di Alessia Litta
Self-publishing
Pagine
Euro 0,99
Uscita 21 Novembre 2016
Manon lavora in una libreria di Lione e vive in un piccolo appartamento.
Raoul è un ex campione di rally e vive nella villetta di fronte. Quella che Manon desidera.
I due si spiano di continuo. Lei pensa che lui sia arrogante e presuntuoso. Lui che lei sia eccentrica e fuori di testa.
Eppure, quando sua madre lo invita sul lago di Annecy per l’inaugurazione del loro hotel, la Vigilia di Natale, Raoul non ci pensa due volte a proporre a Manon un accordo: se lei lo accompagnerà fingendosi la sua fidanzata, lui le cederà la villetta.
Manon accetta.
E sul lago di Annecy, tra paesaggi da cartolina, romantiche gite sotto le stelle e una sorpresa di Natale da togliere il fiato, Manon impara finalmente a conoscere le mille sfaccettature dell’uomo che l’ha condotta fin lì. Il cuore comincia a battere più forte, l’amore bussa alla porta.
Ma ogni fiaba ha il suo lato oscuro. E presto Manon dovrà confrontarsi con il vero motivo per cui Raoul l’ha voluta con sé.
Ogni volta che ricevo una richiesta di recensione da parte di autori e autrici che conosco da tempo e che, grazie al blog, ho avuto modo di seguire nelle loro avventure e vedere crescere, mi riempie il cuore di gioia, credetemi. E quindi con enorme entusiasmo se oggi vi parlo del nuovissimo romanzo di Alessia Litta che vi ho segnalato qualche giorno fa. Come sapete, avevo conosciuto Alessia con il suo fantasy/mistery d'esordio Vite sospese, pubblicato con la Triskell Edizioni, e poi ancora con il self Vento di Kornog. In entrambi le storie, l'elemento romance era presente e ben curato, ma certamente non si trattava dell'elemento preponderante. Ebbene, cosa succede se un'autrice di cui mi piace moltissimo lo stile e la bravura nell'intrecciare storie avvincenti decide di scrivere un romance puro? Be', succede che io vada letteralmente fuori di testa, termino di leggere il libro in questione in due notti (e tanti saluti al sonno), e prendo una sbandata enorme per il protagonista maschile e il suo migliore amico, nonché provare un moto profondo di invidia per l'eroina femminile che ma-perchè-certe-cose-succedono-solo-nei-libri. Questo solo per farvi capire quanto mi sia piaciuto Il sussurro del lago!
Ma facciamo le cose con calma e serietà... la trama l'avete letta, più semplice di così non poteva essere: c'è Manon, una graziosa libraia che, per via di una particolare serie di coincidenze pazzesche - ma non per questo fuori dal mondo! - si ritrova a fare da accompagnatrice a Raoul, il suo vicino di casa bello da impazzire ma un pochino antipatico. Presentandosi come una coppia, entrambi avranno il proprio tornaconto, alla fine di questa insolita messa in scena: Manon potrà acquistare la villetta in cui abita Raoul, che per lei ha un'importante valore affettivo, mentre Raoul cercherà di riallacciare i rapporti con una persona importante della sua vita.
«Prometti davvero di riportarmi a casa se te lo chiedo?»
Lui annuì, l’espressione che diventava di colpo più seria. «Hai la mia parola» le disse. Poi la fulminò con un sorriso. «Ora credi di poter mettere da parte il tuo risentimento e mostrare un po’ di gentilezza nei miei confronti, tanto per rendere credibile la nostra coppia?»
Manon sentì lo stomaco contrarsi. In quale guaio si stava ficcando?
La storia procede in modo talmente scorrevole che è difficile staccarsene: Manon si ritrova invischiata suo malgrado negli ingranaggi della famiglia Courtier, tra segreti taciuti, risentimenti e rapporti talmente logorati che difficilmente è possibile cercare di riallacciare, nonostante le buone intenzioni. La coppia protagonista è perfetta insieme, sono sicura che ne converrete con me mentre leggerete di Manon che fa di tutto per tenere lontano le emozioni inaspettate che le suscita il passare sempre più tempo in compagnia di Raoul e dei suoi occhi verdi che la fanno sentire speciale come non capitava da tempo; oppure di come Raoul si senta sempre più vicino a quella donna dall'aria dolce e coraggiosa da cui non riesce a staccare gli occhi e che, con inaspettata empatia, sarà capace di regalargli il sollievo emotivo di cui non sapeva neanche di avere bisogno.
«Il tuo cuore batte. Batte.»
Sentì Raoul contrarsi nella sua stretta. L’espressione nei suoi occhi sapeva di dolore e qualcos’altro ancora che non riuscì a interpretare. Si abbassò di nuovo su di lei, premette le sue labbra contro le sue e Manon si rese conto che ormai la sua testa, il suo cuore e il suo corpo parlavano un solo, unico nome.
Raoul.
Ho adorato come Alessia sia riuscita a regalarci una love story appassionante e da batticuore, che però poteva facilmente scadere nel banale se raccontata da una penna meno esperta, in maniera decisamente convincente: nessuna frase fatta e non usa il sesso per far avvicinare i due protagonisti, benché tra loro si percepisca una forte attrazione sensuale, ma fotografa gli istanti di una vicinanza emotiva graduale tra i due, vicinanza che si farà sempre più forte fino a sfociare in ciò che potete immaginare. E non solo, perché tra i personaggi secondari (a mio parere tutti molto ben rappresentati), abbiamo modo anche di seguire piccoli momenti tra Jérôme e Joëlle, rispettivamente il miglior amico di Raoul e sua cugina. Questi due hanno dei trascorsi che li coinvolgono, e devo dire che sono rimasta letteralmente colpita dal rapporto di freddo e fuoco che si intuisce tra il vichingo buono e l'algida avvocatessa e spero col tutto il cuore che l'autrice ci regali il loro finale da favola!
«Lo stai sentendo?» le chiese. «Lo senti il vento che, ululando, attraversa le montagne e scende come un bisbiglio gelido sulle acque? Lo senti, Manon? Questa è la voce del lago. Il suo sussurro.»
Altro elemento che fa di questo romance una piccola chicca è l'ambientazione, da Lione all'innevata e magica Annency situata sulla Alpi, con le sue foreste innevate e il lago che sussurra dolci emozioni... Le descrizioni sono delicatissime e ammalianti, tant'è che mi è venuta la curiosità di vedere quei luoghi (e per una che odio il freddo e il gelo è tutto dire!). Insomma, i miei complimenti di cuore ad Alessia per averci regalato questa storia da sogno, che senza nessuna incertezza, vi consiglio di leggere.
Quattro stelle e mezzo |
Rooosaaa!
RispondiEliminaMa che bella recensione! Non conoscevo Alessia Litta - mea culpa! - ma mi hai fatto venire una gran voglia di leggere qualcosa di suo, forse proprio questo! :)
Monicaaa! Grazie! ^^
EliminaTe la consiglio caldamente, e anche gli altri suoi romanzi potrebbero piacere un sacco alle tue papille da lettrice ;)
Bellissima recensione Rosa! L'ho letto anch'io nel weekend e l'ho trovato classico, romantico e rassicurante. Alessia è brava, ma devo dire che la preferisco quando inserisce un tocco fantasy. ^_^
RispondiEliminaGrazie, Alice bella! <3 Sono contenta che ti sia piaciuto ^^ Ti dirò, a me piace in entrambe le vesti, ma questo proprio mi ha conquistata in una maniera tutta sua *.*
EliminaMi hai lasciata senza parole con questa recensione, Rosa! Grazie, grazie di vero cuore <3
RispondiEliminaGrazie a te, Alessia!!! <3 <3 Complimenti vivissimi!!!
EliminaTu sai però cosa vorrei adesso eheh ;)
Per la miseria, Rose. Io non ce la faccio più! Ho l'e-reader e la libreria che stanno per esplodere ma al diavolo! Voglio questo libro assolutamente. Sembra una storia magica e bellissima, quella cover poi è elettrizzante. Mi intriga anche la storia di Jérôme e Joëlle. Quando ho letto la parola vichingo non c'ho visto più ahahahah :D
RispondiEliminaVee, ti capisco, eccome se ti capisco!!! Però se riesci a leggerlo prima di subito vedrai, non te ne pentirai ;) Eeeehhhh, Jerome! Lo sapevo! E se ti dicessi che il presta volto è il nostro adorato Chris? *vede Violet che corre a prendere l'ereader*
EliminaCiao, Rosa! Mi ero persa questa uscita e per fortuna ho letto la tua recensione, è decisamente nelle mie corde e me lo segno subito! =D
RispondiEliminaChe bella cosa che mi dici, Jess *.* Poi mi fai sapere che ne pensiiii ^^
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