2 marzo 2018

Release Blitz + Giveaway: "Per Sconfiggerti" di Chiara Cilli (Blood Bonds #6)

Buon pomeriggio, readers del mio cuore!  Lunedì scorso è finalmente uscito Per Sconfiggerti, il sesto volume della serie dark contemporanea Blood Bonds di Chiara Cilli, l'ultimo con protagonisti André Lamaze e Nadyia Volkov! Questo libro è... aaawww, come scoprirete leggendo la mia recensione. Godetevi anche l'estratto e il booktrailer e partecipate al giveaway in corso per vincere una copia autografata. Buona lettura!


Per Sconfiggerti
(Blood Bonds #6)
di Chiara Cilli
Self-publishing
Genere Dark Contemporary Romance
Pagine 230
Euro 2,99 (ebook); 9,90 (cartaceo)

Nella mia mente sento ancora il riverbero delle frustate.
Ogni giorno i segni sulla mia pelle mi ricordano quello che lui mi ha fatto.

Ho ucciso la donna che amo.
Ha ucciso il nostro amore.

L’ho vista diventare il mio avversario più pericoloso, e non ho fatto niente per impedirlo.
È diventato il mio nemico, e il mio cuore ha già iniziato a sanguinare.

Sta venendo per me.
Pagherà per ciò che ha fatto.

Vuoi la mia vita, piccola rossa?
Avrò il suo sangue.

Vieni a prenderla.

Questo romanzo contiene situazioni inquietanti, scene violente e omicidi. Non adatto a persone suscettibili ai temi trattati. +18

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LEGGI L'ESTRATTO


«Avanti», mi esortò, lasciandosi ricadere contro la spalliera. «Chiedimelo.»
Socchiusi appena le palpebre. «Chiederti cosa?»
Lei tamburellò con le unghie di una mano sul bracciolo della sedia.
Solo una volta.
Solo per far sì che quel rumore inquietante si insinuasse nella mia mente.
«Chiedimi di risparmiarlo», disse in tono sibilante, gli occhi che danzavano come fiamme.
Serrai il pugno tanto forte da far sbiancare le nocche. Avevo sperato per lei che fosse stata saggia e avesse subito rimesso al guinzaglio la sua giovane killer, invece voleva consegnarle André.
Mai.
«Mio fratello non morirà», decretai, cupo.
La Regina fletté le dita, un muscolo pulsante all’angolo della mascella contratta. «André ha osato avvicinarsi di nuovo al mio soldato e ha deliberatamente interferito con l’incarico che le era stato assegnato.»
Mi accigliai. «Perché avrebbe dovuto fare una cosa così insulsa?»
«Perché, a quanto mi è stato riferito, la piccola Nadyia non aveva nessuna intenzione di portare a termine il lavoro.» Fece un mezzo sorriso perfido. «Credeva di poter tornare qui e diventare una sentinella.»
Ero certo che qualunque altra recluta avrebbe potuto, ma non la ragazza che era stata rovinata da mio fratello.
Non la ragazza che apparteneva a lui.
«André sapeva più che bene che, se lei fosse tornata senza aver avuto successo, l’avrei giustiziata.» La donna mi penetrò con lo sguardo. «Si è occupato del bersaglio al posto suo.»
Sgranai gli occhi, comprendendo finalmente il significato delle parole di mio fratello.
La Šarapova sollevò il mento, trionfante. «L’ha salvata da me.»
Consegnandosi a lei.
Sacrificandosi per la giovane che amava.
Ciononostante, c’era qualcosa che non tornava.
«André non è stupido», ringhiai. «Era perfettamente consapevole di dover stare alla larga da quella ragazza, per tenerla in vita. Lo aveva accettato. Aveva un nuovo obiettivo e niente, niente avrebbe potuto distrarlo. Perciò, come diavolo è possibile che le loro strade si siano incrociate?»
Neela si adombrò. «Il destino è una puttana senza cuore», mormorò, l’aria distante.
Riflettei accuratamente sulle informazioni che mi erano state fornite.
Sulla sentenza della Regina.
«La ragazza», dissi a bruciapelo. «Chi doveva assassinare?»
I suoi occhi guizzarono su di me, le sue labbra rosse si distesero malignamente. «Il figlio di Yehor Ivanov.»
L’ira mi immobilizzò. Come magma liquido, sgorgò nelle mie vene e si diffuse in tutto il corpo, bruciando e corrodendo e pressando affinché la scatenassi sulla donna che avevo di fronte.
«Tu sapevi», sibilai a denti stretti.
L’eccitazione balenò nel suo sguardo, mentre si infilava le dita sotto lo scollo a V della maglia nera di cotone e si accarezzava languidamente la clavicola.
Voleva che perdessi il controllo, voleva vedermi perderlo. Ma che fossi stato dannato, se le avessi dato quel piacere.
«Ho saputo che era legata a quella famiglia solo dopo averla acquistata e aver fatto fare ulteriori ricerche su di lei.» Sorrise, gongolante. «Ti consiglio di non soffermarti solo sull’albero genealogico della tua merce, quando te la procuri.»
Trattenendomi dall’avventarmi su di lei, la seguii con gli occhi fiammeggianti di rabbia mentre si alzava e si girava verso il mobile dietro di sé. Su di esso, insieme a un antico e pregiato pugnale su un supporto di pietra, c’erano una caraffa di bronzo e due calici della stessa fattura. La Regina versò il vino rosso nei due bicchieri, li prese e venne a porgermene uno.
«Siamo tutti legati, in un modo o nell’altro», disse con voce suadente.
La punta delle sue dita sfiorò le mie, mentre prendevo il calice, e fremetti per il disgusto e la smania di assalirla.
Lei fece un sorrisino. «Questo Marc», riprese tornando a sedersi, «era il fidanzato della mia Nadyia.» Si portò il vino alle labbra, osservandomi da sopra il bordo del bicchiere. «E André l’ha ammazzato proprio davanti a lei.»
Bevve, poi con il dito medio si asciugò una goccia vermiglia all’angolo della bocca, prima che le colasse sul mento. Il suo sguardo pareva volermi entrare dentro e consumarmi, tanto era intenso.
Letale.
«Nadyia avrà la sua vita», dichiarò solenne.
La fissai, l’espressione omicida e perspicace. «Non l’avrà», asserii. «Perché tu la fermerai.»
Neela emise una risata di gola. «Perché dovrei?»


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L'AUTRICE
Nata il 24 gennaio 1991, Chiara Cilli vive a Pescara. I generi di cui scrive spaziano dal Dark Fantasy e Dark contemporaneo all’Erotic Suspense. Ama le storie d'amore intense e tragiche, con personaggi oscuri, deviati e complicati.

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Ho terminato il libro diversi giorni fa e non riesco a riprendermi, sono ancora con la testa a Véres e a ciò che le mie pupille hanno letto e il mio povero cuoricino vissuto in queste 230 pagine. Eppure devo parlarvene, perciò mi farò coraggio e scriverò questa recensione.
Una cosa che ho imparato con Chiara è che non posso aspettarmi dei finali che non siano di totale ed esplosivo shock. Ovviamente, non cercavo un happily ever after, stiamo sempre parlando della Cilli e di un dark romance, ma sotto sotto mi aspettavo una conclusione... tranquilla. Sogni infranti e speranza disattese, you're welcome. 
Questo libro mi ha ucciso, punto. Non so descrivervi il guazzabuglio di emozioni che ho provato nel leggerlo, lentamente e senza spoilerarmi il finale. Il viaggio in cui l'autrice ci accompagna è segnato da dolore e afflizione, si percepisce un senso di ineluttabilità, c'è qualcosa che sta per succedere, qualcosa di brutto e nulla sarà come prima dopo l'onda anomala che si abbatterà sui fratelli Lamaze. Nessuno può fermarla, combatterla, sconfiggerla. Si può solo tentare di raccogliere i cocci di ciò che è stato distrutto dopo il suo passaggio e andare avanti come sì può.

Eravamo collera e disperazione. 
Perché ci amavamo, ma non era abbastanza. 
Perché ci eravamo persi, e niente poteva farci ritrovare.

André e Nadyia ormai sono nemici. Lui ha rubato tutto il buono che c'era nella vita della donna che si era concesso di amare. Lei ha giurato vendetta e brama il sangue dell'uomo che si era permessa di amare. Un amore strano, il loro, nato tra lame di coltello, minacce e sangue. Eppure vero, vivo, necessario.
Ma come può l'amore sopravvivere agli impossibili equilibri di potere di Véres?
Forse non può.
Poiché andare oltre il desiderio di vendetta, oltre il peso dei proprio sanguinosi errori, è difficile, è impossibile, non con il lato oscuro di Nadyia che prende sempre più il sopravvento, non con la rassegnazione di Andrè, non con le trame di Neela in atto a giocare con la vita dei partecipanti per la realizzazione delle sue oscure trame e giochi di potere.
La strada è già stata scelta, tracciata, intrapresa e sarà impossibile tornare indietro.

"Perché Nadyia è così speciale per te?" (...) 
"Perché sì è innamorata di me. Non ha avuto paura. Mi ha sempre trattato come se non ci fosse nulla di diverso in me."

L'intensità dei sentimenti di Andrè mi ha sconvolto, e conoscendolo, non avrebbe potuto comportarsi in maniera diversa. Lo stesso vale per Nadiya, piccolo scricciolo. Sono i legami di sangue a farla da padrone in questo romanzo. Andrè e Henri. Andrè e Nadyia. Andrè ed Ekaterina. Armand e i suoi fratelli. Armand, anima triste mia, è uno di quei personaggi oscuri e difficili da decifrare. In questi libri ho imparato solo che i suoi fratelli sono l'unica cosa che conta, per lui. Non vedo l'ora di leggere la sua trilogia, perché nasconde qualcosa...

Mi domandai cosa avesse dovuto subire lui, in quell'orrendo periodo, perché era palese che anche a lui fosse accaduto qualcosa.

La Cilli conclude la seconda trilogia della Blood Bonds con una scelta coraggiosa, coerente con la linea narrativa della serie, regalandoci così dense emozioni strazianti che strappano il cuore dal petto e ti travolgono con la potenza della mancanza. Semplicemente sublime!
Cinque stelle

5 commenti:

  1. Non ho resistito ma adoro troppo le tue recensioni! Fino ad ora ho letto solo due recensione in questa valle di commenti e lacrime per godermi a pieno il cartaceo quando lo avrò per le mani, già soffro al pensiero di cosa mi aspetterà T_T

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    1. Vedi, sai già che soffrirai... non aggiungo nulla T-T
      Thanks <3

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  2. I'm so in love with your review! Thank you sooooooooo much ♥ ♥ ♥

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  3. Partecipo molto volentieri!Condivido sul mio profilo !Seguo il blog come Federica Leoni!Mail dariaciccio@gmail.com!Grazie...

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