18 ottobre 2016

Recensione: Lieve come un respiro - Jennifer L. Armentrout (The Dark Elements #3)

Lieve come un respiro 
(The Dark Elements #3)
di Jennifer L. Armentrout
HarperCollins Italia
Anno 2016
Pagine 380
Euro 14,90

Ogni decisione porta con sé delle conseguenze, è un fatto. Ma le scelte che si trova ad affrontare la diciassettenne Layla sono più difficili del normale. Luce o tenebra? Il sexy e pericoloso Principe degli Inferi Roth, oppure Zayne, lo splendido Guardiano che lei non avrebbe mai sperato di poter avere? A quale parte del proprio cuore dare ascolto? Layla, poi, ha un altro problema: è stato liberato un Lilin, un demone tra i più terribili, che sta portando devastazione nella vita di tutti quelli che la circondano, compreso il suo migliore amico Sam. Per risparmiargli una fine di gran lunga peggiore della morte, lei deve scendere a patti col nemico, mentre tenta di salvare la città, e tutta la sua specie, dalla distruzione. Divisa tra due mondi e due amori, Layla non ha certezze, nemmeno quella di sopravvivere, soprattutto quando un antico accordo torna a incombere su tutti loro. Ma a volte, quando sembra che la verità non esista, è il momento di dare ascolto al proprio cuore, schierarsi e combattere fino all'ultimo respiro.

Ed eccoci arrivati al terzo e ultimo volume della serie paranormal The Dark Elements, che dopo Caldo come il fuoco e Freddo come la pietra ci ha trasportato nel nascosto e antico mondo dei Guardiani, dei potentissimi Alfa e dei cattivissimi Demoni, al ritmo rockeggiante dell'intramontabile Paradise City, con l'aspra dolcezza del succo d'arancia e la strana bontà della cioccolata con la liquirizia. E ovviamente nel triangolo lui-lei-l'altro più chiacchierato degli ultimi tempi. 
Siamo alla resa dei conti: chi sceglierà la nostra Layla, la protagonista mezza demone e mezza Guardiano, figlia di una delle creature più pericolose del Cielo e della Terra? Roth, il Principe degli Inferi, il preferito del Boss, con il suo corpo pieno di muscoli, tatuaggi e piercing e l'aria strafottente da bad boy (a ragione veduta, visto che è un demone), oppure il caro e gentile Zayne, il bravo ragazzo, pardon Gargoyle, con il suo corpo pieno di muscoli e dolce sensualità?
Be', tranquilli, io non ve lo dirò, se volete saperlo dovete leggere il libro. Sia ringraziata l'autrice però che, per una volta, metta in testa a Layla molto sale in zucca e non trascina ancora per molto il dilemma. Neanche un centinaio di pagine e Layla ha fatto la sua scelta in modo consapevole, seguendo il cuore senza ripensamenti o titubanze. La risposta era sempre stata lì davanti ai suoi occhietti, solo che doveva fare chiarezza intorno a sé, nella sua mente e nel suo cuore per capirlo fino in fondo.

Solo con uno dei due sarei sempre stata felice, solo con lui avrei sempre riso. Ce n’era solo uno che non solo desideravo, ma bramavo con tutta me stessa, e ogni secondo che sprecavo a cercare di ignorare questa consapevolezza era un secondo che non passavo con lui, un secondo in più che buttavo via vivendo senza amore, senza il vero amore, quello che dura per sempre.

Facendo la sua scelta, com'era inevitabile, Layla spezza il cuore di uno ed è pronta a godersi senza restrizioni l'amore dell'altro. Per diversi capitoli la parte dedicata alla love story è quella preponderante, anche se l'ho trovata un pochino troppo zuccherosa per i miei gusti e decisamente troppo poco appagante (e sì, so benissimo che si tratta di un romanzo young adult destinato ai giovani lettori, ma ho trovato poco carino che in alcuni momenti clou l'autrice ricorresse al dono della sintesi estrema. Abbiamo aspettato per due libri, capperini qualcosina in più poteva concederla).
Comunque, non scordiamoci che abbiamo un cattivo che più cattivo non si può da eliminare, il temuto Lilin che alla fine del secondo volume si è palesato nella sua identità. Purtroppo le cose sono molto più complicate di quanto appaiano, e la posta in gioco è davvero troppo alta perchè le parti in causa, i Guardiani e gli Alfa e anche gli stessi demoni, lascino correre e non cerchino di mettere fine al regno di terrore del Lilin. Si rischia l'Apocalisse, ragazzi, e tutti, dai buoni ai cattivi non desiderano certo che arrivi. Layla capisce di essere in prima linea per cercare di distruggere il Lilin, ma ancora non sa quale prezzo deve pagare. Non sarà per niente facile per lei rendersene conto...

E alla fine tutti quei sacrifici e tutto quello che gli altri avevano fatto per me avevano portato a questo momento... in cui avrei buttato via tutto quanto. Volevo mettermi a ridere, ma sarebbe stata una risata isterica e poi sarei crollata. Perché non ero così coraggiosa. E non ero così altruista. Ero solo una ragazza che non aveva altra scelta, senza assi nella manica.

Un finale di trilogia soddisfacenti come non ne leggevo da un po', devo ammetterlo, nonostante in alcuni momenti avessi il dubbio che sarebbe stata una finale/delusione poco originale. Invece la storia prende una piega che ha saputo convincermi al cento per cento. Mi è piaciuto in particolare come in queste pagine ritroviamo tutti i personaggi che sono apparsi nei volumi precedenti, in una specie di chiusura del cerchio finale, a partire da Dez e Jasmin della novella prequel Dolce come il miele, passando per Cayman, Danika, Abbot, l'indovino bambino e la congrega delle streghe; non mancano però anche le new entry una più inaspettata dell'altra. Mi avrebbe fatto certamente conoscere prima Triste, un  personaggino che è intrigante un bel po'. E poi Robin era tantissimo carinooo :3 I colpi di scena sono dietro l'angolo e anche i momenti shock da lasciarci a bocca aperta. Insomma, l'Armentrout ci ha pensato bene e ha creato un epilogo finale degno dei libri precedenti, anzi non manca di riservarci qualche sorpresa inaspettata super gradita. Una trilogia più novella da leggere assolutamente, soprattutto se amate i triangoli amorosi e i mondi nascosti pieni si sorprese, e se amate leggere di avventure per salvare il mondo dall'Armaggedon!
Quattro stelle e mezzo

6 commenti:

  1. Letta tutta la recensione perché avevo bisogno di sapere subito quel qualcosa che alla fine non hai rivelato ma hai fatto intuire. Povero Zayne però, gli hai degnato solo mezza parola come con Roth brutta cattiva -_-
    Non mi dire niente eh!! Non f-i-a-t-a-r-e!
    Sono contenta che sei rimasta soddisfatta dal finale perché con questo genere quando mai capita. >_<
    L'autrice è ricorsa al dono della sintesi estrema anche con la serie Lux e spero in futuro non in quella Covenant che tu devi leggere al più presto ^O^
    Per quanto riguarda le sue serie new adult vai tranquilla che lì non ci risparmia di particolari ahahahah ;D

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    1. Qualsiasi cosa tu abbia intuito, io non ho detto nulla e declino ogni responsabilità!!! XP
      Infatti, tra i finali di trilogie che ho letto ultimamente, quello della Howard e della Showalter, c'è sempre stato qualcosa che non mi piaceva, invece Jenni ha fatto un bel lavoro qui ^^ Sono soddisfatta!
      Guarda, non so se recupererò la serie Covenant, forse la Lux ma se mi dici che non c'è ciccia neanche lì, mi rifiuto! XD Mi sa che devo puntare ai suoi na, eheh :3

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  2. Ciao Rosa! ^_^ Che bello che ti sia piaciuto! Ho letto recensioni contrastanti su questo terzo volume, alcuni non l'hanno trovato all'altezza, invece io l'ho amato! E vogliamo parlare di Roth? Dai, facciamolo. :D

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    1. Ciao, Alice! A parte quella piccola cosa di cui sopra, mi è piaciuto moltissimo!!!
      Ma ouiiii, parliamo di Roth con moooolto piacere! :D Da cosa preferisci cominciare, dai suo sexy addominali e i piccoli famigli che ci scivolano sopra, o dai suoi modi irriverenti quando si fronteggia un nemico? Oppure da quando ti spiazza dicendo cose dolcissime e e dà baci da mi-sto-sciogliendo-in-una-pozza-di-desiderio? :D

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  3. Anche a me è piaciuto tanto!! e sono felice della scelta di Layla...

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