16 luglio 2020

Recensione in Anteprima: "Il nostro oceano per sempre" di Kate Stewart

Il nostro oceano per sempre
di Kate Stewart
Triskell Edizioni
Collana Romance
Pagine 378
Euro 4,99 (ebook); 12,00 (cartaceo)
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ARC gentilmente offerta dalla casa editrice in cambio di un’onesta recensione

La prima volta che ho incontrato Ian Kemp davanti alle scintillanti acque blu di St. Thomas, avevo sei anni e insieme a lui ho passato l’estate più indimenticabile della mia vita.
Con lui ho assaggiato i dolci più buoni che abbia mai mangiato, mi ha insegnato a nuotare e ad accettare le mie debolezze.
Rivederlo, così abbattuto, l’ombra del ragazzo di un tempo, è stato un vero shock, tanto che all’inizio non l’avevo neppure riconosciuto. La rabbia e l’angoscia lo divorano e sono così forti da fargli rifiutare anche solo un sorriso da parte mia.
Abita nella casa accanto, gemella della mia, ma potremmo anche essere su due pianeti diversi.
Io confido in St. Thomas però, perché quest’isola è magica e lo so che può donare la pace a chi ci viene per cercarla. Per me è stato così, quando sono scappata qui un anno fa.
Ian ed io forse non siamo tanto diversi. Entrambi siamo vittime della vita. Entrambi abbiamo deciso che quest’oceano poteva aiutarci a ritrovare l’equilibrio e la pace.
Ma forse, per cessare di essere zattere alla deriva, dobbiamo solo imparare a tenderci la mano.
Immaginate di vivere in una casa affacciata sulla spiaggia, su di un’isola in mezzo all’oceano, dove la sabbia è bianca e fine e basta fare due passi per ritrovarsi con i piedi baciati dall’oceano. Assaporate l’odore salmastro e il vento e il calore del sole sulla pelle.
Un paradiso unico. Un posto dove rilassarsi e curare il corpo e l’anima.
St. Thomas, isola alle Isole Vergini americane, è lo scenario perfetto per i protagonisti de Il nostro oceano per sempre. Quando approda sull’isola Ian è stravolto, completamente e profondamente. Rabbia e impotenza e dolore urlano dentro lui come una tempesta, che l’ha lasciato naufrago sulle rive di una vita senza senso e direzione. Irascibile e votato alla distruzione, l’uomo è a un passo dal cadere nel bilico e a Koti basta un’unica occhiata per rivedere in quel viso stanco e segnato, in quello sguardo a tratti assente e acceso di furia un riflesso della persona che era lei stessa un anno prima.
Ian e Koti si conoscono da quando erano lei bambina e lui un ragazzino, ma la vita li aveva allontanati ognuno per la propria strada. Sarà però l’infelicità a ricondurli l’uno accanto all’altro, su quell’isola delle vacanze estive della loro infanzia e nel periodo più buio della loro maturità, proprio quando entrambi avevano più bisogno di un aiuto.
Dopo la separazione dalla donna che aveva sposato in gioventù mentre si preparava per diventare un Marine, Ian si ritrova faccia a faccia con un’atroce verità che rischia di allontanare dal suo mondo l’unica persona che ami davvero sulla faccia della terra. Sperando di capire cosa fare della propria vita, si rifugia sull’isola lontano da tutto e tutti, ma senza fare i conti con la presenza di Koti, la sua vicina di casa. Quella donna così bella e senza pensieri lo fa incazzare prima e ardere di desiderio poi; ma l’uomo è in piena fase egoistica per la prima volta nella sua esistenza, e non può promettere nulla a Koti. Nulla tranne il sesso.
Lei lo sa e nonostante tutto si lascia travolgere dall’onda di passione che la legherà in un nodo stretto a Ian.

Lo avevo visto implodere quando sapeva che ero lì a guardare. Pur se diverso dal mio, anche il suo, di crollo, era stato inevitabile. Eravamo entrambi fiammiferi su un’isola di fuoco e nessuno poteva aiutarci. Per noi, le nostre ceneri erano tutto ciò che ci rimaneva, tutto quello da cui potevamo ripartire. Ma volevo che sapesse che c’era qualcosa che andava detto in merito a quelle ceneri.

Io adoro Kate Stewart. Sarò di parte, ma è la verità. L’ho conosciuta con la serie sport romance Balls in Play (Verso la base e Strike in amore), ma è stata l’anno scorso con The Brave Line ad avermi conquistata definitivamente, e in questo nuovo contemporary romance ho trovato quella medesima perfezione, non cambierei una virgola. Non avete idea della quantità di frasi che ho evidenziato, non solo come ispirazione di stile in qualità di scrittrice, ma proprio come quote di vita. La love story è di quelle complete, ci sono momenti divertenti, ironici e altri pieni zeppi di angst; altri seri dove in gioco c’è di tutto e di più, quelli passionali ad alto tasso erotico. I romance di questo genere sono i miei preferiti, non si concentrano solo e unicamente su un aspetto per raccontare la storia d’amore principale, ma li toccano tutti e ciò per me è superbo.
L’autrice poi ha creato dei personaggi che sono tridimensionali, e lo ha fatto seminando aspetti unici qui e là. Credo sia difficile (e provate a scrivere un romance, lo capirete da voi) dare una sostanziale patina di realtà ai romanzi rosa. Se il canovaccio del genere (o almeno uno dei tanti) è si incontrano-si innamorano-si sposano e tutte le varianti che riuscite a immaginare, è altrettanto difficile rifinire ogni dettaglio con quel senso di realismo in cui ogni persona si può ritrovare. Ian infatti appare distrutto, è scorbutico come un istrice e con la pancia per il troppo bere nelle prime settimane; Koti una settimana al mese soffre di dolori atroci mestruali per via dell’endometriosi. Lui mette in chiaro che sta attraversando un periodo in cui vuole pensare solo a se stesso, con la sfacciataggine che chiunque può aver incontrato in prima o per interposta persona nella propria vita. Lei ha un’amica, Jasmine, che va a letto con tutti e si chiede se non sia un atteggiamento da sgualdrina il suo. Insomma, dettagli che conferiscono unicità, realismo, verosimiglianza con i caratteri rappresentati.
Senso di realismo, poi, che rende i sentimenti in campo più potenti e la loro presa più salda. È facile dire okay, molla tutto e vai a vivere con l’uomo o la donna che ami, ma solo se stiamo guardando un film romantico o leggendo un libro. Nella vita vera le relazioni sono complicate, a partire dalle semplici cotte tra adolescenti, e ciò l’autrice è riuscita a renderlo meravigliosamente e con una facilità da invidiare. La relazione tra Ian e Koti non è facile, i problemi di Koti sono scalini che solo lei può salire, e quelli di Ian lo stesso. Sono due personaggi forti e fragili ed egoisti ed empatici, con i loro momenti di sfiducia e quelli di felicità. Agrodolci, come la vita stessa.
Il nostro oceano per sempre è una storia che parla di rinascita personale e introspezione, di prendersi il tempo, il proprio tempo per capire chi si è e cosa fare della propria vita. Una storia di amicizia, una storia di amore tra uomo e donna, tra genitori e figli, una storia di amore per sé e per il dono della vita. Ho amato ogni pagina e spero proprio che lo amerete anche voi. Imperdibile!
Cinque stelle

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