La proposta di un gentiluomo
(Bridgerton #3)
di Julia Quinn
Mondadori
Collana bestseller
Pagine 372
Euro 6,99 (ebook); 14,50 (cartaceo)
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ARC gentilmente offerta dalla casa editrice in cambio di un'onesta recensione
Sophie Beckett discende da una nobilissima famiglia, ma non ha mai avuto una vita facile. Niente feste, coccole, agi per lei: è infatti la figlia illegittima del conte di Penwood ed è sempre stata trattata come una domestica, soprattutto dopo che il padre, morendo, l’ha lasciata sola con la matrigna e le sorellastre.
Mai e poi mai avrebbe immaginato di partecipare un giorno al celebre ballo in maschera di Lady Bridgerton. Né tanto meno di incontrarvi un principe azzurro che stesse aspettando proprio lei. Eppure, mentre volteggia leggera tra le forti braccia del bellissimo Benedict, secondogenito della famiglia, le sembra quasi impossibile che quell’incantesimo debba dissolversi allo scoccare della mezzanotte. Non dimenticherà mai quella serata, ne è sicura.
Neanche Benedict potrà scordare la sensazione provata danzando con quella sconosciuta.
Chi si celava dietro quella maschera?
Il giovane ha giurato a se stesso che l’avrebbe scoperto, per poi sposarla. Ma quando, anni dopo, conosce casualmente Sophie, che crede una cameriera, il suo proposito vacilla: è giunta l’ora di porre fine alla ricerca della misteriosa ragazza che gli ha rapito il cuore e abbandonarsi a un nuovo sentimento?
Con La proposta di un gentiluomo, Julia Quinn propone ai lettori la sua personale versione della classica e indimenticabile favola di Cenerentola, senza però attenuare o dimenticarsi dei tratti esplicativi della sua scrittura, ovvero l'ironia e la leggerezza.
Sophie Beckett è la figlia illegittima di un conte, che nonostante non l'abbia riconosciuta, l'ha tenuta in casa per assicurarsi che ricevesse sicurezza e istruzione. L'arrivo però della nuova moglie con le sue figlie scombina gli equilibri, come potete immaginare, e alla morte del conte la vita di Sophie non sarà più la stessa.
Passano gli anni, e come tradizione Sophie si ritrova a fare da cameriera a una donna cattiva e arrivista e a due sorellastra bisbetiche che la maltrattano; eppure, con l'aiuto di una fata madrina particolare, Sophie riesce a partecipare all'ultimo minuto al ballo in maschera organizzato da Lady Violet Bridgerton. Per la giovane è un sogno divenuto realtà, poter trascorrere una notte tra i nobili
L'incontro con Benedict Bridgerton, di cui ha letto sulle cronache mondane di Lady Whistledown, segnerà un evento indelebile nella sua memoria.
Ovviamente anche il secondogenito Bridgerton rimane folgorato da quella bellezza in maschera, così diversa e misteriosa rispetto alle dame con cui trascorre il tempo, una donna che lo riconosce per quello che è, ignorando apertamente il fatto che sia solo il secondo della nidiata dei Bridgerton. Peccato che lui non sappia nemmeno il suo nome...
Passano gli anni, e il destino fa incontrare ancora una volta Sophie e Benedict in una situazione difficile e anche pericolosa. Stavolta i loro ruoli sono ben definiti: Sophie è una servetta, Benedict un lord, e mentre Sophie lo riconosce all'istante e spera che anche lui la riconosca, Benedict invece non ha idea di chi sia quella giovane donna così inferiore a lui, che però lo attrae e lo spinge sull'orlo di una richiesta audace.
Benedict, infatti, si era innamorato al ballo in maschera, ma il non riuscire a trovare la sua amata ha trasformato quel sentimento dolce in un amarezza che non riesce a cancellare. Tuttavia Sophie in qualche modo riesce a spodestare quel ricordo, e Benedict non vuole perderla: l'unico modo per loro due per poter stare insieme è una relazione scandalosa. Sophie Accetterà la proposta del gentiluomo?
Tra i primi tre volumi della saga questo purtroppo è quello che meno mi è piaciuto, non per chissà quale difetto, semplicemente la storia paga pegno per la mia idiosincrasia verso i retelling di Cenerentola. Il più usato e abusato nella letteratura romance, personalmente non sopporto le sevizie e le ingiustizie a cui è costretta l'eroina di turno, e a Sophie ne succedono davvero di ogni colore. Anche alcune ingenuità miste a dramma (inutile) da parte della protagonista fanno un pochino storcere il naso; in generale comunque la storia ha un aspetto lievemente più drammatico, e il fatto che lei si ritrovi in un rango sociale inferiore rispetto al protagonista maschile aggiunge pepe alle dinamiche, ma rallenta anche l'andamento che si risolve in un vorrei ma non posso troppo di frequente. Alcune particolarità invece mi hanno ricordato delle scene scritte da Richardson per la sua Pamela, aspetto che ho apprezzato moltissimo.
Lo consiglio perché è della Quinn e specialmente se siete fan dei retelling di Cenerentola.
Tre stelle |
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