Ma non sarò mai in grado di uccidere colui che ho amato.
Avrò la mia vendetta.
Questo romanzo contiene situazioni inquietanti, scene violente e omicidi. Non adatto a persone suscettibili ai temi trattati. +18
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NON PERDERE I PRIMI TRE ROMANZI DELLA SERIE
LEGGI L'ESTRATTO
«Voglio
andare a casa», gemetti incollerita.
«Non
hai più una casa, Nadyia.»
Mi
voltai di colpo, ringhiando a denti stretti: «A causa tua».
André
mi fissò, penetrante. Sondava il mio sguardo con troppa attenzione, il volto
duro come la pietra.
Avrei
voluto attaccarlo. Qui, in mezzo alla strada, davanti a tutta questa gente.
Costringerlo a reagire così da poter gridare e attirare l’attenzione dei miei
genitori.
«Non
farlo, Nadyia», mi avvertì André, quasi mi avesse letto nel pensiero.
«Firmeresti la loro condanna a morte.»
Serrai
gli occhi, ricadendo con la fronte sul suo petto. L’ira e la sofferenza mi
bruciavano l’ossigeno nei polmoni, mi ostruivano la trachea. Volevo solo
piangere disperatamente. Dio, quanto lo volevo.
Volevo
crollare tra le braccia di colui che aveva dato origine alla mia pena.
Attraverso
le palpebre dischiuse, vidi che lui stava stringendo le mani con tale veemenza
da far sbiancare le nocche.
Si
stava trattenendo con tutte le sue forze per non toccarmi.
Lo
odiavo.
«Ho
visto cos’è successo stamattina, in quella cucina», disse di punto in bianco.
Trasalii,
tirandomi indietro di scatto. Stava… stava parlando di quello che era accaduto
con Marc? Come faceva a saperlo? Poi capii. Una microcamera. Chissà quante
altre ne aveva piazzate in giro per la casa, mentre io ero di guardia alla
camera di Marc.
Un
senso di vergogna mi invase, facendomi schizzare il battito alle stelle. Mi
aveva visto approssimarmi al mio migliore amico come una leonessa pronta ad
avventarsi sulla gazzella. Mi aveva visto perdere il contatto con me stessa.
Aveva
visto affiorare il sicario forgiato da lui e Ekaterina.
Aprii
la bocca per dire qualcosa, ma nulla ne uscì.
André
espirò pesantemente dalle narici, l’espressione inflessibile. «Fa’ il tuo
lavoro e torna a Véres. Oggi.»
Raddrizzai
le spalle con piglio determinato. «Non porterò a termine la missione. Dirò a
Ekaterina che scelgo di diventare una sentinella della città.»
All’improvviso
i suoi occhi mandarono lampi. «E nel momento in cui lo farai, lei ti ammazzerà.»
Tentai
di non rabbrividire. «Possiamo scegliere.»
«Le
altre possono. Tu no. Tu sei diversa per la Regina.»
Distolsi
lo sguardo con rabbia.
Un
istante dopo lui mi ghermì per la mascella, gli occhi che divoravano i miei.
«Lei vuole il tuo dolore e la tua resa. Se andrai contro il suo volere, ti farà
giustiziare.»
Non
replicai.
Non mi
interessava.
André
mi aveva salvato la vita una volta, non poteva farlo di nuovo. Non volevo.
Se
aveva ragione, allora avrei affrontato il mio fato a testa alta.
Lentamente,
mi sottrassi alla sua presa e mi girai per osservare i miei genitori per
l’ultima volta. Mi portai le dita alle labbra e mandai loro un bacio,
asciugandomi la lacrima che, solitaria, mi solcò la guancia.
«Non
importa quello che provo per te», dissi, il tono che incarnava desolazione. «Ero
felice. Ero amata. Amavo così tanto.» Trassi un profondo respiro, quindi ruotai
nuovamente verso André. «Poi sei arrivato tu. Sei un tornado che si lascia
dietro solo macerie.» Boccheggiai, combattendo per ingoiare il magone e il
rancore che distorcevano la mia voce. «Tu mi hai tolto tutto. E non ti
perdonerò mai, mai per questo.»
André
rimase stoico, scrutandomi dall’alto con severità.
Sapendo che non avrebbe aggiunto altro, me ne andai, i pezzi del mio
cuore che piombavano sui sampietrini passo dopo passo.
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L'AUTRICE
Nata il 24 gennaio 1991, Chiara Cilli vive a Pescara. I generi di cui scrive spaziano dal Dark Fantasy e Dark contemporaneo all’Erotic Suspense. Ama le storie d'amore intense e tragiche, con personaggi oscuri, deviati e complicati.
Emozionantissimo secondo volume della trilogia dedicata ad Andrè Lamaze, Per Combatterti rivela quel tormentoso passaggio necessario prima del capitolo finale in cui tutti inevitabilmente finiranno per soffrire, che mossa dopo mossa metterà Andrè e Nadyia l'uno contro l'altro, come pezzi di una scacchiera mossi strategicamente da qualcuno di furbo e intoccabile. In queste pagine non abbiamo più l'amore che nasce nonostante tutto tra due anime giovani, una passione che nel contesto in cui nasce porta solo dolore, mai gioia, che avevo amato in Per Addestrarti. Stavolta abbiamo due nemici sulla carta, per via delle diverse fazioni che occupano, che si trasformano in nemici sul serio, proprio a causa dele scelte, delle azioni che compiranno. Grande protagonista è senza dubbio Nadyia, questa ragazza che conduceva una vita normale fatta di famiglia, sport, amici, amore, che le è stata strappata dalle mani per via di un volere superiore. Per via di lui. Di Andrè.
L'uomo di cui si è innamorata. L'uomo che odia. L'uomo per cui combatte ogni giorno per rimanere in vita nella spietata e infida corte della regina Neela. Ma il destino della ragazza è già scritto: morte, a ogni scelta che compirà, a ogni passo che farà. La morte sarà la sua compagna, sempre e comunque. Nadyia può solo decidere - ma neanche tanto - se essere la vittima sacrificale o la spietata carnefice.
La sua voce era un sibilo tagliente che mi chiamava. Mi sussurrava in un orecchio, melodiosa come una sirena. Mi ringhiava nell’altro, feroce come una belva.
Ripeteva una parola.
Sempre la stessa, sempre più forte.
Potere.
Adoro il nuovo livello raggiunto nel rapporto tra Nadyia e Andrè, la loro dipendenza, il loro essere l'uno per l'altra... almeno fino a quando la corda non viene tagliata dalla lama affilata di un pugnale.
Adoro che quando Andrè è lontano da lei sia uno spietato assassino senza cuore, mentre quando le è vicino diventa uno spietato assassino con lo scorcio di un cuore che sanguina per l'impossibilità di avere ciò che desidera di più. Andrè non si mostra mai debole, mai indifeso, ma quel suo volere sentire le parole d'amore di Nadyia, il suo volere metterla alle strette per farsi scegliere da lei, anche se con metodi poco ortodossi, è l'unico modo in cui il più piccolino dei Lamaze si mette a nudo. E la cosa mi piace da impazzire. Eppure, ogni frase porta al conflitto che mai avrei voluto vedere. Perchè la vendetta per le vite strappate da Andrè, sarà tutta di Nadyia. La rossa che è oramai stata definitivamente inglobata nel mondo di Verès, trasformandosi in un'assassina assetata di sangue.
C’era qualcosa dentro di me che spingeva per uscire, ed era oscuro e atavico e mi terrorizzava perché percepivo che voleva sovrastarmi.
Sottomettermi.
Comandarmi.
Annientarmi.
Ritorna anche lo spietato Henri, che dopo aver brancolato nella malinconica apatia del post Aleksandria, riprende la verve sadica e perversa che da sempre lo aveva caratterizzato. E Armand? Oh, lui ha i suoi piccoli, sporchi segreti, e io non vedo l'ora di scoprirli uno dopo l'altro.
Chiara Cilli ci regala l'ennesimo capitolo di una saga cupa, perversa, moralmente sbagliata e avvincente che rapisce le menti più oscure per trascinarle in un luogo fatto di frasi taglienti, sensazioni precise che dardeggiano dalla pagina per conficcarsi dritte nel petto del lettore, lasciandolo senza fiato, senza scusanti per i comportamenti dei personaggi e con l'ossessione di scoprire cosa accadrà e chi ne pagherà il prezzo peggiore in termini di sofferenza.
Un romanzo che profuma di rose rosse che grondano sangue. Una passione proibita, sbagliata, che porta all'inevitabile conflitto: uno dei due amanti dovrà perire per mano dell'altro. Chi, lo scopriremo solo nell'epilogo. Da leggere assolutissimamente!
Quattro stelle e mezzo |
Rosa adoro questa recensione *___* Hai saputo trasmettere tanto senza rivelare nulla, complimenti!!
RispondiEliminaGrazie Carmen! <3 <3 <3
EliminaAw aw awwwwwwwwwwww! Thank youuuuuuuuuuuuuuuuuuu *-* ♥
RispondiElimina;) Brava Chiaraaaa <3 <3 <3
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