Ben ritrovati, lettori! Oggi partecipo al Review Tour organizzato dalla Hope Edizioni per celebrare l'uscita di Carestia, il terzo volume della serie romance post-apocalittica di Laura Thalassa, I Cavalieri dell'Apocalisse. Una serie che sto amando ancora una volta...
(I Cavalieri dell'Apocalisse #3)
di Laura Thalassa
Hope Edizioni
Genere Urban Fantasy/Paranormal Romance
Pagine 477
Euro 2,79 (ebook)
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ARC ricevuta dalla casa editrice in cambio di un'onesta recensione
Sono arrivati sulla Terra ‒ Pestilenza, Guerra, Carestia e Morte ‒ quattro Cavalieri in sella ai loro temibili destrieri, diretti ognuno verso un angolo del mondo. Quattro Cavalieri con il potere di distruggere l’umanità, giunti sin qui per sterminarci tutti.
Ana da Silva ha sempre creduto che sarebbe morta giovane, solo che non pensava che sarebbe successo per mano di Carestia, l’essere immortale che cinque anni prima lei aveva salvato. Ammesso che il Cavaliere si ricordi di lei, non sembra però che gliene importi, perché, quando si trovano faccia a faccia per la seconda volta, Carestia ordina che lei venga pugnalata a morte.
Ana, però, non muore.
La crudeltà è l’occupazione preferita di Carestia e quei bastardi senza Dio di umani la meritano tutta. Il Cavaliere non riesce a dimenticare ciò che gli è stato fatto, finché un fantasma tornato dal passato lo mette all’angolo, giurandogli vendetta per la sofferenza patita di recente. Carestia ne resta affascinato e decide di portare Ana con sé.
I due sono attratti l’uno dall’altra, ma restano pur sempre nemici e niente potrà mai cambiare quel fatto. Non una gentilezza, e neppure due. E, decisamente, non qualche notte di passione. È comunque consigliabile che i due riluttanti amanti smettano subito, o ci penserà il Cielo a intervenire.
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Ho sempre saputo che avrei rivisto Carestia. Chiamatela intuizione, ma avevo la certezza che lo stronzo sarebbe tornato.
Basta questo incipit per darvi un'idea del carattere dei due protagonisti principali, fidatevi! A parlare è Ana da Silva, giovane donna dalla lingua lunga, capace di dire le cose come sono, senza girarci attorno e senza mentire mai, almeno a se stessa. E il soggetto della sua descrizione perfettamente accurata è Carestia, il terzo Cavaliere dell'Apocalisse. La crudeltà violenta fatta essere immortale.
Carestia è impegnato a svolgere il suo compito, ovvero portare sulla terra e tra gli uomini la povertà più esasperante, la fame più atroce, per porre termine ad ogni sviluppo e crescita, intesa sia come quella della terra da cui nasce nutrimento, sia come quella umana. Dove passa lui, nulla cresce e nessuno vive.
Tuttavia, come abbiamo imparato anche nei libri precedenti, i Cavalieri sono immortali ma non invulnerabili, almeno per brevi periodi di tempo, ed è in condizioni pietose che Ana incontra per la prima volta Carestia. Mossa a pietà, la ragazza aiuta Carestia a guarire, mettendolo in salvo dalla sua stessa razza. Un gesto gentile, caritatevole, che viene ripagato con una carneficina. L'incontro segna il Cavaliere e segna il destino di entrambi.
Anni dopo, la vita di Ana è diversa da quella che era stata prima dell'incontro. Ana ha dovuto piegarsi a vendere il proprio corpo, eppure c'è una scintilla dentro di lei, un fuoco, che non si spegne. Ritrovare Carestia sulla propria strada è quello che serve per cambiarla ancora una volta. Se per il bene o per il peggio, è da scoprire...
Sì, farei di nuovo tutto per quest'uomo, perché cattivo o no, violento o no, Carestia potrebbe essere l'unica persona che si sia mai interessata e presa cura di me. Mentre io... potrei essere l'unica persona ad averlo visto per ciò che è e ad avergli teso la mano. E questo riconoscerci a vicenda ci ha, malgrado noi, legati in un rapporto di lealtà.
Se ben ricordate, io avevo già letto tutta la serie in lingua originale. All'epoca non avevo ben idea di cosa aspettarmi da questo terzo capitolo, e quando lo terminai mi trovai sorpresa e soprattutto conquistata! La rilettura conferma il mio primo giudizio. I primi capitoli, quelli dopo il secondo incontro tra i protagonisti, li ho trovati un pochino lenti; poi però quando Carestia e Ana cominciano il loro viaggio assieme, come compagni restii (questo è ovvio), la storia scorre che è un piacere. Da lì è un crescendo pazzesco. La caratterizzazione psicologica di entrambi è perfetta, cosa assolutamente non facile con una serie che segue di base le stesse regole di narrazione.
L'unica eccezione? Ana. Il suo flower, il suo fiorellino. Vederlo interagire in maniere diversa solo con Ana è bellissimo. Da nemici ad amanti assume un nuovo significato con questi due...
Ana è una eroina che non ti aspetti, a partire dal suo passato e dalla sua professione. Sfacciata, ho amato il suo humor e la capacità di trovare la leggerezza anche quando è certo al 99,9% che possa finire infilzata dalla falce di Carestia. In lei c'è però quella solitudine, quel desiderio di essere apprezzata, accudita, amata, impossibile da realizzare. Eppure da Carestia potrebbe farsi amare, e il modo in cui Ana accetta i propri sentimenti, le proprie debolezze, è imperfettamente umano.
Stile accattivante, Laura Thalassa ha creato una serie romance paranormale che migliora ad ogni volume, prende l'Apocalisse e la trasforma non solo in un espediente per raccontare una storia d'amore immortale, ma soprattutto per rappresentare con precisione i peccati e le disgrazie del genere umano, capace di grandi nefandezze e piccoli gesti di pietà. Plot twist capaci di farmi trattenere il fiato, su tutto però ho amato il finale, con il sopraggiungere di Morte, personaggio attesissimo già dal primo volume della serie, che connette finalmente i Cavalieri tra di loro. E crea un'aspettativa pazzesca per l'ultimo volume.
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| Cinque stelle |
I CAVALIERI DELL'APOCALISSE
#1 Pestilenza - leggi QUI la mia recensione
#3 Famine
#4 Death (inedito)
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