4 marzo 2017

Release Blitz + Giveaway: "Per Addestrarti" di Chiara Cilli (Blood Bonds #4)

Buon sabato, lettori! Sicuramente lo saprete già, ma ve lo ricordo ancora una volta: è uscito lo scorso lunedì Per Addestrarti di Chiara Cilli, quarto volume della serie dark contemporanea Blood Bonds, il primo con protagonisti André Lamaze e Nadyia Volkov! Aaaahhhh!!! Io ho potuto leggerlo in anteprima, e così eccomi qui a parlarvene. Preparatevi a colpi di scena inaspettati, e... non dico di più, leggete la mia recensione ;)

Per Addestrarti
(Blood Bonds #4)
di Chiara Cilli
Self-publishing
Genere Dark Contemporary Romance
Pagine 312
Euro 2,99 (ebook)
Uscita 27 Febbraio


Credevo di sapere chi fossi. Cosa fossi.

Credevo di non avere più scampo, che la mia resistenza fosse ormai giunta al termine.

Poi ho sentito la sua voce pronunciare il mio nome.

Poi i suoi occhi hanno risposto al richiamo dei miei.

Non ha paura di me. Si avvicina. Mi parla. Mi tocca come se le appartenessi. È folle.

Lui è l’unica chance che ho per restare viva. Devo far sì che gli importi di me. Che sia lui ad avvicinarsi.

Ma non riesco a starle lontano.

Ma gli basta sfiorarmi perché perda di vista l’obiettivo.

L’arrivo della Regina è vicino.

Dovrò scegliere.

La sottomissione.

O la lama di André Lamaze.

Qualunque sia la sua decisione, finalmente dirò addio alla mia piccola rossa.



Questo romanzo contiene situazioni inquietanti, scene violente e omicidi. Non adatto a persone suscettibili ai temi trattati. +18

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Soffocami | Distruggimi | Uccidimi

LEGGI L'ESTRATTO



Pianissimo, mi approssimai alla soglia e feci capolino con la testa. André mi aspettava all’inizio della stretta scalinata che portava al pianoterra, un lato del corpo accasciato contro il muro in una posa indolente.
Voleva che lo raggiungessi?
Il suo sopracciglio si inarcò, come a dire Ti muovi o no?
Dunque mi avviai verso di lui con cautela, lanciando occhiate oblique alle porte su ambo i lati del corridoio mentre procedevo attraverso le zone d’ombra e di luce generate dalla scarsa illuminazione. Quando gli fui dinanzi, André piegò il capo per indicarmi le scale. Le guardai in tralice, quindi incominciai a salire gli alti gradini.
Lui era proprio dietro di me, così vicino che potevo sentire il suo respiro nell’orecchio. Avevo la sensazione che l’aura di ghiaccio che lo circondava si stesse espandendo per ammantare anche me e strangolarmi. La avvertivo intorno al collo, come delle dita in procinto di serrarsi.
Mi portai istintivamente una mano alla gola, mi volsi appena per controllare André…
… e misi un piede in fallo.
Protesi le mani per non spaccarmi i denti sullo scalino che mi stava venendo rapidamente incontro, ma d’improvviso mi ritrovai di nuovo dritta. Il braccio di André mi cingeva come un boa, al punto che faticavo a respirare, tanto mi comprimeva sotto i seni. Il suo petto era come acciaio contro la mia schiena.
Rimanemmo così per alcuni istanti – io aggrappata al suo avambraccio, la sua guancia che premeva forte sui miei capelli, i nostri respiri che divenivano sempre più rumorosi.
Il suo cuore era come un tamburo impazzito contro le mie scapole, un battito così veemente da appropriarsi del mio e costringerlo a seguire il suo stesso ritmo forsennato.
«Se volessi ucciderti,» mi sussurrò all’orecchio, sfiorandolo con le labbra, «non avrei bisogno di portarti da qualche altra parte.» Mi strinse a sé ancora di più, facendomi ansimare per la repentina fitta di dolore al costato e l’inaspettata contrazione nel basso ventre. «Lo avrei fatto lì dentro.»
Una scarica di terrore mi fece sbarrare gli occhi. Non ero nient’altro che un topo messo all’angolo, e lui il gatto che provava un piacere sadico nel vedermi tremare, consapevole che la zampata che mi avrebbe tolto la vita sarebbe giunta presto.
Ma non adesso.
Al rallentatore, staccai le mani dal suo braccio e le alzai in segno di resa. Ruotai lievemente il viso verso il suo e annuii piano, fremendo nel sentire la sua bocca sfregare sulla mia guancia.
«Non cadere», disse, l’alito che mi solleticava l’angolo delle labbra. «Non ti prenderò una seconda volta.»

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L'AUTRICE

Nata il 24 gennaio 1991, Chiara Cilli vive a Pescara. I generi di cui scrive spaziano dal Dark Fantasy e Dark contemporaneo all’Erotic Suspense. Ama le storie d'amore intense e tragiche, con personaggi oscuri, deviati e complicati.

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Dopo il finale straziante e travolgente della prima trilogia della serie Blood Bonds, è arrivato finalmente il momento di conoscere meglio Andrè Lamaze, il fratellino di mezzo della famiglia più pericolfosa e intimidatoria che sia mai apparsa sulla carta. Che dire, l'autrice ci aveva avvertiti che la trilogia di Andrè non sarebbe stata simile a quella di Henri, e così è stato alla prova pratica: quella che ho letto è stata una storia d'amore, la nascita di un sentimento inaspettato e proibito. 
Amore, sì, avete letto bene. Amore oscuro e pericoloso, ovviamente. Perchè quello scombussolamento fisico e mentale che prova Andrè alla presenza della piccola rossa non è nient'altro che attrazione, attaccamento e forse qualcosina di più. Certo, non sarà per nulla facile ammettere di provare certi sentimenti, o di provare qualsiasi cosa in generale. Il nostro Andrè è sempre stato un tipo pericoloso, imperturbabile e indifferente di tutto e tutti, che si infuoca solo quando si tratta di Armand e Henri, o quando si tratta di combattere e uccidere. Eppure quella mocciosa, quella sfacciata ragazzina che lo sfida quando dovrebbe starsene zitta, che lo stuzzica a più riprese invece di mostrare paura e terrore alla sua sola vista, riesce a incrinare, e oserei dire a rompere, il ghiaccio del suo cuore, con un semplice sorriso, una battuta inaspettata.

Avrebbe rimpianto di avermi attirato a lei.

Nadyia è giovane, intrepida, non vuole diventare una merce da vendere, una schiava della Regina. Nadyia vuole salvarsi la pelle, fuggire via dall'incubo che è diventata la sua vita, e fare ritorno dai suoi genitori, a sua casa, alla sua vita. Per un anno è riuscita a evitare il peggio, ma la resa dei conti è vicina: questa volta nulla impedirà ai Lamaze di venderla come da programma. Tranne, forse, creare un legame con l'uomo che la sta addestrando a diventare una combattente, un'assassina. Anche se non sarà per nulla facile insinuarsi in Andrè, ma lei ci prova, e forse, forse, ci riesce. Purtroppo però Nadyia non ha tenuto conto del rovescio della medaglia, ovvero che anche Andrè si è insinuato nella sua testa, nel suo corpo. Nel suo cuore.

Non sarei mai riuscita ad avvicinarmi a lui nel modo in cui volevo. Perché André Lamaze non aveva un cuore da raggirare.

In Per Addestrarti non si respira quell'odio rancoroso che c'era tra Aleksandra e Henri; qui si respira sfida, attrazione. Quello che c'è tra Nadyia e Andrè, se eliminiamo il contesto in cui si sviluppa, lo vedo come un sentimento giovane e irresistibile. Ho apprezzato questa svolta nella storia, quasi come se Chiara volesse regalare un minuscolo momento di purezza, di spensieratezza ad Andrè - che come sappiamo, ha sempre vissuto una vita costellata di violenza e brutalità, odio e sangue.
Almeno per un flebile istante, prima dell'inevitabile catastrofe
Perchè quello tra Andrè e Nadyia non è un amore destinato al vissero per sempre felici e contenti, toglietevelo dalla testa. Anzi, a dire la verità mi ricordano tanto Romeo e Giulietta (solo molto più fighi). Perchè trasformarsi in nemici è quasi un passo obbligato, con le grinfie della Regina Neela Sarapova affondate nel petto di Nadyia, che minacciano di strapparle il cuore. La morte della rossa è altresì insopportabile per Andrè, così come il doversene separare. Ma tra i due mali, forse, è meglio scegliere il meno peggio... anche se così la condanna all'infelicità è compiuta.

Stavo annegando, e avrei voluto con tutto me stesso che lei mi salvasse. Che io potessi salvarla. Ma quel tipo di salvezza sarebbe stata la nostra rovina.

La Queen non si smentisce, insomma, e per un attimo di gioia, ci regala anche tanti momenti da oddio-sto-quasi-per-morire. Stile impeccabile, frasi taglienti che inchiodano il cuore e personaggi indimenticabili. Ah, Armand. Io smanio dalla voglia di leggere la sua trilogia, perchè è il Lamaze di cui mi fido di meno, eppure non posso non sperare che ci sia qualcosa di buono in lui. Speranza vane, lo so, ma lasciatemi sognare. E poi appare anche Henri, decisamente sottotono rispetto al suo solito, ma non poteva essere altrimenti, dopo il modo in cui si è risolta la sua storia. Mi piace moltissimo il legame tra i tre fratelli, quel senso di protezione reciproca, quell'unione familiare. Sono tre personaggi malati, insani, pericolosi, ma si fidano l'uno dell'altro e sono sempre uniti, nonostante le divergenza di opinioni e caratteri.
In queste pagine poi parte della narrazione si sposta dal castello dei Lamaze alla maestosa dimora della Regina, fucina di assassine letali e obbedienti. Neela è infida, un serpente pronto ad avvelenarti. Io penso che abbia visto nel legame tra Andrè e Nadyia un punto debole dei Lamaze, una leva da usare al momento opportuno per il suo tornaconto personale. O è così, oppure è una sadica e basta. Ekaterina invece è un bel personaggio, tutto da scoprire, che secondo me ci ricerverà delle belle sorprese.
Insomma, un romanzo dark che stupisce. Che appassiona. Che fa battere il cuore, per l'ansia e il terrore e la speranza (vana), che tutto vada come speriamo. Da leggere, assolutamente! Un'ultima avvertenza: fate attenzione alle forchette ;)
Quattro stelle e mezzo

4 commenti:

  1. Grazieeeeeeeeeee per questa bellissima recensione, Rosa *_* ♥

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    1. Grazie a te, Chiara! <3 E continua cosìììì!!!

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  2. Io partecipo perché amo i fratelli Lamaze...amo chiara cilli...e non vedo l'ora di tenere tra le mie mani una copia autografata😍😍😍😍
    La mia mail è Giuliacostantini98@icloud.com
    Il mio nome Facebook è Giuls Herondale
    E il nome che compare è Giulia Costantini

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