31 gennaio 2020

Recensione: "Il guardiano degli innocenti" di Andrzej Sapkowski (La saga di Geralt di Rivia #1))

Il guardiano degli innocenti
(La saga di Geralt di Rivia #1)
di Andrzej Sapkowski
Editrice Nord
Pagine 370
Euro 9,99 (ebook); 15,30 (cartaceo)
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Geralt è uno strigo, un individuo più forte e resistente di qualsiasi essere umano, che si guadagna da vivere uccidendo quelle creature che sgomentano anche i più audaci: demoni, orchi, elfi malvagi... Strappato alla sua famiglia quand'era soltanto un bambino, Geralt è stato sottoposto a un durissimo addestramento, durante il quale gli sono state somministrate erbe e pozioni che lo hanno mutato profondamente. Non esiste guerriero capace di batterlo e le stesse persone che lo assoldano hanno paura di lui. Lo considerano un male necessario, un mercenario da pagare per i suoi servigi e di cui sbarazzarsi il più in fretta possibile. Anche Geralt, però, ha imparato a non fidarsi degli uomini: molti di loro nascondono decisioni spietate sotto la menzogna del bene comune o diffondono ignobili superstizioni per giustificare i loro misfatti. Spesso si rivelano peggiori dei mostri ai quali lui dà la caccia. Proprio come i cavalieri che adesso sono sulle sue tracce: hanno scoperto che Geralt è gravemente ferito e non vogliono perdere l'occasione di eliminarlo una volta per tutte. Per questo lui ha chiesto asilo a Nenneke, sacerdotessa del tempio della dea Melitele e guaritrice eccezionale, nonché l'unica persona che può aiutarlo a ritrovare Yennefer, la bellissima e misteriosa maga che gli ha rubato il cuore…


Negli ultimi tempi avrete di sicuro sentito parlare di The Witcher, la serie tv Netflix basata su romanzi dello scrittore polacco Sapkowksi, da cui nel 2007 è stato ispirato il videogioco omonimo. Se sono arrivata alla lettura di questo primo volume lo devo a due fattori: l'eloquenza di Henry Cavill - i suoi hmm e f*ck mi hanno ammaliata! -  e la Ropolo. Già in tempi non sospetti, La lettrice sulle nuvole mi aveva consigliato la lettura di questa saga fantasy... pardon, Chiara, ho dovuto vedere gli addominali di Cavill albino per darmi una mossa!
Sono andata allo sbaraglio senza sapere molto sulla storia, difatti devo ancora recuperare la serie tv, e mi sono ritrovata piacevolmente sorpresa nello scoprire che Il guardiano degli innocenti è, nei fatti, un'antologia di racconti. Ognuno di essi è un'avventura vissuta dallo strigo, un essere creato il cui compito è eliminare (dietro lauta ricompensa in denaro) le minacce selvagge di orchi, demoni, vampiri, ogni sorta di malvagio incubo vivente; attaverso le brevi novelle spulciamo nel suo lontano (o prossimo) passato, e raccogliamo i tasselli per scoprire piano piano aspetti salienti del mondo in cui Geralt vive, del tipo di lavoro che fa e della sua personalità. Geralt di Rivia non parla tanto, ma al lettore è semplice comprendere chi egli sia attraverso il suo modo di agire contro mostri, pericoli e inganni, nel modo di rapportarsi con gli altri personaggi, nel modo di riflettere e reagire su ciò che gli succede. In queste pagine abbiamo un infarinatura generale, ma determinante per capire in quale contesto ci stiamo tuffando e in compagnia di chi.
Ciò che mi ha stupito più di tutto è che nell'ideare le avventure l'autore si sia ispirato, in alcuni casi più, altri meno, alle favole popolari che tutti conosciamo: Biancaneve e i sette nani, Raperonzolo, Aladin e altre. Ovviamente, risaltando la sfumatura dark, violenta e sanguinaria tipica delle versioni originali. 
A far da cornice ai racconti quello intitolato La voce della ragione, in cui osserviamo Geralt riprendersi dalle fatiche dei suoi viaggi, e fare un punto su alcune scelte del passato che sono certa avranno conseguenze importanti sul suo cammino futuro, con l'aiuto della sacerdotessa Nenneke e l'amicizia del bardo Ranuncolo.

Gli uomini amano inventare mostri e mostruosità. Così hanno l'impressione di essere loro stessi meno mostruosi. Quando bevono come spugne, imbrogliano, rubano, picchiano le donne con le briglie, fanno morire di fame la vecchia nonna, colpiscono con la scure una volpe presa in trappola o riempiono di frecce l'ultimo unicorno rimasto sulla terra, amano pensare che più mostruosa di loro c'è sempre la Mora che s'intrufola nelle casupole all'alba. Allora si sentono in qualche modo il cuore più leggero. E trovano più facile vivere.

Se Geralt mi ha conquistata è stato anche grazie alla parte romantica, che lo riguarda che l'autore non ha scordato di inserire, (la mia anima da lettrice di romance ringrazia!); però questa viene a galla nell'ultimissimo racconto, quando avviene l'incontro dello strigo con la maga Yennefer. Un peperino, lasciatemelo dire, così come avviene per gli altri personaggi femminili ritratti, tra tutte Renfri e la regina Calanthe: determinate, impavide, passionali.
Uno stile semplice, ordinato e pulito ha reso la lettura gradevole e liscia come olio per queste quattrocento pagine che introducono un protagonista, dei personaggi e un world building che incuriosisce e ammalia. Da leggere!


Tre stelle e mezzo
DELLA STESSA SERIE
ORDINE DI LETTURA CONSIGLIATO
#1 Il guardiano degli innocenti (antologia)
#2 La spada del destino (antologia)
#3 Il sangue degli elfi
#4 Il tempo della guerra
#5 Il battesimo del fuoco
#6 La torre della rondine
#7 La signora del lago
#8 La stagione delle tempeste (prequel)

12 commenti:

  1. Anche a me è piaciuto molto, continuerò sicuramente a leggere questa saga :D

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  2. Oh che bello, sono proprio contenta che ti sia piaciuto!

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  3. Come ti dicevo, sono partita leggendo Il sangue degli elfi, ma leggerò anche gli altri libri della serie, perché ho trovato molto piacevole lo stile di Sapkowski e i suoi personaggi. Quanto a Cavill, credo che farebbe amare il fantasy a chiunque... se di sesso femminile. ;)

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    1. Ma anche al sesso maschile, ihihih :D Comunque la proseguirò, anche se capire l'ordine di lettura è stato un vero macello xD Mi sono basata su quello consigliato e raccomandato da Goodreads, speriamo bene ^_^

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  4. io non sono ancora riuscita a prendere il cartaceo T_T spero di prenderlo nelle prossime settimane perché mi ispira tanto. Il fatto che sia poi ispirato a fiabe popolari lo rende ancora più interessante ai miei occhi!

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    1. Non vedo l'ora di sapere che ne penserai ;)

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  5. Mia madre mi sta tartassando per comprarlo xD

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  6. Quanto mi erano mancate le tue recensioni! *_*
    Bellissima, come sempre! Senza contare che ho da poco visto la serie tv e mi sono divertita un sacco! Mi piacerebbe leggere anche il libro... ci penso! <3

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