Buon lunedì, readers! Ormai le feste si avvicinano, e gli inizi settimana non sono più tanto dolorosi come al solito. Vero? Be', se fate parte degli irriducibili nemici del lunedì, stavolta provo ad addolcirlo con un atteso e gradito ritorno sulle scene: Maria Sveva Morelli, autrice e blogger conosciuta con il nick Lady Eiry torna ad allietarci con un rosa contemporaneo che già dal titolo promette romanticismo e un pizzico di lacrime. Per voi la cover e un estratto di Volevo solo il lieto fine.
Volevo solo il lieto fine
di Maria Sveva Morelli
Self-publishing
Genere Rosa contemporaneo
Pagine 360
Disponibile in digitale, cartaceo e su Kindle Unlimited
Uscita 4 gennaio 2021
Mai sottovalutare il potere di un romanzo rosa.
La vita di Violet sembrerebbe perfetta: abita nella Grande Mela, i suoi romance balzano in cima alle classifiche e le lettrici l’adorano, ma le manca ancora qualcosa. Ha rinunciato all’amore, relegandolo tra le pagine dei suoi libri.
Almeno fino al giorno in cui si risveglia in ospedale, convinta di chiamarsi Vanilla e di essere innamorata di Fred, il suo affascinante vicino di casa. Peccato che Vanilla e Fred siano i nomi dei protagonisti del suo nuovo manoscritto e che somiglino fin troppo a lei e a Frank, il brillante architetto con cui ha avuto una storia indimenticabile… e naufragata anni prima.
Fantasia e ricordi si mescolano a causa di un raro disturbo di memoria che spingerà Violet a rileggere il proprio passato. Tra le vie scintillanti di New York, cibo da strada e romanzi d’amore, riuscirà la Regina del Romance a raggiungere il sospirato lieto fine?
LEGGI L'ESTRATTO
«Non è stupenda?» gli domandò, aprendo le braccia, come se avesse voluto raccogliere tutto il paesaggio e portarlo via con sé.
«Lo è» le rispose. «È davvero stupenda» mormorò, più a se stesso che a lei. Il mondo si era di nuovo ridotto a quella donna che si stagliava davanti ai grattacieli. E Frank non vide più i capolavori di ingegneria, opere che sfidavano l’immaginazione, il sogno di ogni architetto. Divenne cieco allo skyline di New York, alla città stessa, per un momento rimase solo Violet.
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