9 gennaio 2016

Parliamo di... (pessime) Traduzioni (che fanno uscire fuori dai gangheri chi legge)

Buon sabato lettori :) Come vi avevo anticipato, oggi parliamo di traduzioni. Attenzione! Questo sarà un post diverso dal solito: se mi leggete da un po' avrete notato che non proprio sono una che spara a zero, anche quando si tratta di recensioni o commenti in negativo. Sono fatta così, cerco sempre di puntare su ciò che di buono c'è nel lavoro degli altri invece che denigrarlo, ma a volte questo non è possibile e quando mi salta la mosca al naso mi devo pur sfogare ed è proprio questo il caso.

La scintilla, e soprattutto l'incazzatura, mi parte da una delle mie ultime letture, Le Ombre di J.R. Ward, la cui traduzione pessima mi ha veramente infastidito e fatto storcere il naso più di una volta. Possibile che una grande casa editrice come la Rizzoli (poco ci importa se compra la traduzione già bell'e fatta dalla Mondolibri), debba propinare a noi lettori un opera del genere? 
Mi spiego. La traduttrice dei dodici libri precedenti della serie la Confraternita era Paola Pianalto. Niente da dire sul suo lavoro che, a parte qualche piccola castroneria - un piercing nelle parti basse che si trasforma improvvisamente e senza alcun senso in un uomo ben allenato e in forma - era impeccabile e il più possibile vicino all'originale possibile; cosa per niente facile, visto che lo stile della Ward è pieno di slang americano e modi di dire tipici che difficilmente si comprendono se non mastica bene inglese. Io stessa mi trovo in difficoltà a leggere in lingua i suoi romanzi, ragion per cui ho aspettato con trepidazione per più di un anno la traduzione di The Shadows. Ma alla fine mi è sembrato che se lo avessi letto in inglese me lo sarei goduta molto di più. La novità-barra-colpa è da attribuirsi al cambio di traduttrice. Dalla Pianalto il lavoro è passato a Marta Mazzacano (e all'agenzia letterari a Grandi&Associati). Ho fatto qualche ricerca e non ho trovato traccia di altre sue traduzioni a parte questa e quella di The Dead Key di D.M. Pulley. Cosa che mi fa pensare che sia una traduttrice alle prime esperienze. 
Pessima scelta. 
Io stessa non consiglierei i libri della Ward a chi vuole cominciare a leggere in lingua, figurarsi se lo affiderei a una traduttrice alle prime armi.
Pensate forse che la responsabile si sia andata a rileggere, non dico dodici libri, ma almeno le sinossi generali dei libri precedenti, prima di mettersi a tradurre? No. Io non credo proprio. Perché altrimenti avrebbe saputo l'abc alla base del mondo dei vampiri. Avrebbe saputo che i vampiri non bevono il sangue dai loro compagni, ma dai vampiri di sesso opposto, maschi e femmine. Avrebbe saputo che c'è una distinzione importante tra femmine vampire e donne umane. Avrebbe saputo che Z non si traduce con Zed. Che il Re sta con la Regina. Che il Carnefice è un uomo, non una donna. Che ci sono le Elette segregate, non sequestrate. Che l'arma preferita di Xcor è una letale falce, non un misero falcetto. 

Forse sono io che chiedo troppo. Ma mi sento in diritto di chiedere troppo. Sono una lettrice e una fan della serie e se devo spendere 18,50 euro - soldi che sono ben contenta di spendere per un libro che voglio leggere, eh - almeno mi aspetto un prodotto finale all'altezza di quelli precedenti, valevoli del mio denaro.
Ci lamentiamo delle cover brutte che poco rispecchiano il contenuto, e possiamo parlarne e confrontarci fino allo sfinimento, ma alla fine non importa; ciò che importa è che la serie continui a essere pubblicata in Italia. E se pensate che uno, di serie interrotte ne sputa una ogni giorno e due, una serie lunga come questa, ben tredici titoli che continua a essere portata da noi è comunque un traguardo da non dare per scontato.
Però qui è la casa editrice che non deve dare per scontato noi lettori.
Forse pensano che visto che in Italia si legge poco, quei pochi che leggono si possano prendere per in fondelli senza problemi. Beh, io non ci sto.
La casa editrice si merita tutta la mia stima per il suo lavoro, ma attenzione: se continuano esportare questa autrice vuol dire che i suoi libri vendono, e se vende vuol dire che c'è gente, come me, che acquista il libro, ne parla, lo consiglia e lo fa acquistare ad altri lettori. E allora è normale ritrovarsi un prodotto del genere? Mi sento presa in giro. Pensavano che non ce ne saremmo accorte di tutte le castronerie che ci siamo ritrovate davanti?
Non è solo colpa della traduttrice, eh. Una bella rilettura non avrebbe fatto male a nessuno, ma evidentemente non si lavora così in casa Rizzoli.

Improvvisamente sparisce la dedica a inizio libro. Ora voi direte, embè chi mai legge le dediche? Io sì, visto che l'autrice fa qualcosa di originale, dedicando ogni suo libro ai personaggi stessi di cui parla. Per Trez e iAm niente dedica. E già qui mi sono venuti i cinque minuti. 
DEDICATED WITH LOVE TO: THE BOTH OF YOU, BECAUSE THERE IS NO WAY OF SEPARATING ONE FROM THE OTHER

Entra in scena Lassiter, personaggio che fa sempre, dico sempre, scompisciare dalle risate. E nulla. Leggevo e pensavo: ma che cavolo sta dicendo? Sembra una macchinetta che si capisce da solo. E poi mi ricordavo di aver letto un estratto sexy e irriverente, nello specifico questo:
Lassiter gave things a pause … and then started pulling a Channing Tatum against the table, going all Magic Mike over the goal while he moaned like he was orgasming.

Lassiter si fermò un attimo... poi cominciò a ballare contro il tavolo e si spogliò completamente, gemendo come se stesse avendo un orgasmo.

Il confronto con Magic Mike sparisce. Perché? Non è la prima volta che la Ward cita film, canzoni, cantanti e via dicendo... Leggendo i due pezzi non vi sembrano due cose diverse? E questo è solo un piccolo esempio, potrà sembrare una sciocchezza, ma a me ha fatto incazzare e non poco!

In una scena tra Mary e Rhage dove ci sono solo loro due in cucina, appare improvvisamente Layla, da dove non si sa. E anche Rhage il più delle volte non si capisce cosa stia dicendo e pensando. In un'altra scena tra Blaylock e Layla, per un assurdo giro di parole il padre del suo bambino diventa qualcosa che fa del padre di Blaylock un... boh: 
Layla frowned and walked back toward the fighter. The father of her young was one of the most important people in her life, as was Blay. The mated pair were her family.

Layla si accigliò e tornò verso il guerriero. Il padre di quel giovane era una delle persone più importanti della sua vita, come lo era lo stesso Blay. I due erano la sua famiglia.

Xcor ha messo in cantina il giubbotto di pelle per indossare un moderno mantello che fa vampiro figo che più non si può.

E non c'erano differenze nei capelli rasati, o nel mantello lungo e nero, come neanche nei vestiti di pelle o negli stivali da combattimento o in tutte le armi che lei sapeva che aveva addosso, ma che lui le aveva sempre nascosto con attenzione.

And there wasn’t a change in his skull-trimmed hair, or his long black leather duster, or even his leathers or his combat boots or all the weapons she knew he had on him, but which he always carefully hid from her.

Gli occhiali avvolgenti che nascondono gli occhi ciechi di Wrath in italiano diventano prima dei capelli e poi un mantello. La povera Beth mi diventa un uomo mentre Fritz mi si trasforma in un gatto U.U"

Wrath si sedette in punta alla poltrona, il mantello si spostò in direzione dello spacciatore.

Wrath sat forward in his arm chair, his wraparounds trained in the drug dealer’s direction.
-
Wrath per esempio, lo aveva dimostrato nel modo in cui aveva gestito l’attacco finale contro il suo trono. Quel re e il suo compagno avevano respinto anche l’attacco più infallibile e l’avevano fatto non solo senza sacrificare neanche una vita, ma con una efficacia così totale da annullare anche il grande potere della glymera.

For example, Wrath had proven the point with the way he had handled the final assault against his throne. That king and his mate had shut down even the most foolproof attack against his rule—and they had done so not only without one life being lost, but with a castration so complete, the very powers of the glymera had been stripped away.
-
Con i capelli neri con l’attaccatura a V che cadevano fino ai fianchi e avvolgevano, nascondendoli, i suoi occhi ciechi, occhi che solo all’amata Regina era concesso vedere, era allo stesso tempo dotato di una bellezza aristocratica e brutalmente autoritario.

With his black hair falling from a widow’s peak down to his hips, and black wraparounds hiding his blind eyes from everyone but his beloved Queen, he was both aristocratically handsome and brutally overbearing. 
-
Un attimo dopo, la porta interna si aprì e un vecchio micio allegro lo accolse... accompagnato dai profumi invitanti dell’ottimo Ultimo Pasto.

A moment later, the inner door opened and a cheery old puss greeted him—along with the rich scents of a well-cooked Last Meal.

E poi via con mani che stringono pugnali anche quando vengono tese in un saluto o allungate per accarezzare il povero George, che per poco non gli mozzano la testa. In un dialogo tra Qhuinn e Luchas, loro Padre viene semplicemente ridotto a un termine di paragone generico.

With his dagger hand, Wrath stroked the boxy blond head of the golden retriever who helped him get around. 

Con la mano con il pugnale, Wrath accarezzò la testa bionda e squadrata del golden retriever che lo aiutava ad andare in giro.
-
Luchas closed his eyes. “I had a…” He cleared his throat. “Before all of this, I’d had a vision of what I would be doing, what my future was going to be. I was…”
“You were going to be like Father.”

Luchas chiuse gli occhi. «Ho avuto una...» si schiarì la gola. «Prima che succedesse tutto questo, avevo avuto una visione di quello che avrei fatto, di quale sarebbe stato il mio futuro, ero...»
«Saresti diventato come un padre

Dialoghi stridenti e poco fluidi. Refusi che sarebbe bastato una rilettura attenta per eliminarli (ad esempio "indorare la piccola"). Frasi disconnesse e tempi verbali messi alla cavolo. Delle serie che devi rileggere tre volte per capire cosa sta scritto e neanche allora si è sicuri di aver compreso.
Orrori. Orrori everywhere. E meno male che mi hanno almeno risparmiato la trasformazione di Z (Zsadist) in Zed come era apparso nella versione Mondolibri. Lì avrei buttato il libro dalla finestra e mi sarei ritirata in isolamento per il resto della mia vita.

So benissimo che il lavoro di traduzione è più delicato e importante di quanto si creda, non è un compito facile e merita tutto il rispetto di questo mondo. Ma anche io, in quanto lettrice, merito rispetto. Quindi spero e prego che per l'uscita delle versione economica della BUR e soprattutto per l'arrivo del quattordicesimo volume The Beast, che le case editrici si mettano una mano sul cuore e cambino traduttrice o quanto meno ne assumano una che sappia come fare il suo lavoro e ci offra una traduzione che rispecchi fedelmente l'opera originale.

Questo è il mio sfogo. Avrei potuto inserire molti altri esempi, ma mentre leggevo a un certo punto ho deciso di ignorare la maggior parte degli errori (smaddonando in privato) e concentrarmi sulla storia, altrimenti non me la sarei goduta come volevo e come si meritava la mia autrice preferita.


Anche a voi è capitato di imbattervi in traduzioni pessime? Peggio ancora, che toccassero autori e libri a cui tenevate in modo particolare? Fatemi sapere nei commenti!

52 commenti:

  1. Hai ragionissima, le traduzioni sono molto importanti. Non ho mai letto questa serie ma negli estratti a confronto ho capito bene cosa intendevi dire e penso che tu abbia ragione. Un libro che ho letto con una pessima tradizione è stato Oltre le regole della Crownover. Già non mi è piaciuto per niente in sé, poi la traduzione non ha fatto che far aumentare il mio disappunto.

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    1. Quello della Crownover l'ho letto anche io, e pure lì sicuramente ci voleva un lavoro aggiuntivo di traduzione e soprattutto di editing importante :( Troppi refusi.

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  2. Ciao Rosa! Non conoscevo questa serie, ma capisco il tuo disappunto. Io stessa che mi sto preparando per studiare Editoria e sono consapevole dei tempi delle CE, ritengo che sia inaccettabile mandare a stampa dei libri con degli errori del genere. Come dici tu, in quanto lettori non vogliamo essere presi in giro, per di più se i refusi sono "distrazioni" e quindi facilmente correggibili con una rilettura. Spero davvero che, con l'uscita del prossimo libro, le cose miglioreranno! :)

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    1. Ciao Adele ^^
      Lo spero davvero anche io, perchè alla fine qualche errore può scappare,siamo umani e ci mancherebbe, però uno, due... li posso accettare, ma non sviste grandi come una casa. Così no. U-U

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  3. Oddio, leggere che l'opera è stata bistrattata in questo modo è davvero una cosa triste, aspetterò per leggerla, avevo intenzione di acquistarlo a breve, ma se davvero è così pessima la traduzione aspetterò qualche altra edizione, magari controllata meglio. Il lavoro dei traduttori è un lavoro difficile, indubbiamente, e un traduttore che sconosce totalmente l'opera potrebbe davvero incappare in errori di questo genere non conoscendo effettivamente la storia, ma sarebbe stato opportuno o farle leggere la storia, o fare leggere il testo tradotto a qualcuno che avrebbe potuto correggere tutte queste inesattezze. Che poi, il re con gli occhi coperti dai capelli, che gli arrivano alla schiena, a me fa pensare tanto al personaggio della famiglia Adams che aveva tutti i capelli a coprire la faccia e parlava a versi. Xcor con un mantello mi fa pensare a Aldo di Aldo Giovanni e Giacomo quando sogna di essere Dracula "Miiii che pauraaa"... Cioè, davvero NO!

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    1. Io solitamente acquisto la versione Bur, perchè tutti gli altri volumi li ho così e spero vivamente che rivedano la traduzione prima dell'uscita economica.
      Oddio, sì X"D Ridiamo per non piangere, però effettivamente alla fine il risultato è quello, It della famiglia Addams e Dracula siciliano U_U" Che tristezza.

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  4. Oddio, di fronte a certe castronerie io non lo so se sarei riuscita a finire il libro...in pratica è come se avesse scritto un'altra storia invece di tradurre quella della Ward. Già mi fa innervosire quando mi capita di leggere un libro in italiano che ho già letto in lingua originale e noto piccole differenze...ma errori simili non si possono concepire, soprattutto da una casa editrice come la Rizzoli, anche un minimo di controllo sulla traduzione prima di mettere in stampa il libro, cavolo. Alcune cose che hai citato sono veramente ridicole: povero Fritz, da gatto non gli sarà facile svolgere tutte le sue mansioni! o.O L'eliminazione della dedica poi mi devono spiegare come la giustificano. Speriamo che si ravvedano!!

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    1. Guarda, la lettura l'ho conclusa imponendomi di soffermarmi solo sulla storia - bellissima e drammatica - e non sulle castonerie scritte, altrimenti avrei lasciato il libro e non mi andava di farlo visto che volevo leggerlo da così tanto tempo :( E quello che dico io, un controllo non si poteva fare?? La dedica è la prima cosa che vado a guardare quando prendo in mano un libro della Ward e immagina quando ci sono rimasta male a non trovarla!!! ç________ç Ma come si fa?

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  5. Rosellì, non sono solo sconvolta da quello che hai scritto ma sono anche terrorizzata. Terrorizzata perché ho paura di come tradurranno il libro di Rhage e tu sai quanto tengo a quel libro, così tanto che ho paura che lo rovinino tutto. E' un oltraggio e un offesa non solo a noi lettori ma alla Ward stessa. Far tradurre ad una ragazza poco esperta una lingua come lo slang americano mi sembra assurdo e senza alcuna logica. Ormai le case editrici stanno adottando il metodo di assumere personale poco qualificato per non cacciare un euro. I libri della Ward sono complessi e se tradotti male si rischia di perdere la bussola, e come dici tu noi ci spendiamo tanto e come minimo vogliamo la PERFEZIONE. Io me ne sto accorgendo con diverse case editrici quindi evidentemente è un problema di tutti. Non so se è stata posta all'attenzione questa cosa alla Rizzoli ma se non è stato fatto bisogna farlo perché io non accetterò una pessima/orribile traduzione nel prossimo libro. Smuoverò fuoco e fiamme per far sì che non accada. Davvero... questo è lo SCHIFO dell'editoria italiana. Qualche settimana fa ho letto un'intervista di Fanucci e sono rimasta allibita. Ma poi ci lamentiamo che gli italiani sono un popolo di ACCATTONI?

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    1. Anche io ho il terrore per il libro di Rhage ç_ç Se continuano così, me lo leggo in inglese e mi risparmio l'infarto che sicuramente mi verrà se lo tradurranno alla cavolo U.U
      Eh sì, crisi a destra e sinistra, però cavoli i 20 euro del prezzo del libro li prendi! Perchè allora mi devo ritrovare un opera così bistratta? A questo punto amen, aggiungo il resto, lo prendo in inglese e dovessi metterci tutta la vita, me lo leggo e me lo godo come dio comanda U-U che poi in giro trovi delle traduzione amatoriali fatta anche meglio!
      Questa intervista a Fanucci devo leggerla, ti ricordi il link o dove l'hai letta?

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  6. Io sapevo delle traduzioni di Altieri delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco piene di strafalcioni, ma anche queste non scherzano. Purtroppo è difficile riconoscere una traduzione fatta per il verso se non si conosce l'originale: certo si riconosce una buona/ cattiva grammatica/sintassi, ma se uno legge tutta la saga, piena di interpretazioni sbagliate in italiano è chiaro che non si accorge degli errori (cosa che sarebbe successa se questa traduttrice di cui parli avesse tradotto tutti i volumi della serie)

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    1. Ah, si, le famose Altieriate, le conosco U-U Di certo si, se avesse tradotto dal primo libro non ci saremmo accorte di tutte le cavolate che ha scritto... per fortuna così non è stato e ci sono tantissime cose che non ha tradotto facendo di testa sua. Ma io mi chiedo, se la frase in inglese è quella, tu perchè la cambi e la stavolgi?? >-<

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  7. Non leggo la serie ma da ciò che scrivi posso comprendere quanto tu ti senta arrabbiata, perché è impossibile che A) Uno si mette a tradurre il tredicesimo volume di una serie senza pensar minimamente che gli altri siano il continuo di esso, è impensabile far finta che nulla B) Che se uno non capisce una frase o che, magari non ha l'esperienza adatta per fare un lavoro del genere, dovrebbe essere seguita da qualcuno di più esperto e poi essere pubblicata da una casa editrice come la Rizzoli.

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    1. Esattamente! L'arrabbiatura ci sta tutta... ora speriamo in qualche cambiamento considerevole! U.U

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  8. Ti capisco, spesso anch'io mi trovo di fronte a delle traduzioni che fanno spavento e mi viene voglia di tirare il libro contro il muro. Non so neanche quanta colpa sia da attribuire ai traduttori, perchè onestamente se li pagano un tozzo di pane e via... un po' li capisco: nessuno si impegna al massimo per uno stipendio da fame.
    Sono proprio le case editrici a non piacermi: ci sono delle traduzioni in giro che sembrano fatte con google translate, a volte frasi che non hanno senso in italiano perchè lasciate con la costruzione grammaticale inglese; non gli importa niente della qualità ma solo di spillare soldi ai lettori con il minimo dell'impegno.
    Però io sono più radicale: trovo che "l'importante è che continuino a pubblicarla" sia il ricatto che le CE sfuttano. A che serve spendere di più per la qualità, se tanto i lettori comprano lo stesso?
    (e poi piangono miseria perchè il mercato dell'editoria è in crisi)
    Visto che sono in grado di leggere in inglese, se una CE lavora coi piedi ormai la abbandono senza guardarmi indietro.
    Loro non sono un ente benefico, ma per la miseria non lo sono neanche io.

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    1. E' così, la colpa è dell'incompetenza della traduttrice insieme alla pochezza della casa editrice che non dà il giusto valore ai suoi libri e di conseguenza ai suoi lettori.
      Il mio "l'importante è che continuino a pubblicarla" era riferito alle problema delle cover, che solitamente non ci piacciono. Un pò come quelle tutte uguali della NC... però non mi lamenterei mai solo per la cover, perchè alla fin fine guardo il risultato e cioè il fatto che portano da noi i libri di una autrice che amo (e di autrici nuove e serie diverse se parliamo della NC). Però se a questo punto la qualità del contenuto è scadente allora lì mi vengono i cinque minuti. Sinceramente approvo il tuo pensiero, e preferirei leggere in inglese visto che posso, ma mi manda in bestia comunque perchè uno: non sempre ne ho voglia, e due: e tutti quelli che non sanno leggere in lingua, che fanno???

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    2. Lo so, ma per me quello delle CE è un vero e proprio ricatto: se non comprate la serie non continua, e se tanto comprate perchè impegnarsi.
      E anche così è semplificare un sacco, perchè la crisi economica ha colpito anche l'editoria (che dimostra non solo l'incapacità di catturare i lettori deboli, ma anche la continua perdita di lettori forti) quindi investire sulla qualità gli converrebbe eccome... ma del resto questo meccanismo era denunciato dai primi siti di critica letteraria sette od otto anni fa, e non è cambiato niente.
      Per chi non è in grado di leggere in inglese: le basi scolastiche sono una buona base per arrivare a leggere in lingua, e considerando quanto ormai sapere l'inglese è importante lo ritengo un vero e proprio investimento a lungo termine (in effetti, da quel punto di vista, dovrei ringraziare le CE per la motivazione).
      Dall'altro lato non è dovere del lettore porre rimedio con conoscenze personali agli orrori di un mercato di libri a cui si chiede solo di vendere libri, per cui... beh, credo che chi non sa leggere in lingua dovrebbe evitare lo stesso libri tradotti da cani: non solo rovinano l'immagine di scrittori che gli errori non li hanno commessi, ma in certi casi contribuiscono ad impoverire l'italiano. Il lessico si impara anche leggendo, e se metti in giro libri che ammazzano i congiuntivi e che costruiscono le frasi a caso... ecco, non mi piace passarci sopra solo perchè *è un libro* quindi è comunque meglio che guardare film adattato bene o un telefilm adattato bene.

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    3. Appunto, ma così viene totalmente a mancare il rapporto di fiducia tra lettore e c.e., che pensa:"tanto tu leggi e quindi acquisti sempre e comunque, quindi che mi frega di fare un buon lavoro? U.U"
      Concordo con te, leggere in inglese è comunque qualcosa che si dovrebbe fare a prescindere, per migliorarsi ecc ecc, ma continuo a pensare a coloro che non ne hanno la possibilità, che alla fine si accontentano di leggere un libro tradotto male. E' un circolo vizioso, alla fin fine.
      Certamente: l'italiano si impara anche leggendo, ma già gli italiani leggono poco. Se poi quel poco che leggono è tradotto male o peggio ancora scritto male di per sè, allora siamo alla frutta.

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  9. Questo è uno dei motivi principali per cui leggo sempre meno in italiano. Se traduci un libro e ti fai pagare io pretendo che il lavoro sia fatto bene, e da qui non mi muovo. Non pretendo la perfezione perché non è umanamente possibile, e so che tradurre non è un lavoro semplice (perché, davvero, non lo è) e non è possibile ottenere una traduzione che sia identica in tutto e per tutto all'originale. Ma pretendo che la traduzione (per cui ho pagato) sia fatta come Dio comanda.
    E invece mi sono trovata a dover affrontare strafalcioni e cose incomprensibili (che diventano comprensibili se parli con qualcuno che ha letto l'originale o se vai a recuperarti direttamente l'originale e controlli cosa stia effettivamente succedendo), stili di scrittura completamente stravolti (ad esempio la serie della Moning... in originale l'ho adorata, in italiano mi ha talmente annoiato che ho rinunciato e sono passata a rileggermela in originale, per farti un esempio) e orrori grammaticali (come la serie di Robert Jordan, che ha cambiato traduttore spesso e volentieri, senza riuscire a trovarne uno decente... in sette volumi che ho letto, credo che uno mi abbia soddisfatto a livello di traduzione, perché quella che sembra essere la costante di queste traduzioni è l'odio profondo per le relative: capisco che Jordan abbia uno stile particolare e si perda a descrivere cose inutili, ma se mi inizi una relativa poi la devi finire, e lì, invece, cadono nel vuoto come tanti binari morti.).
    E la cosa peggiore non è la traduzione di per sé. Perché secondo la logica dopo che un traduttore consegna la traduzione alla CE ci dovrebbe essere una persona preposta alla rilettura. Un correttore di bozze, un editore, chiamatelo un po' come vi pare, ma la persona addetta a rileggere e correggere dovrebbe esserci. E in teoria tu paghi perché ci sia. Anche perché a volte il traduttore è colpevole fino ad un certo punto, nel senso che a volte non è semplice correggere quello che si è scritto perché per noi continua ad avere senso ed è difficile trovare l'errore (per questo tutti raccomando di far leggere sempre a qualcun altro le cose!!!). Quindi... c'è qualcuno che rilegge queste cose? Se la risposta è sì, allora si ha un grosso problema di incompetenza (perché non è essere cattivi, in questo caso, è dire semplicemente le cose come stanno) e qualcuno dovrebbe incaricarsi di provvedere, se la risposta invece è no, allora dove diavolo è finito??? Perché non si tratta di qualcosa di opzionale, ma di necessario!
    Hmm... forse mi sono fatta prendere un po' troppo la mano e sono diventata eccessivamente polemica, scusa! E' solo che si tratta di un tema che mi sta particolarmente a cuore!

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    1. "Ma pretendo che la traduzione (per cui ho pagato) sia fatta come Dio comanda." Quoto in pieno!!!
      In teoria è così che dovrebbe essere, almeno a rigor di logica. Poi non sono esperta di questioni editoriali ecc ecc, però in effetti qualcuno che rilegge e controlla che vada bene dovrebbe starci. Purtroppo a questo punto sembra che si preferisca andare al risparmio e si saltano i passaggi fondamentali. Però io venti euro nel frattempo li ho spesi e non credo che una traduzione così, li valga.
      No, tranquilla, ti capisco e comprendo la polemica! Pensa che il post, che ho scritto appena dopo ave finito il libro, era molto più polemico, in un certo senso mi sono autocensurata, perchè preferivo comunque puntare non alla dissacrazione del lavoro alturi - per quanto non sia all'altezza delle aspettative - ma alla sostanza: sembra che le c.e. pretendano tanto (in termini economici) e non rispettino i propri lettori con traduzioni scadenti, serie interrotte e zero risposte quando si cercano dei chiarimenti.

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  10. Ecco, questo è IL post! Non ho letto ancora in italiano il libro, ma vedendo le citazioni tradotte che hai riportato mi vorrei mettere le mani nei capelli e gridare WTF?! Concordo con il fatto che le traduzioni della Ward non sono semplici se si è alle prime armi, ma se un libro deve essere venduto e specialmente alla cifra per nulla economica che hanno messo per la serie, pretendo una traduzione fatta con i contro fiocchi! Non esiste che debba spendere soldi per una traduzione fatta con i piedi! Già diciamo che in molte CE stanno traducendo libri molto male, con un editing che fa pena, e questo è l'ennesimo libro schifezza! Sicuramente non lo comprerò a questa cifra, piuttosto aspetto l'edizione economica se voglio finire la serie, oppure ancora meglio inizierò a terminarla con i volumi originali.
    Purtroppo noi lettori siamo talmente sottovalutati, non si rendono conto che capiamo benissimo le traduzioni schifose che ci fanno leggere?!
    Concordo con ogni tua parola!

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    1. Esatto, io mi domando che cosa hanno pensato quando l'hanno mandato in stampa? Se ne sono accorti di tutti gli errori, o hanno semplicemente incrociato le dita e sperato che chi leggeva non se ne accorgesse? -____-"
      Io sono pignola e mi sono accorta di tutto, e non solo... per esempio mia madre ogni tanto veniva da me a chiedermi se aveva capito bene quello che c'era scritto. Per farti capire che gli errori che ci sono e sono più che evidenti! E non solo dettagli riguardanti la saga che soli chi ha letto i volumi precedenti conosce e dà per scontato, ma mancano semplicemente delle frasi costruite in italiano fluido e comprensibile.

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  11. Il problema delle cattive traduzioni purtroppo è ampio e diffuso, spesso dovuto alla volontà di risparmiare da parte delle case editrici, che a volte si comportano in modo poco professionale non solo con i lettori, ma anche con i traduttori, mal pagati o non pagati. Se assumessero persone competenti pagandole adeguatamente probabilmente questi disastri sarebbero meno frequenti. A me è capitato solo con la prima edizione de L'angelo caduto di Susan Ee, edito Fanucci, un vero scempio, non solo per la traduzione dall'inglese, ma anche per la resa in una lingua che non era certo italiano!

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    1. Pensa che io L'angelo caduto l'avevo cominciato in italiano e per disperazione sono passata all'inglese. Alla fine non mi è piaciuto lo stesso, ma è stato per colpa dello stile dell'autrice, che personalmente non mi è piaciuto, Figurarsi come mi ssrebbe piaciuto se l'avessi finito con quella traduzione da cani U.U

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  12. Rosa sono sconvolta da quello che hai scritto! Ma davvero una traduzione così pessima, e non solo dal punto di vista grammaticale? Ma una letta almeno alla pagina wikipedia di questa serie la traduttrice poteva darla!!! 18,50 € per questo scempio non dovrebbe spenderli nessuno.

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    1. Sì, purtroppo è una traduzione pessima, e con gli estratti mi sono limitata U-U

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  13. Oh yes! Grazie Rosa, mi ero accorta della pessima traduzione di questo romanzo, ma non leggendo in lingua non avevo notato tutti questi dettagli, che poi non sono solo dettagli... Quello che posso dirti è che ho saputo per vie traverse che i tempi di traduzione assegnati per questo libro erano disumani, davvero troppo ridotti. Se a questo aggiungiamo che evidentemente non è stato nemmeno riletto e che la traduttrice è alle prime armi, il disastro è assicurato. Però la rabbia mi sale a mille... grrrrrrr!

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    1. Beh, ci credo! Già tradurre non è facile, poi ci metti i tempi stretti, allora si capisce in parte lo strafalcione finale che ne è venuto fuori ç____ç
      Però sì, la rabbia sale e alla fine possiamo trovare tutte le giustificazione del caso, il risultato non cambia U.U

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  14. Ok.
    OK.
    Se io avessi fatto una traduzione del genere ad un esame, mi avrebbero preso a calci fino all'entrata dell'università dopo la prima frase.

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    1. Tu pensa che invece qui, per questa traduzione c'è stato un compenso (magari poco, ma c'è stato comunque) U___U

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  15. Purtroppo le pessime traduzioni che gli editori italiani ci propinano ormai sono all'ordine del giorno e sempre più spesso in libreria. Pur non avendo letto la saga di Ward conosco benissimo la sensazione che hai provato leggendo il romanzo, un misto tra "WTF?" e "Maria, io esco".
    Se un romanzo ha un determinato prezzo (che ormai per i grandi editori oscilla comunque tra i 18 e i 20 euro a prescindere dal numero di pagine e dal genere, a quanto vediamo ogni giorno), noi lettori pretendiamo di contro un determinato livello di qualità, che prima di tutto si esplica nella traduzione. Certo, come dice Katerina, la colpa non è tutta dei traduttori perché alcune CE davvero li pagano una miseria, quindi diciamo che non sono stimolati a dare il loro meglio. Quello che mi urta è che alcune CE continuino a pubblicare romanzi solo perché vendono, senza badare anche solo un minimo alla qualità del lavoro che svolgono, dalla orride copertine che poco rispecchiano i contenuti dei romanzi al contenuto che è umanamente e grammaticalmente improponibile.
    A me è capitato con L'angelo caduto, che ho letto in versione digitale con la prima traduzione. Il finale era veramente un ammasso incomprensibile di parole e si capiva davvero pochissimo cosa stesse succedendo e chi stesse parlando nel corso dei dialoghi.

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    1. Sembra quasi che il mood corrente sia aumentare i prezzi e fregarsene della qualità del lavoro offerto U.U E a pagarne le spese - anche letteralmente - siamo noi lettori e i lavoratori dell'editoria.

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  16. Le traduzioni povere purtroppo sono frequenti, ma mi capita di rado che venga travisato il significato o si mettano in piedi frasi così zoppicanti. Se capitasse a una saga cui tengo, sarei arrabbiata quanto te.

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    1. Di traduzioni fatte maluccio ne ho lette, ma questa è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, proprio perchè tocca una saga a cui tengo i modo particolare :(

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    2. Di traduzioni fatte maluccio ne ho lette, ma questa è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, proprio perchè tocca una saga a cui tengo i modo particolare :(

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  17. Dio mio che orrore! Da un libro che costa 18€ e da una casa editrice come la Rizzoli ci si aspetta un lavoro perfetto e poi fanno 'sti strafalcioni vergognosi! Sono davvero disgustata, oggi più del solito per una serie di questioni (sempre riguardando il mondo dell'editoria) che oggi mi hanno fatto andare fuori di testa!

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    1. Eh, si, ho letto il tuo sfogo sulle serie interrotte e i blogger... che cavolate U.U No. Comment.

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  18. Rosa, io non so proprio come hai fatto a non rintracciare questa tizia e dirgliene quattro! E anche alla casa editrice!! Fanno prezzi impossibili sui libri e si permettono anche di farli male? Da quello che hai detto tu a me sembra che abbiano cambiato dei dettagli importantissimi! Una volta mi è successa la stessa cosa (però meno grave di così) con l'ultimo libro della saga di The Mortal Instruments dove mi hanno cambiato un nome di una band e altri pezzi e lì mi ero davvero incavolata! È come se cambiassero il senso della frase o la parola originale e, oltre a fare un danno a chi lo legge, fanno anche un danno a chi lo scrive!

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    1. Cose del genere mi mandano fuori di testa. Ma perchèèèè?? Come quando cambiano i nomi dei personaggi: se il personaggio si chiama Tizio, io voglio che si continui a chiamare Tizio pure nella traduzione. U.U Sei ul traduttore, non lo scrittore, per diamine!

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  19. vecchio micio allegro??? Ma che cos'è?? Chi ha tradotto questa roba? XD Non so se ridere o se piangere... possibilmente se mi trovassi tra le mani roba del genere mi infurierei proprio come te o.o

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    1. Ah, boh, si sarà imbrogliata con il fatto che poi entra in scena veramente un gatto! XD Comunque, come dicevo sopra, prendiamola a ridere, perchè seriamente mi metterei a piangere dalla rabbia U.U

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  20. Per quanto riguarda le traduzioni, ho trovato pessime quelle dell'edizione con copertina flessibile del trobo di spade. I verbi del terzo volume fa paura leggerli.

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    1. La serie di Martin è e viene continuamente bistrattata sul piano delle traduzioni italiane... per non parlare dei volumi originali divisi in due/tre libri in italiano. La domanda è sempre quella, perchè? :(

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  21. Non credo proprio che a tradurre il testo sia stata una traduttrice inesperta. Secondo me è qualcuno che non conosce proprio l'inglese perchè anche il traduttore più inesperto con in mano un semplice dizionario avrebbe evitato certi errori.

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    1. Io cerco sempre di guardare in buona fede, e perciò voglio credere che con più tempo a disposizione e un controllo maggiore, alla fine la traduttrice avrebbe fatto un lavoro come si deve. Almeno è questo quello che voglio sperare.
      Perchè sennò stiamo messi proprio male, male, male :/

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  22. Speriamo sia come dici tu. Guarda io ormai sono anni che leggo in inglese. Ho iniziato a leggere i romanzi per l'università, poi piano piano mi ci sono abituata e adesso non riuscirei a leggere un romanzo se non in lingua. Da poco tempo però mi è venuta la curiosità di fare un confronto fra la versione in lingua del libro che sto leggendo e quella italiana ed è brutto vedere tutto quello che si perde nelle traduzioni anche in quelle buone. Io mi stupisco quando vedo che riescono a rendere bene i concetti più difficili e poi mi fanno errori che consultando un dizionario si potrebbero benissimo evitare. Per esempio in un libro ho trovato la frase I heart you. Devo ammettere che pure io credevo che heart fosse solo un sostantivo ma già l'orecchio mi diceva che in questo caso non poteva essere. E infatti poi consultando i dizionari online ho scoperto che è pure un verbo e significa amare e quindi "io ti amo". Sai come viene tradotta nella versione italiana questa frase? "Io cuore tu" e questa frase si ripete in tutto il libro. Possibile che la traduttrice non si sia mai fermata a pensare che qualcosa non andava? Magari come dici tu non l'ha fatto per mancanza di tempo (io so che i tempi di consegna delle case editrici sono stretti.)Ma questa cosa del tempo la dovrebbero risolvere perchè per lavorare bene il tempo ci vuole. Anche perchè è molto importante fare ricerche su internet in primo luogo perchè i dizionari cartacei monolingua in inglese non sono completi perchè scelgono di non includere termini, modi di dire della lingua parlata e in secondo luogo perchè a meno che uno non sia bilingue e abbia vissuto nel paese dell'autore che sta traducendo non può avere una conoscenza perfetta del contesto, della cultura, le tradizioni di quel paese. E in questo caso internet è un grande aiuto. Secondo me l'ideale sarebbe dare il tempo al traduttore di leggere tutto il romanzo e fare le adeguate ricerche prima di tradurlo o meglio ancora che sia il traduttore stesso a proporre il romanzo da tradurre così magari propone uno che già conosce e lo appassiona. Comunque per tornare al caso in questione qui la cosa è ancora più grave perchè il significato di molti dei vocaboli tradotti male si trova anche sui dizionari cartacei senza bisogno di ulteriori ricerche su internet. Per questo a me sorge il dubbio che la traduttrice non sia molto ferrata ma spero per il bene di chi è costretto a leggere in italiano che sia come dici tu.

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    1. Io invece è un annetto che ho cominciato a leggere in lingua, spinta dalla voglia di continuare quelle serie che in Italia non concluderanno mai - nello specifico sempre una della stessa autrice - e piano piano ho aumentato il livello e la quantità, e insomma me la cavo. L'esempio che hai citato è perfetto: bastava fare una ricerca un pochino più approfondita per scoprire un uso diverso di una parola semplicissima come heart U.U Stessa cosa con wraparounds: pure io non sapevo che significasse ma visto che in italiano crea un contesto che non ha significato, è bastato cercare su google la parola, che viene usata per indicare anche le lenti avvolgenti, e tenendo conto che il personaggio è cieco e porta gli occhiali scuri, ecco che si spiega la frase. Peccato che la traduttrice non abbia avuto tempo per fare la ricerca e non abbia letto i libri precedenti, perchè era un errore facilmente evitabile.

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    3. Wrap-arounds è una parola che trovi comodamente nei dizionari cartacei monolingua. Non c'è nemmeno bisogno di fare lo sforzo di andarselo a cercare su internet. E come ti dicevo prima sono questi gli errori che mi infastidiscono di più e mi fanno pensare che non siamo in presenza di traduttori inesperti ma di gente che non conosce direttamente la lingua perchè persino il più inesperto dei traduttori, uno studente è in grado di aprire un dizionario e di trovare il significato.

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  23. Ho pensato la stessa identica cosa. Leggendo tutti gli erroracci, le risate con le elette sequestrate poi!!! Un offesa veramente. Il cambio della traduttrice mi sembra una scusa poco plausibile, vuol dire che questa non sa tradurre semplicemente.. Speriamo davvero, che il prossimo sia tradotto come dio vuole!

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  24. Dunque, sono una traduttrice cui toccano autrici di dubbio talento e vorrei spiegare un paio di cose: il lavoro è "traduzione e adattamento". Per fare un lavoro decente ci vogliono almeno due traduttori, ma soprattutto l'editor. Non è possibile che il primo traduttore faccia il lavoro da solo, per via della contaminazione. Oltre a più persone ci vuole tempo, perché una traduzione va lasciata a candire anche più di un mese prima di rimetterci le mani. Va da sé che costa. Una casa editrice che vuole un buon prodotto, deve pagare. Spesso non pagano a modo, prendono gente senza solida esperienza che viene lasciata a sé stessa. Poi il nome da insultare è quello del traduttore, ma non dovrebbe essere l'unico scritto, perché ci dovrebbero lavorare almeno altre 2 persone. Si rischia di rovinare un libro intero per un lavoro di traduzione mal fatto.
    Nel caso di una serie, al traduttore si dovrebbero retribuire i tempi di lettura dei libri precedenti.
    Il lavoro fatto bene si paga.
    Non ci si può aspettare champagne al costo dello spumante.

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