11 dicembre 2015

Recensione: Chi perde paga - Stephen King (Bill Hodges Trilogy #2)

Chi perde paga 
(Bill Hodges Trilogy #2) 
di Stephen King 
Sperling & Kupfer 
Anno 2015 
Pagine 480 
Isbn: 9788820059033

«Svegliati, genio.»
Il genio è John Rothstein, scrittore osannato dalla critica e amato dal pubblico - reso immortale dal suo personaggio feticcio Jimmy Gold - che però non pubblica più da vent’anni. L’uomo che lo apostrofa è Morris Bellamy, il suo fan più accanito, piombato a casa sua nel cuore della notte, furibondo non solo perché Rothstein ha smesso di scrivere, ma perché ha fatto finire malissimo il suo adorato Jimmy. Bellamy è venuto a rapinarlo, ma soprattutto a vendicarsi. E così, una volta estorta la combinazione della cassaforte al vecchio autore, si libera di lui facendogli saltare l’illustre cervello. Non sa ancora che oltre ai soldi (tantissimi soldi), John Rothstein nascondeva un tesoro ben più prezioso: decine di taccuini con gli appunti per un nuovo romanzo. E non sa che passeranno trent’anni prima che possa recuperarli. A quel punto, però, dovrà fare i conti con Bill Hodges, il detective in pensione eroe melanconico di Mr. Mercedes, e i suoi inseparabili aiutanti Holly Gibney e Jerome Robinson.

Secondo volume della trilogia dedicata al detective in pensione Bill "Kermit" Hodges, Chi perde paga purtroppo, pur rimanendo un buon romanzo con lo stile tipico di King, per me non riesce a raggiungere il livello di Mr. Mercedes.
L'inizio è intrigante e avvincente, ma poco dopo la narrazione rallenta e perde ritmo. Ci si concentra molto su due storie che corrono in parallelo, legate da un filo sottile fatto di piccole coincidenze e da grandi interessi in comune, come l'ammirazione di Pete e Morris per l'opera dello scrittore John Rothstein. Da una parte, ai giorni nostri, abbiamo infatti il giovane Pete Saubers, adolescente con i genitori sull'orlo del divorzio a causa dei problemi economici e di salute (il padre fu una delle vittime di Mr. Mercedes, scampato per miracolo al massacro); dall'altra, a fine anni 70, Morris Bellamy, giovane senza arte ne parte, fanatico della trilogia di John Rothstein. Disgustato dalla piega presa dal suo personaggio preferito, Morris assale e uccide lo scrittore, scoprendo solo in seguito una miriade di taccuini dove l'autore, ritiratosi da tempo dalla scena pubblica, aveva continuato a scrivere l'avventura di Jimmy Gold.

Ogni volta che lo riprendeva in mano, si sentiva una palla di piombo nello stomaco, conoscendone la trama a memoria. L'astio per il creatore di Jimmy Gold aumentò a dismisura. Perché Rothstein aveva distrutto il suo personaggio?


King si prende il suo tempo (forse troppo) per farci conoscere bene questi due personaggi. E il nostro Hodges che fine ha fatto? Lui compare dopo duecento pagine: scopriamo che da qualche anno ha creato la Finders Keepers, una agenzia investigativa privata, in cui lavora anche la nevrotica Holly, e che si tiene ancora in contatto con Jerome. Il trio si troverà a indagare insieme, visto che saranno invischiati nel caso proprio da Tina Saubers, sorella di Pete e amica della sorella di Jerome. Tina infatti è preoccupata per il fratello, e a buon rendere: Pete fece una grossa scoperta che riguarda il defunto Rothstein e a causa di questo si troverà in un brutto affare che non saprà come gestire. Il tutto in concomitanza dell'uscita di prigione di Morris, accusato di tutt'altro crimine, il cui unico pensiero in trent'anni di soprusi e negazioni era quello di godersi il lavoro inedito con protagonista il suo Jimmy Gold, colui che lo ha ispirato per una vita intera.
L'intreccio è buonissimo, peccato però che manchi la suspense per buona parte del romanzo; solo verso le ultime duecento pagine il ritmo si serra, tra colpi di scena splatter e non, e i capitoli conclusivi filano via che è un piacere. Si sente quindi la mancanza di Hodges, che c'è ma non è coinvolto come uno si aspetterebbe. E Morris non ha proprio niente a che fare con il lucido pazzo che era Brady, alias Mr. Mercedes.
Ma King è pur sempre il Re, e ci riserva una piccola, graditissima sorpresa, giusto per farci capire cosa ci aspetta nel terzo libro. Un paio di capitoli infatti sono dedicati proprio a Brady - rimasto in una clinica perchè ridotto a un vegetale - e qui un oh.my.gosh. è d'obbligo! Mi credete che mi hanno messo i brividi addosso, quei due miseri capitoli? 
ClacBasta una parola e una cornice che cade da sola per creare una scena inquietante e pregna di un terrore sottile.
Il tutto, come dicevo, in preparazione per il terzo libro, End of watch, in uscita l'anno prossimo. Inutile dire che lo leggerò, e mi sento di dire che sarà una degna conclusione per questa trilogia che, nonostante questo secondo volume leggerissimamente sottotono rispetto al primo, di sicuro vi consiglio di leggere.
Quattro stelle e mezzo

12 commenti:

  1. Complimenti per la recensione! :) Non sono una fan di King (lo so che è una brutta cosa, ma non ci posso far nulla!) e non ho letto il primo libro, ma un po' di curiosità sei riuscita a farmela venire :)

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    1. Grazie! ^^ Tranquilla, so che ci sono molti a cui King non piace... però se c'è un pò di curiosità si può lavorare, no? ;D

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    2. Verissimo, mi sa che, prima o poi, mi farò tentare! :)

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  2. Ciao Rosa.
    Questo libro sarà la mia prossima lettura...adoro il Re, per me è insuperabile, potrebbe anche scrivere l'esegesi delle pagine gialle che lo leggerei comunque!Mr Mercedes mi era piaciuto molto, l'ho recensito anche io sul blog con entusiasmo, anche perché questo è un genere molto insolito per King e secondo me se l'era cavata alla grande. Staremo a vedere con questo secondo capitolo. Un appunto però devo farlo: il titolo è proprio brutto!
    Paola

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    1. Ciao Paola :) Il titolo non piace neanche a me >-< E avrei preferito mille volte che lasciassero la cover originale che si collega anche a Mr. Mercedes. Comunque...spero che questo secondo volume ti soddisfi come il primo! ;D

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  3. Rosellì non me ne volere ma... c'angoscia Stephen King! ;D
    Questo romanzo mi ispira soltanto per il finale che introduce il terzo volume.
    Per adesso il re per me è un gran bel NO. Ma nel prossimo futuro non si sa mai perché magari avrò voglia di brrrividi. Comunque questo libro mi ricorda molto la storia di Misery non deve morire o_O

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    1. Ahahahah, ma no tranquilla XD Ti capisco... ... ...
      Ah, si, certo che ricorda Misery! Tantissimo, anche perchè il tema dello scrittore/lettore è caro a King.

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  4. Non sono ancora riuscita a comprarlo, purtroppo, ma... per Natale sarà miooooo! *___*
    Lieta (in un certo senso) di sapere che troveremo qualche capitolo anche su Brady... mi piacerebbe che Bill riuscisse a regolare personalmente i conti con lui prima del gran finale, nel terzo libro! :P

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    1. Credo proprio che il regolamento di conti tra Hodges e Brady si avrà nel terzo capitolo di questa trilogia! Non vedo l'oraaa *W*

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  5. Ho amato Mr. Mercedes e spero che questo possa essere altrettanto bello. Non vedo l'ora di leggerlo.
    Passa da me se ti va: http://lavetrinadeidesideri.blogspot.it/

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