7 aprile 2015

Due lit-blogger e un libro #2: Dracula - Bram Stoker


Due lit-blogger e un libro è la rubrica a cadenza casuale nata in collaborazione con il blog La biblioteca di Eika, in cui due lettrici e blogger si confrontano su uno stesso libro letto e recensito.

Buongiorno cari lettori e ben ritrovati! Spero abbiate passato una piacevole domenica di Pasqua e un lunedì di Pasquetta all'insegna del relax e delle spensieratezza. Qui da me il tempo non è stato proprio primaverile, ma non è stato un problema fortunatamente :D Prima di tornare a parlare di libri volevo segnalarvi la mia prima ricetta (una torta pasquale ma che va bene in ogni periodo) per il BBSE, la trovate cliccando qui :D Bene, come secondo appuntamento con la rubrica Due lit-blogger e un libro io e Eika abbiamo scelto un romanzo classico che abbiamo letto entrambe da poco e che scommetto molti di voi che non ancora l'hanno fatto vorrebbero leggere.

Dracula 
di Bram Stoker
Oscar Mondadori
Anno 2005 
Pagine 490 
Isbn: 9788804543237

Scritto da Bram Stoker nel 1897, fin dal suo primo apparire Dracula ha fornito l'archetipo alle numerose storie di vampiri che si sono succedute nella letteratura e nel cinema. Ispirato alle figure storiche del principe romeno Vlad II detto Dracul ("il diavolo") e di suo figlio Vlad III, l'Impalatore, Dracula-Nosferatu (colui che non more, il morto vivente) è un personaggio più che mai inquietante. Nel tratteggiarlo Bram Stoker ha dato fondo a tutte le risorse della sua fantasia e a tutti gli espedienti di un calibratissimo mestiere. E queste pagine si sprigiona così una magia che giunge fino alle soglie dell'incubo. Dracula rappresenta infatti in modo del tutto originale l'eterna vicenda della lotta tra il Bene e il Male, sulo sfondo di una storia che scaturisce direttamente dall'inconscio e, come tale, parla in termini che si impongono immediatamente alla fantasia di ciascuno di noi, per entrare nei nostri sogni più spaventosi. Né bastano esorcismi razionalistici a toglierle l'irresistibile suggestionerà possente ossessività che la pervade.

La mia recensione

Per me che amo leggere storie di vampiri, non potevo certo lasciarmi sfuggire il classico per eccellenza che per la prima volta porta la figura del vampiro per eccellenza, il conte Dracula, sulla carta. E' stata una lettura affascinante, in alcuni punti mi ha lasciato con il fiato sospeso, anche se non nascondo che in altre parti mi sono annoiata perchè la storia sembrava non procedere più di tanto. Pur conoscendo indirettamente tutta la vicenda per via dei riferimenti presenti nei film e negli altri romanzi, non conoscevo bene tutti i dettagli e la prima cosa che mi colpito è stato vedere che Dracula, che dovrebbe essere il protagonista principale, non compare sempre, lo vediamo in scena all'inizio e alla fine, con qualche fugace apparizione dietro le quinte durante. 
Esistono creature particolari, chiamate vampiri. Qualcuno di noi ha prove della loro esistenza. Nonostante noi non abbiamo assoluta certezza riguardo alla nostra triste esperienza, gli insegnamenti e le testimonianze del passato sono prova sufficiente per persone con occhi ben aperti.
E poi di Dracula non sappiamo mai i pensieri personali come accade per gli altri personaggi, dato che tutta la narrazione avviene per mezzo di resoconti tratti dai diari personali, dalle lettere o da alcuni articoli di giornale. Tutto ciò che vediamo che riguarda il Conte abbiamo modo di vederlo e conoscerlo solo attraverso gli occhi di Jonathan Harker e di sua moglie Mina, o del dottor Van Helsing e di John Seward. Questo mi ha fatto pensare, perchè ovviamente quello che leggiamo è filtrato da chi osserva e poi scrive, perciò alla fin fine non c'è nulla di veramente oggettivo. E perciò, se in conclusione tutta la vicenda vissuta non sia solo frutto di una pazzia collettiva? Come reagiscono gli uomini a contatto con il sopranaturale, con qualcosa che non si riesce a spiegare scientificamente o con la semplice ragione? 
In una di quelle grandi casse - cinquanta in tutto - su un mucchio di terra scavata da poco, giaceva il Conte! Era morto, o addormentato, non lo capivo - perché gli occhi erano aperti e immobili, ma senza l'aspetto vitreo della morte - le guance avevano il calore della vita pur nel loro pallore, e le labbra erano rosse come sempre.
Lo stile dell'autore è complesso, un pò artruso in certi concetti e ragionamenti, ma comunque di facile comprensione per il lettore moderno. Mi è piaciuto moltissimo vedere come lo stile cambiasse via via che leggiamo una pagina del diario di Mina o di John Seward, ogni personaggio ha un suo linguaggio e una suo modo di scrivere ed esprimersi e questo è un modo per vedere la bravura dell'autore nel sapersi calare perfettamente in personaggi differenti per età, sesso e convinzioni personali. Il mio preferito è di gran lunga Van Helsing, mentre ho trovato troppo antipatico Seward.
Dracula è sicuramente un classico della letteratura da leggere, scoprire e riscoprire, ed entra di fatto tra i miei classici preferiti di sempre.


La recensione di Eika 

Questo è il mio secondo classico, ovviamente non potevo non leggere il capostipite di tutto...faccio una piccola premessa credevo mi avrebbe narrato la storia originale del conte Dracula noto anche come Vlad l'Impalatore mentre Stoker ci narra del vampiro più malvagio attraverso gli occhi di altre persone, per la precisione attraverso i loro diari.
Partiamo dall'inizio, il primo diario che leggeremo è quello di Jonathan Harker che è stato mandato in Transilvania per concludere un affare immobiliare presso uno strano castello, in cui incontrerà l'affascinante mostro mostratosi, all'apparenza, molto cordiale e di un intelligenza notevole ma che presenta anche dei comportamenti piuttosto strani come non vederlo mai mangiare, l'assenza di specchi in casa e l'aver chiuso l'ala del castello che sta più a contatto con la luce del giorno ma accadrà un avvenimento in particolare che gli farà capire che c'è qualcosa di anormale in lui.
In seguito lo scenario cambia e conosceremo altri personaggi che sono Lucy Westerna vittima del conte, Mina Murray moglie di Jonathan, il dottor Seward che gestisce un manicomio e il dottor Van Helsing studioso della mente umana nonchè cacciatore di vampiri quando serve, le loro strade si intrecceranno e porteranno alla scoperta della verità, una rivelazione che va contro ogni loro logica ma che impareranno ad accettare e ha combattere per la salvezza di altre persone.
Non nascondo che ci ho impiegato quasi due mesi a finirlo perchè alcune parti mi sono risultate pesante e monotone, alcuni avvenimenti probabilmente si sarebbero potuti terminare molto prima invece abbiamo un inizio interessante e oscuro, la parte centrare a mio avviso troppo lunga e lenta e una parte finale in cui si scatenerà l'azione. I personaggi mi hanno convinto e, attraverso i loro scritti, si capirà molto del loro carattere e temperamento...non posso non ammettere di aver provato curiosità per il personaggio di Van Helsing e di averlo seguito con molto interesse ma allo stesso tempo il libro non mi ha del tutto convinta.
Misterioso, oscuro e sicuramente un vampiro malefico ma visto attraverso gli altri occhi, mi è piaciuto ma molte volte ho avuto difficoltà a entrare nella storia e capire dove volesse arrivare.

Confrontiamoci

Cosa ci è piaciuto?
Ci sono piaciute molto l'ambientazione gotica e la caratterizzazione dei personaggi.
Cosa invece non ci è piaciuto?
A Eika non è piaciuto il fatto che si parlasse del protagonista solo attraverso gli occhi degli altri personaggi. In particolare abbiamo trovato poi che fosse troppo prolisso in alcune parti, come ad esempio quando si parla della "malattia" di Lucy.
Personaggio preferito:
 Van Helsing! Ho adorato il suo modo di parlare.
Personaggio ma-anche-no:
Per me il dottor Seward, l'ho trovato troppo freddo, mentre Stefy Renfield, credeva avrebbe dato un contributo maggiore alla storia.
Stile di scrittura: 
Entrambe abbiamo troviamo lo stile complesso, a tratti pesante, ma tutto sommato di facile comprensione.
Cover:
Abbiamo letto edizioni differenti.
La cover Oscar Mondadori io l'ho trovata adatta, misteriosa e gotica come il personaggio di Dracula.
Eika invece ha letto l'edizione Feltrinelli e pensa che la cover non centri proprio nulla con il libro.
Valutazione media:
Tre fiocchetti e mezzo
Lo consigliamo?
Si, lo consigliamo perchè è un classico delle letteratura, una lettura che fa cultura e io personalmente lo consiglio a chi ama le storie gotiche e i vampiri.

Avete letto questo classico? Vi è piaciuto? Fateci sapere! 
Alla prossima :3

31 commenti:

  1. E' piaciuto anche a me Dracula, davvero molto particolare come romanzo...e concordo con te Rosa anche io ho adorato Van Helsing!!! ^^

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    1. Van Helsing è piaciuto come personaggio, molto particolare che non si scorda facilmente ^^

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  2. Dracula non l'ho mai letto però mi ispira molto! Poi Lizzie ha il libro e, da quello che ho capito, non lo leggerà molto presto quindi magari ne approfitto io! *__*

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    1. Approfittane Arya! ^^ Anche se secondo me devi trovare il momento adatto per cominciarlo... comunque fammi sapere!

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  3. Ciao ragazze!! Allora io ho letto Dracula un paio di volte ma anni fa, e sopratutto dopo aver visto il film che mi è piaciuto un sacco e di conseguenza anche il libro (mmm diciamo da 4 fiocchi).
    Concordo con voi su alcuni punti troppo noiosi però mi ha intrigato leggere i fatti attraverso il diario di Jonathan e Mina... ^-^ Il film ha influenzato molto...

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    1. Ah Rose ho letto gli ingredienti della torta, visibilmente bellissima, ma non mi piace la ricotta >_<

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    2. Ciao Violetta! Io invece avevo visto il film di Coppola prima di leggerlo, e poi l'ho rivisto dopo aver letto Dracula, e sicuramente conoscere la storia originale mi ha fatto apprezzare di più il romanzo! Anche per me sono quattro stelle, ma per la rubrica facciamo la media...
      Oh, grazie lo stesso V, pensa che neanche io mangio la ricotta, non mi piace proprio, la mangio solo in questo dolce e nella pasta ripiena ( sempre della nonna) XD

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  4. io lo sto ancora leggendo lol.
    La storia raccontata dalle lettere di Jonathan le ho trovate piuttosto interessanti, ma quando il punto di vista si sposta a Lucy, stavo iniziando ad annoiarmi e non l'ho continuato più XD spero di farlo al più presto!
    Io ho l'edizione della Newton (Mini Mammut). Troppo carina **

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    1. Ancora?? Anche Eika è andata a rilento... la parte quandoi Lucy si ammala è davvero noiosa, si poteva benissimo accorciare, meno male che c'è Van Helsing che tira tutto su ^^
      I Mini Mammut sono carinissimi, ma io colleziono i classici in edizione Oscar Mondadori :D

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  5. Come sai già io adoro Van Helsing!XD La mia era un'edizione piuttosto rovinata, così è stata modificata per diventare il libro sui Vampyr che sfoglia proprio Van Helsing nel film! Adesso è bellissima*_*

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    1. Ahahahah, fantastica 'sta cosa XD Van Helsing the best!

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  6. L'ho letto anni fa e devo ammettere di aver fatto parecchia fatica a finirlo, proprio perché a tratti è pesante e prolisso. Tuttavia penso che questo sia il rischio di leggere dei classici, sono avvincenti e interessanti, ma lo stile a volte risulta un po' troppo antico.
    Comunque è sicuramente un libro che vale la pena di leggere, per sapere come sono nati i vampiri :D

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    1. Sono d'accordo, i classici hanno uno stile non sempre adatto al lettore moderno, ma credo che si debba comunque provare a leggerli, perchè se sono considerati dei classici ci sarà un motivo! :D

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  7. Se ti piace il genere non puoi non leggere "Carmilla" di Le Fanu! Spettacolare! :)

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  8. Non l'ho ancora letto.. da una parte mi ispira ma non sono così convinta!Mi sa che aspetterò ancora un pochino ^^
    L'ambientazione gotica dev'essere affascinante :)

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    1. Secondo me potresti dargli una opportunità... se poi non ti prende, fa nulla, almeno ci hai provato ^-^
      Molto affascinante!

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  9. Ciao, è la prima volta che passo per il tuo blog e non posso non commentare, dato che proprio adesso sto leggendo un'antologia sui vampiri. Lessi Dracula tantissimo tempo fa, almeno sette anni sono passati. Effettivamente è un romanzo affascinante e se t'interessa il tema, ti consiglio di leggere il vero primo racconto scritto sui vampiri. Non fu Stoker a introdurre per primo il vampiro nella letteratura, ma Polidori con "Il vampiro". Il suo stile è abbastanza pesante ma se sei curiosa credo sia un'ottima lettura.

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    1. Ciao Amelia, grazie per aver commentato e del consiglio di lettura, in realtà già conoscevo Polidori e il suo vampiro, ma in realtà ho un pò paura che questo si che sia troppo pesante e prolisso... magari gli darò un occhiata se lo trovo in biblioteca per vedere se fa per me ^^

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    2. Effettivamente non è dei più semplici ma credo che il suo vampiro sia molto affascinante, tanto quando Dracula. Buona fortuna, nel caso ;)

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  10. Ai tempi del liceo ho letto tutti i classici della letteratura vampirica: Dracula, Carmilla, Clarimonde etc etc, e quello stile pomposetto e artificioso per le nostre abitudini di lettori moderni, non faceva che accrescere il fascino misterioso delle opere!! E il romanzo di Stoker l'avevo proprio adorato! *_*

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    1. Io invece mi sono avvicinata ai vampiri con Twilight eheh :D Devo recuperare un bel pò di classici vampirici!
      Invece i classici li ho sempre letti, ultimamente li ho abbandonati, ma ogni tanto è bello leggere qualcosa con uno stile che riesce a portarti in un altra epoca...

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  11. Ma che carina questa rubrica! *__* Mi piace molto :)
    Dracula l'ho letto parecchio tempo fa e, sinceramente, molte cose non me le ricordo più un granché bene, ma mi aspettavo molto di più (anche se la colpa è mia, ovviamente, perché Dracula era uno dei miei personaggi preferiti quindi altro che aspettative alle stelle! :P)

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    1. Ti dirò, anche io avevo aspettative alte, cioè adoro i vampiri, e Dracula non mi ha deluso affatto! Forse avrei preferito che fosse più presente in scena, ma nel complesso il romanzo mi è piaciuto moltissimo! ^^

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  12. Adoro questa rubrica, non vedo l'ora di leggere altri post di questo tipo!
    Per Dracula.. non so, continua a non ispirarmi, ma sono io il problema purtroppo..:/

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    1. Grazie, sono contenta che la rubrica ti piaccia ^^
      Uhm, se senti che non ti ispira non puoi farci niente...

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