10 gennaio 2020

Recensione: "Il barbaro di Roma" di Adele Vieri Castellano (Roma Caput Mundi#3)

Il barbaro di Roma
(Roma Caput Mundi #3)
di Adele Vieri Castellano
Amazon Publishing
Euro 3,99 (ebook); 9,99 (cartaceo)
Uscita 07.01.2020
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Copia ARC gentilmente fornita dalla casa editrice.

Aphrodisias, 53 d.C. Giulia Urgulania per anni ha solcato i mari con la bireme Calypso cercando di dimenticare l’uomo che avrebbe potuto spezzarle il cuore. Adesso non corre più alcun pericolo, perché di lui non le restano che una manciata di ricordi, un tocco, un profumo, un bacio.
La Bestia non ha più nulla del grande guerriero che era un tempo, è soltanto un corpo da gettare nell’arena contro uomini e belve. Nella sofferenza della sua prigionia gli è rimasto solo un incontenibile desiderio di vendetta.
Esistenze divise, cuori spezzati. Eppure qualcosa accadrà in quello stadio affollato di gente, in quella città così lontana da Roma. Giulia comprenderà che le tante miglia percorse e la grande sofferenza che l’ha ferita così profondamente alla fine l’hanno condotta fin lì, dove porterà a termine una difficile missione anche a costo della sua stessa vita.


Nel periodo delle feste, in quell’atmosfera agrodolce tra Capodanno e l’Epifania, mentre tutti si preoccupavano di saldi, carbone e si lamentavano del brutale rientro dalle vacanze, io ho fatto un viaggio indietro nel tempo, precisamente. nel 53 d.C., atterrando su una bireme chiamata Calypso che navigava grazie alla benevolenza di Nettuno tra Aphrodisias e Roma. Ciò è stato possibile grazie alle atmosfere evocative della penne della Castellano, unica autrice italiana che ha saputo trasformare la storia che ero obbligata a studiare al liceo durante le ore di cultura latina, quella di Caligola e Nerone e Cesare, da noiosa ad avvincente e unica. A partire da quell’avventura cominciata con l’incontro tra Marco Quinto Rufo e Livia, si sono aggiunte altre sorprendenti pagine di amori, passioni, vendette, promesse, battaglie vinte e perse e amicizie vere. In questo nuovo capitolo seguiamo particolare Giulia Urgulania, la cugina di Livia, che dalla ragazza che quasi si era tolta la vita per l’amore crudelmente strappato, è diventata una donna capace di crearsi il proprio destino, ingraziandosi gli dei e aguzzando la mente. Il cuore no, quello è chiuso al sicuro nella roccaforte della sua bellezza e dell’intelligenza che attira gli spasimanti come miele le api. Un solo uomo era riuscito a scardinare e mettere in pericolo quella sicurezza in cui si era rifugiata, un principe germano fiero e caparbio, lo stesso da cui Giulia era fuggita per paura. Ed è proprio nel momento in cui meno se lo aspetta, quando oramai aveva messo in conto la perdita assoluta di quella che poteva essere una relazione diversa e nuova e felice, proprio allora Giulia ritrova Raganhar sul proprio cammino, e non è affatto come se lo era lasciato ad Alessandria d’Egitto.

Raganhar di Gerlach è diventato una Bestia. Il Fato lo ha condotto suo malgrado su un sentiero insidioso, costruito da sofferenza quotidiana, soprusi e ceppi ai polsi e alle caviglie, dove aria ha il sapore del sangue e della sabbia delle arene., della violenza corrotta e dell’odio più freddo. Rinchiuso nella sua cella, lontano dalla civiltà, lontano da tutto e privato di ogni cosa, Raganhar cerca e dispensa morte, trama vendetta e azzera ogni emozione umana. Quando quella donna a cui non può permettersi di pensare lo ritrova e lo strappa dal nero della schiavitù riportandolo alla libertà, Raganhar deve fare i conti con il proprio passato, con le ferite mortali della sua anima che vanno oltre le cicatrici che gli infestano il corpo, compito più che arduo.

Non era più abituato a emozioni di tale intensità, il cuore non riusciva a gestirle, non sapeva se gioire o esserne spaventato a morte perché la voleva troppo e l’avrebbe voluta per sempre e sapeva, meglio di chiunque altro, cosa succede quando si vuole troppo qualcosa. Ci sarebbe stato un prezzo da pagare.

Il romanzo si legge che è un piacere, la penna dell’autrice è ricca di profumi e sensazioni, in particolare adoro come riesca a infiltrare conoscenze reali di cultura e storia romana e non, in una narrazione che ha come protagonista una storia d’amore d’amicizia, di conoscenza di sé. I protagonisti Giulia e Raganhar rubano il cuore, e lo fanno a trecentosettanta gradi: se ho apprezzato l’evoluzione di donna e persona matura di Giulia, che ricordo ancora con insofferenza ai tempi del primo libro, mi sono immedesimata totalmente nelle sofferenze del principe germano. Ci sono stati d’animo che imprigionano l’anima più di quanto possa fare una catena e liberarsene non sempre è facile, soprattutto se grandi e potenti emozioni accecano la ragione e spengono la capacità di guardare oltre l’odio e la paura, per il proprio bene.
Impossibile dire cosa mi è piaciuto di più, se le scene in cui Giulia e Raganhar accettano i propri destini,  oquella che vede la riunione tra la bestia e il leone, o quella dove la forza delle donne è capace di contrastare anche la più viscida e subdola delle violenze. Una cosa è certa: per l’ennesima volta l’autrice ha conquistato immaginazione e cuore, consacrandosi come mia personalissima regina dell’historical romance all’italiana. Consigliatissima la lettura, come stand-alone e come parte di una serie fascinosa e imperdibile, di cui vi consiglio, per non avere problemi, di seguire l’ordine di pubblicazione.


Quattro stelle e mezzo


DELLA STESSA SERIE
Roma 40 d.C. Destino d’amore (Leggereditore)
Roma 39 d.C. Marco Quinto Rufo (Leggereditore)
Roma 42 d.C. Cuore Nemico
(Leggereditore)
Il leone di Roma (Amazon Publishing).
La vendetta del serpente (Amazon Publishing)
Il barbaro di Roma (Amazon Publishing).

4 commenti:

  1. E anche questo finisce in wish list, visto che sono un po' a corto di storici...

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  2. Grazie di cuore per la bellissima recensione, un grande abbraccio Rosa e buone letture!

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    1. Grazie a te, Adele! Ricambio l'abbraccio 🥰

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