Buondì, readers! Come preannunciato ieri - se lo avete perso, QUI potete recuperare il post di presentazione dell'evento -, oggi vi parlo del volume apripista della serie di romance storici di Julia Quinn, Il duca e io. Preparatevi a conoscere i Bridgerton...
(Bridgerton #1)
di Julia Quinn
Mondadori
Collana Bestseller
Pagine 348
Euro 6,99 (ebook); 14,50 (cartaceo)
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ARC gentilmente offerta dalla casa editrice in cambio di un’onesta recensione.Londra,
1813. Simon Arthur Henry Fitzranulph Basset, nuovo duca di Hastings ed
erede di uno dei titoli più antichi e prestigiosi d’Inghilterra, è uno
scapolo assai desiderato.
A
dire il vero, è letteralmente perseguitato da schiere di madri
dell’alta società che farebbero di tutto pur di combinare un buon
matrimonio per le loro fanciulle in età da marito.
E Simon, sempre alquanto riluttante, è in cima alla lista dei loro interessi.
Anche
la madre di Daphne Bridgerton è indaffaratissima e intende trovare il
marito perfetto per la maggiore delle sue figlie femmine, che ha già
debuttato in società da un paio d’anni e che rischia di rimanere – Dio
non voglia! – zitella.
Assillati
ciascuno a suo modo dalle ferree leggi del “mercato matrimoniale”,
Daphne e Simon, vecchio amico di suo fratello Anthony, escogitano un
piano: si fingeranno fidanzati e così saranno lasciati finalmente in
pace.
Ciò
che non hanno messo in conto è che, ballo dopo ballo, conversazione
dopo conversazione, ricordarsi che quanto li lega è solo finzione
diventerà sempre più difficile. Quella che era iniziata come una recita
sembra proprio trasformarsi in realtà.
Signore e signori, vi presento la numerosa famiglia Bridgerton: Anthony, Benedict, Colin, Daphne, Eloise, Francesca, Gregory e Hyacinth, otto fratelli e sorelle appartenenti all’aristocrazia inglese dei primi anni del 1800, legatissimi tra loro, i gioielli più preziosi della loro madre, Lady Violet, che dopo la morte del marito Edmund ha dovuto crescerli ed educarli da sola.
I Bridgerton sono un’istituzione tra i nobili, riconoscibili per i loro folti capelli castani, chiacchieratissimi e invidiatissimi, tant’è che spesso e volentieri vengono citati sulle cronache mondane di Lady Whistledown, misteriosa dama che conosce ogni segreto della società bene e non esita a divulgarlo con ironia, eleganza e sagacia sulle pagine della rivista di gossip che nessuno conosce ma tutti leggono.
Il sogno e l’obiettivo principale di Lady Bridgerton è di vedere i suoi pargoli maggiori convolare a nozze, meglio ancora se in un matrimonio d’amore. Daphne, la più grande tra le figlie femmine, e con lei Anthony, erede principale del ducato, Benedict e Colin, i figli cadetti, vengono così spinti sul mercato matrimoniale, e mentre gli uomini riescono a destreggiarsi tra i disegni delle tante madri intenzionate a legarli alle loro figliole, Daphne invece subisce un destino più difficile, poiché per le donne è sempre stato un imperativo fare un buon matrimonio prima di diventare della vecchie zitelle. Purtroppo però, la dolce Daphne viene vista dai suoi possibili corteggiatori solo come un’amica gentile e disponibile, essendo incapace di suscitare la passionalità di un uomo innamorato; tuttavia Daphne non vuole accontentarsi un matrimonio se non d’amore, almeno basato sul rispetto, per mettere al mondo una nidiata di figli. Che i suoi pretendenti siano intelligenti sarebbe chiedere troppo?
In suo soccorso giunge Simon Basset, appena ritornato a Londra per ereditare il titolo di duca di Hastings, eventualità che gli conferisce suo malgrado pure il titolo di Scapolo D’Oro della Stagione. Simon è un amico intimo di Anthony, e quando per una circostanza fortuita incontra Daphne capisce all’istante che entrambi potranno giovare mettendo in scena un loro fasullo corteggiamento: lui potrà ritenersi autorizzato a non impegnarsi con altre dame, allontanando così il fastidio della madri che vogliono accalappiarlo, mentre lei potrà mettersi in luce poiché quando un Duca mostra interesse verso una giovane donna, improvvisamente la stessa diventa degna di nota anche di tutti gli altri. A Simon e Daphne sembra un buon piano, peccato però che la loro avventura subirà una piega decisamente inaspettata…
Questo primo capitolo della saga mi ha stupito non poco! Da fedelissima di Lisa Kleypas, quando leggo un romance storico ho delle precise aspettative e dei punti fermi verso cui non ammetto dissertazioni. Immaginate quindi la mia sorpresa quando iniziando Il Duca e io mi sono ritrovata a ridere e a sospirare, incapace di smettere di leggere. Ha soddisfatto ogni aspettativa tipica delle fan del genere: ci sono balli e tè, incontri e passeggiate ad Hyde Park, seducenti scapoli con un passato da libertini e giovani donne pronte a innamorarsi, tuttavia è stata la costante ironia utilizzata nei dialoghi e come tratto caratterizzante dei rapporti tra i personaggi, tra i Bridgerton e con i loro amici, a farmi innamorare. Sono diversi i momenti in cui c'è una certa comicità visiva (ad esempio cosa succede all’invadente Mr. Berbrooke) che ricorda la struttura dei chick-lit; l'autrice però è stata brillante, riesce a non strafare alternando alla sagacia di battute e situazioni l’eleganza dei modi e dei comportamenti tipici del contesto storico, cosa che altrimenti mi avrebbe fatto storcere il naso; le situazioni sono quelle classiche dei regency quindi, ma alleggerite da momenti allegri e tutti da ridere.
La storia d'amore principale tra la maggiore dei Bridgerton e il duca nasce piano piano ed è dolce e reale e complicata al tempo stesso, come ogni faccenda del cuore che si rispetti. Ho adorato l'evoluzione di Simon, l'amicizia che non si sgretola tra lui e Anthony, e il solido legame che c’è invece tra Daphne e i suoi fratelli, che vogliono proteggerla a ogni costo ma sanno anche capire quando è il caso di fare un passo indietro e rispettare le decisioni della sorella.
Daphne è una eroina dolce, un po' ingenua (un po' troppo, ma è semplicemente un riflesso dell'ignoranza a cui le donne venivano costrette all'epoca), in alcuni momenti ma caparbia e capace di accettare i compromessi, tranne quando questi inficiano della sua felicità e di coloro che lei ama. Di Anthony vi parlerò meglio nella recensione de Il visconte che mi amava, mentre ammetto che Colin ha tutte le carte in regola per conquistarmi (non vedo l’ora di leggere il suo romanzo!). Non era facile per un uomo come Simon scamparla tra i maschi Bridgerton, eppure è riuscito a darmi il batticuore, un eroe dall’infanzia difficile e con un padre assente verso cui cova grande risentimento. È palese la differenza tra lui, figlio unico praticamente rinnegato, e lei, sorella amatissima di una famiglia numerosa. I loro desideri sono all’opposto, e i guai dietro l’angolo, eppure il lieto fine è più che assicurato, assestato anche dal doppio epilogo che ci mostra i nostri beniamini innamorati più che mai superare brillantemente anche la prova del tempo.
Insomma, i Bridgerton mi hanno conquistata, adoro le famiglie numerose e amabili come la loro e sinceramente sono super entusiasta di aver conosciuto una nuova autrice (Julia Quinn scoperta dell’anno) e una nuova saga. Una lettura imperdibile per le amanti degli historical!!!
I Bridgerton sono un’istituzione tra i nobili, riconoscibili per i loro folti capelli castani, chiacchieratissimi e invidiatissimi, tant’è che spesso e volentieri vengono citati sulle cronache mondane di Lady Whistledown, misteriosa dama che conosce ogni segreto della società bene e non esita a divulgarlo con ironia, eleganza e sagacia sulle pagine della rivista di gossip che nessuno conosce ma tutti leggono.
Il sogno e l’obiettivo principale di Lady Bridgerton è di vedere i suoi pargoli maggiori convolare a nozze, meglio ancora se in un matrimonio d’amore. Daphne, la più grande tra le figlie femmine, e con lei Anthony, erede principale del ducato, Benedict e Colin, i figli cadetti, vengono così spinti sul mercato matrimoniale, e mentre gli uomini riescono a destreggiarsi tra i disegni delle tante madri intenzionate a legarli alle loro figliole, Daphne invece subisce un destino più difficile, poiché per le donne è sempre stato un imperativo fare un buon matrimonio prima di diventare della vecchie zitelle. Purtroppo però, la dolce Daphne viene vista dai suoi possibili corteggiatori solo come un’amica gentile e disponibile, essendo incapace di suscitare la passionalità di un uomo innamorato; tuttavia Daphne non vuole accontentarsi un matrimonio se non d’amore, almeno basato sul rispetto, per mettere al mondo una nidiata di figli. Che i suoi pretendenti siano intelligenti sarebbe chiedere troppo?
In suo soccorso giunge Simon Basset, appena ritornato a Londra per ereditare il titolo di duca di Hastings, eventualità che gli conferisce suo malgrado pure il titolo di Scapolo D’Oro della Stagione. Simon è un amico intimo di Anthony, e quando per una circostanza fortuita incontra Daphne capisce all’istante che entrambi potranno giovare mettendo in scena un loro fasullo corteggiamento: lui potrà ritenersi autorizzato a non impegnarsi con altre dame, allontanando così il fastidio della madri che vogliono accalappiarlo, mentre lei potrà mettersi in luce poiché quando un Duca mostra interesse verso una giovane donna, improvvisamente la stessa diventa degna di nota anche di tutti gli altri. A Simon e Daphne sembra un buon piano, peccato però che la loro avventura subirà una piega decisamente inaspettata…
“D-Daphne, io…”
“Sssh, Non dire nulla adesso. Aspetta fino a quando non sentirai che è il momento giusto, allora parlerai” gli disse posandogli un dito sulle labbra.
Subito si chiese se non avesse pronunciato le parole più sbagliate che potesse usare: non doveva sempre trovare il momento giusto per parlare?
Questo primo capitolo della saga mi ha stupito non poco! Da fedelissima di Lisa Kleypas, quando leggo un romance storico ho delle precise aspettative e dei punti fermi verso cui non ammetto dissertazioni. Immaginate quindi la mia sorpresa quando iniziando Il Duca e io mi sono ritrovata a ridere e a sospirare, incapace di smettere di leggere. Ha soddisfatto ogni aspettativa tipica delle fan del genere: ci sono balli e tè, incontri e passeggiate ad Hyde Park, seducenti scapoli con un passato da libertini e giovani donne pronte a innamorarsi, tuttavia è stata la costante ironia utilizzata nei dialoghi e come tratto caratterizzante dei rapporti tra i personaggi, tra i Bridgerton e con i loro amici, a farmi innamorare. Sono diversi i momenti in cui c'è una certa comicità visiva (ad esempio cosa succede all’invadente Mr. Berbrooke) che ricorda la struttura dei chick-lit; l'autrice però è stata brillante, riesce a non strafare alternando alla sagacia di battute e situazioni l’eleganza dei modi e dei comportamenti tipici del contesto storico, cosa che altrimenti mi avrebbe fatto storcere il naso; le situazioni sono quelle classiche dei regency quindi, ma alleggerite da momenti allegri e tutti da ridere.
La storia d'amore principale tra la maggiore dei Bridgerton e il duca nasce piano piano ed è dolce e reale e complicata al tempo stesso, come ogni faccenda del cuore che si rispetti. Ho adorato l'evoluzione di Simon, l'amicizia che non si sgretola tra lui e Anthony, e il solido legame che c’è invece tra Daphne e i suoi fratelli, che vogliono proteggerla a ogni costo ma sanno anche capire quando è il caso di fare un passo indietro e rispettare le decisioni della sorella.
Daphne è una eroina dolce, un po' ingenua (un po' troppo, ma è semplicemente un riflesso dell'ignoranza a cui le donne venivano costrette all'epoca), in alcuni momenti ma caparbia e capace di accettare i compromessi, tranne quando questi inficiano della sua felicità e di coloro che lei ama. Di Anthony vi parlerò meglio nella recensione de Il visconte che mi amava, mentre ammetto che Colin ha tutte le carte in regola per conquistarmi (non vedo l’ora di leggere il suo romanzo!). Non era facile per un uomo come Simon scamparla tra i maschi Bridgerton, eppure è riuscito a darmi il batticuore, un eroe dall’infanzia difficile e con un padre assente verso cui cova grande risentimento. È palese la differenza tra lui, figlio unico praticamente rinnegato, e lei, sorella amatissima di una famiglia numerosa. I loro desideri sono all’opposto, e i guai dietro l’angolo, eppure il lieto fine è più che assicurato, assestato anche dal doppio epilogo che ci mostra i nostri beniamini innamorati più che mai superare brillantemente anche la prova del tempo.
Insomma, i Bridgerton mi hanno conquistata, adoro le famiglie numerose e amabili come la loro e sinceramente sono super entusiasta di aver conosciuto una nuova autrice (Julia Quinn scoperta dell’anno) e una nuova saga. Una lettura imperdibile per le amanti degli historical!!!
Quattro stelle |
SERIE BRIDGERTON
#1 Il duca e io
#2 Il visconte che mi amava
#3 La proposta di un gentiluomo
DI PROSSIMA PUBBLICAZIONE
#4 Un uomo da conquistare
#5 A Sir Philip con amore
#6 Amare un libertino
#7 Tutto in un bacio
#8 Il vero amore esiste
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