Buon lunedì, lettori! Iniziamo la settimana con un bel Review Party, che ne dite? Oggi vi parlo del primo volume della trilogia romance distopica La Principessa dei Mondi di Monica Brizzi: La Terra è un'introduzione ai personaggi e a uno scenario futuro che vede scontrarsi gli umani e i mirikiani in una guerra all'ultimo sangue per la sopravvivenza di un'intera specie e del pianeta abitato. Vi lascio alla mia recensione spoiler free. Buona lettura!
(La Principessa dei Mondi #1)
di Monica Brizzi
Genesis Publishing
Pagine 240
Euro 3,99 (ebook); 10,60 (cartaceo)
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recensione
In un mondo devastato dalla guerra, in cui umani e alieni combattono per la supremazia, lui ha
una sola missione: riprendersi la Terra.
Lei un solo scopo: sopravvivere.
È il 2320 quando Niristilia parte per una missione. Direzione Terra.
Ma all’arrivo le cose non vanno come
dovrebbero e Niristilia viene fatta
prigioniera dagli umani.
Lei è la Principessa di Mirika, sorella dell’attuale Re, che ha bombardato e invaso la Terra, già decadente,
con un unico scopo: conquistarla.
Tuttavia, a Max, il capo dei ribelli, e ai suoi compagni sorgono molte domande: perché la Principessa racconta tutto
il contrario di ciò che si aspettavano?
Perché non sembra avere a cuore il fratello e il suo regno?
Ma anche un’altra guerra si fa spazio giorno dopo giorno nel cuore dei due giovani... Lotteranno per uscirne
vincitori o alla fine cederanno?
La Principessa dei Mondi – La Terra è il primo volume di una trilogia sulla guerra tra Mirika e la Terra. Un
distopico potente, emozionante, che
lascia col fiato sospeso fino all'ultima riga.
Recuperare questa trilogia romance distopica era nei miei programmi fin
dall’anno scorso e sono contenta di aver trovato il tempo per partecipare con
il blog al Review Party. Conosco l’autrice da tempo e ho sempre trovato i suoi
romance deliziosi, puri ed emozionanti. Perciò non vedevo l’ora di vederla alle
prese con una distopia con venature sci-fi, e soprattutto non stavo nella pelle
di conoscere Niristilia e Max che hanno (a ragione) una nutrita schiera di fan…
Niristilia è la Principessa di Mirika, il pianeta di alieni che ha
dichiarato guerra alla Terra con lo scopo di distruggere l’umanità e invadere
il pianeta. La principessa in missione viene catturata da un gruppo di umani
ribelli, che la vedono come la pedina strategica in un gioco pericoloso dove in ballo c’è la supremazia di un popolo e
la distruzione di un intero pianeta. Se si tratterà degli umani e della Terra, o al contrario, di Mirika e dei mirikiani, è ancora tutto
da vedere.
La prigionia tuttavia non è qualcosa di nuovo per Niristilia, che è tutto
fuorché la principessa vissuta tra agi e bambagie che gli umani immaginano. No,
lei ha alle spalle un vissuto tragico, fatto di soprusi e violenze fisiche ma
soprattutto mentali. È un’aliena in catene, una pedina altamente sacrificabile per
il re di Mirika, il fratello pazzo Nantius, così come lo è per gli umani.
Max vuole ucciderla fin dal primo istante. Vuole usarla per
vincere la battaglia contro gli alieni, anche se è difficile perché
interrogatorio dopo interrogatorio, il quadro che Niris dipinge mostra uno
scenario che è l’esatto contrario di ciò che il soldato credeva di conoscere. E
allora sorgono i dubbi, le paure, e le verità che ribalteranno l’intero piano
originale…
Ammetto che agli inizi Niris non mi ha fatto una bella impressione, non riuscivo a capirla, a fidarmi di lei, delle sue emozioni e dei suoi pensieri così in contrasto, così agli estremi. Non combatte ma desidera ribellarsi, non vuole essere toccata o parlare, ma auspica al conforto e al confronto. Io, come Max, non la comprendevo; poi però sono iniziati a spuntare lati del suo carattere sarcastico che ammorbidiscono di un poco quelle sue ferite interne, quel bisogno inalienabile di provare e sentire e vivere, mentre affronta gli eventi e cerca di dirigersi verso quello che è il suo destino.
"Certo, come no. Mi hanno informata di cosa volevano fare e io ho dato il mio consenso. Prego, distruggete la Terra. La Principessa ritiene che sia una buona idea" asserii con sarcasmo. "Pensi sia andata così?" chiesi.
"Dimmelo tu, com'è andata."
Ammetto che agli inizi Niris non mi ha fatto una bella impressione, non riuscivo a capirla, a fidarmi di lei, delle sue emozioni e dei suoi pensieri così in contrasto, così agli estremi. Non combatte ma desidera ribellarsi, non vuole essere toccata o parlare, ma auspica al conforto e al confronto. Io, come Max, non la comprendevo; poi però sono iniziati a spuntare lati del suo carattere sarcastico che ammorbidiscono di un poco quelle sue ferite interne, quel bisogno inalienabile di provare e sentire e vivere, mentre affronta gli eventi e cerca di dirigersi verso quello che è il suo destino.
Max inveceper adesso rimane un personaggio che deve svelare tutto il suo
potenziale, di lui si evincono le
tempeste degli occhi e dell’animo, e quella rabbia travolgente che gli
cambia temperamento e che solo nei confronti di chi ama davvero riesce a tenere
a bada. Il rapporto tra Niris e Max è di due nemici, di due esseri diversi, di
una aliena e un umano, di una prigioniera e di un carceriere; se nella prima
parte sembra ci siano solo differenze tra i due, con l’andare della storia
emergono le similitudini che un
contesto come quello di due mondi in battaglia per la sopravvivenze è un valore
aggiunto inestimabile per la conquista della libertà finale.
Avevo sentito dire che alcuni lettori si erano lamentati per la parte
romance, preponderante rispetto a quella distopica, tuttavia io ho trovato un buonissimo equilibrio tra le parti,
e il romance c’è ma è solo agli inizi, c’è la distopia ma non è il fulcro
attorno a cui ruota tutto; ciò che ho notato, infatti, è un’attenzione alla
caratterizzazione interna dei personaggi, soprattutto Niris che è anche la voce
narrante principale. Siamo nella sua testa, vediamo e percepiamo gli eventi
assieme a lei, ed è sua la battaglia interna oltre a quella palese tra due mondi in
collisione.
Il worlbuilding viene esplicitato
man mano che servono certi dettagli e informazioni, il paesaggio Terra è
desolante ma mai quanto immagino sia Mirika. Però ho trovato un pochino
sprecato le similitudine tra alieni e umani. Non so quale sia la scelta alla
base, magari nei prossimi volumi si capirà meglio o ci saranno esigenze diverse
per cui andava bene così, ma davvero avrei voluto che le due razze umane e aliene
avessero delle differenze fisiche nette e distinte, in modo da rendere ancora
più unificanti (e creare un ulteriore conflitto) i sentimenti che nascono tra
Max e Niris, e, ampliando la veduta e la prospettiva, con gli umani e i
mirikiani.
I colpi di scena non mancano, la tensione è al massimo fin dalle prime
parole, e mi aspetto di conoscere Nantius e capire le motivazioni alle basse
delle sue folli mire espansionistiche. Il finale è uno di quelli che ti fanno
desiderare il seguito a portata di mano, e fortuna che per me è andata così. Da
leggere!
Tre stelle e mezzo |
LA PRINCIPESSA DEI MONDI
#1
La Terra
#2 Mirika
#3 Collisione
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Non mi intriga moltissimo, però la cover è davvero bella :D
RispondiEliminaPiace molto anche a me :D
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