10 settembre 2020

Recensione: "Il visconte che mi amava" di Julia Quinn (Bridgerton #2)

Il visconte che mi amava 
(Bridgerton #2) 
di Julia Quinn 
Mondadori 
Collana Bestseller 
Pagine 324 
Euro 6,99 (ebook); 14,50 (cartaceo) 
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ARC gentilmente offerta dalla casa editrice in cambio di un’onesta recensione.

La Stagione del 1814 sembra essere promettente e ricca di nuovi fidanzamenti. Certo, non per Anthony Bridgerton, erede di un antico viscontado, probabilmente lo scapolo più ambito di Londra, che non ha mai dimostrato alcun interesse per le faccende matrimoniali. E in realtà, perché mai dovrebbe? È il prototipo del libertino, un mascalzone allergico alle etichette dell’alta società e decisamente pericoloso per donne e fanciulle. 
Questo, quanto meno, è ciò che tutti pensano. In realtà Anthony non solo ha in animo di sposarsi, ma ha anche già scelto la futura moglie, Edwina Sheffield, una debuttante subito soprannominata “lo Splendore”. 
Peccato che la dolce Edwina si rifiuti di accettare proposte senza l’approvazione della sorella maggiore Kate, una donna sicura di sé, o meglio una “zitella ficcanaso” che non ha la minima intenzione di affidare l’angelica sorellina nelle grinfie di un uomo del genere. 
Se vuole Edwina, Anthony deve prima riuscire a conquistare la fiducia di Kate. 
L’impresa rivelerà risvolti inaspettati, e indubbiamente piacevoli. 
Secondo capitolo della serie Bridgerton, ne Il visconte che mi amava a cadere nel laccio di un buon matrimonio d'amore è il maggiore degli otto fratelli, Anthony. In qualità di primogenito ed erede del viscontado e di tutte le proprietà di famiglia, Anthony sa che che è suo preciso compito e dovere sposarsi in modo da poter generare un figlio maschio per assicurare un futuro al nome dei Bridgerton. Il suo status sociale gli impone il matrimonio con una pari degna di acquisire il titolo di viscontessa, una donna bella, elegante, all'altezza del ruolo che unendosi a lui, è inevitabilmente chiamata ad assumere. 
Per Anthony non ci sono dubbi, la prescelta è Edwina Sheffield, giovane debuttante, lo Splendore alla sua prima stagione. Anthony ha già predisposto ogni dettaglio, dal corteggiamento alle nozze e infine alla vita coniugale, in modo da rendere orgoglioso il padre scomparso prematuramente, figura ideale per il Lord, la cui morte ha lasciato un enorme vuoto nell'animo dell'uomo. 
Peccato però che Anthony non abbia tenuto in conto la sorella maggiore di lei. Kate Sheffield ha già superato i venti e non ha ancora trovato un marito. Spesso viene messa in ombra dall'eterea bellezza della sorellina, circostanza che l'ha ridotta al ruolo di quasi zitella. Ma il legame tra sorelle è molto forte e sincero, e la piccola Edwina si affida ciecamente ai consigli di Kate per giudicare i suoi molti spasimanti, su quali conoscenze approfondire e chi invece evitare come la peste. Tutti sanno che per fare breccia nel cuore della bella Edwina bisogna passare attraverso Kate ed entrare nelle sue, di grazie. E non ci sono dubbi: il passato da libertino di Anthony lo pone come compagnia non raccomandabile. Kate è decisa a non permettergli di corteggiare la sorella, e Anthony è deciso a sposare Edwina. In questa battaglia tra forti opinioni e caratteri accesi chi la spunterà?

La musica si avvicinò al finale, lasciandoli in piedi nel centro della sala da ballo. Anthony la prese per un braccio, le avvicinò le labbra all'orecchio e sussurrò: "E voi, Miss Sheffield, mi avete appena lanciato una sfida interessantissima."
Kate gli pestò un piede. Violentemente. Tanto da fargli emettere un gemito niente affatto libertino.
Quando lui la fissò con aria truce, Kate non fece altro che scrollare le spalle e dire: "Era l'unico modo per difendermi."
Lo sguardo di lui si rabbuiò. "Miss Sheffield, siete una minaccia."
"E voi, Lord Bridgerton, avete bisogno di scarpe più resistenti."

Anthony e Kate sono (finora) la mia coppia preferita, hanno fatto centro nel mio cuore con i loro dialoghi eccitanti e accesi. È palese quanto si piacciano nonostante affermino di avere obiettivi e opinioni diverse in merito, e adorano punzecchiarsi, prendersi in giro, trovando l'uno nell'altra un degno avversario; tuttavia il loro non è un percorso facile, poiché Anthony è risoluto a non innamorarsi mai, soprattutto della futura moglie, mentre Kate è testarda e incline a mettere nero su bianco i propri sentimenti. 
In generale ho ritrovato gli aspetti che mi avevano fatto innamorare dello stile della Quinn nel volume apripista: l'ironia, le situazioni divertenti e l'allegria familiare intima e calorosa dei Bridgerton, ma anche delle sorelle Sheffield. In più ho adorato ogni aspetto della relazione tra i protagonisti, molto più sensuale rispetto a quella di Daff e Simon. Se c'è però una scena che rimarrà indelebile nella mia memoria è quella della partita di Pall Mall. Giocare con i Bridgerton è una faccenda tremendamente seria e pericolosa, vedrete (spero rendano profonda giustizia a questa sequenza nella serie TV) e capirete. Una altra scena mi ha fatto piangere dalle risate, ma non posso spoilerarvela. Vi dico solo l'episodio con l'ape.
Insomma, sono contentissima di aver scoperto quest'ottima autrice historical, ha donato al genere che amavo leggere un quid in più rendendo ogni libro migliore del precedente e assolutamente un must read imperdibile!!!
Quattro stelle e mezzo

SERIE BRIDGERTON 
#2 Il visconte che mi amava 
#3 La proposta di un gentiluomo
 
DI PROSSIMA PUBBLICAZIONE 
#4 Un uomo da conquistare 
#5 A Sir Philip con amore 
#6 Amare un libertino 
#7 Tutto in un bacio 
#8 Il vero amore esiste

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