2 ottobre 2015

Recensione in Anteprima: 9 giorni - Gilly Macmillan

9 giorni
di Gilly Macmillan
Newton Compton Editore
Pagine 416
Euro 4,99 (ebook); 12,00 (cartaceo)
Uscita 1 Ottobre (ebook); 8 Ottobre (cartaceo)

Rachel Jenner è sconvolta e in preda al panico: suo figlio Ben, di soli otto anni, è scomparso, e lei non sa come affrontare questa tragedia. Inoltre, a peggiorare la situazione, ci sono gli obiettivi della stampa e le telecamere delle TV che la seguono ovunque vada. È vero, ha commesso una leggerezza: ha perso per un attimo di vista Ben e lui è sparito, perciò tutto il Paese ora pensa che lei sia una madre terribile e che vada condannata. Ma che cosa è successo veramente in quel tragico pomeriggio? Stretta fra il dramma di aver perso suo figlio, le indagini della polizia sempre più serrate e la pubblica gogna dei media, Rachel deve affrontare un’altra agghiacciante realtà: tutto quello che sa di sé e dei suoi cari si rivelerà una gigantesca bugia. E non c’è più nessuno, nemmeno nella sua famiglia, di cui la donna possa fidarsi.
Il tempo stringe e forse il piccolo Ben potrebbe essere ancora salvato, ma l’opinione pubblica ha già deciso. E tu, da che parte stai?

Romanzo d'esordio di Gilly Macmillian, che ho potuto leggere in anteprima grazie al programma Il Club dei lettori organizzato dalla Newton Compton Editori. Quando mi hanno inviato il libro non ne avevo mai sentito parlare prima, perciò mi sono informata e sono rimasta molto colpita dallo scoprire che all'estero Burnt Paper Sky, questo il titolo originale, ha ottenuto buonissime recensioni di critica e su Goodreads il rating parte dalle quattro stelle in su. Come sapete io per i thriller sono molto puntigliosa, e in questo caso a fine lettura mi sono sentita una voce fuori dal coro.
9 giorni ci racconta cosa accadde e come cambiò la vita di Rachel Jenner, la mamma di Ben Finch, nei periodo di tempo, di 9 giorni appunto, che trascorse dalla improvvisa scomparsa del bambino. Madre e figlio infatti si trovavano insieme in un parco per una passeggiata con il loro cane, e bastò un solo momento, una piccola concezione e una distrazione e di Ben si persero le tracce.
La sparizione improvvisa di minori è un tema molto delicato da affrontare, e devo dire che l'autrice ha fatto un buonissimo lavoro di ricerca e approfondimento in quel campo specifico, narrandoci come si svolgano in realtà le cose, a partire dalle prime ricerche sul campo alle indagini vere e proprie, passando per tutto ciò che coinvolge la famiglia interessata. Non serva inoltre che vi dica che le notizie di bambini scomparsi sono quelle che maggiormente coinvolgono l'opinione pubblica, e abbiamo tutti esperienza di come i casi di cronaca riempiano pagine e pagine di giornali, siano sulla bocca di tutti sul web e le congetture nei vari talk show dedicati si sprecano. E' su questo aspetto che verrà posta l'attenzione, su come l'intervento dei media influenzi la realtà delle cose. Di come tutti, all'epoca di internet e dei social network, si sentano in diritto di esprimere la loro opinione, anche in merito a faccende che non dovrebbero riguardarli affatto. E' quello che succede nei confronti di Rachel: fin da subito, e ancor peggio dopo una conferenza stampa a dir poco disastrosa, la gente la condanna come una pessima madre, una donna inetta che si era meritata di essere lasciata dal marito per un'altra donna e che non è stata capace di prendersi cura del figlio di otto anni. Il tutto senza neanche sapere come si svolsero davvero le cose.
La narrazione segue sia il pov di Rachel, che in alcuni punti si rivolge direttamente a noi lettori con l'intento di chiarire le cose e di dare la sua diretta testimonianza, sia quello di Jim Clemo, il detective incaricato di condurre le indagini. Rachel  appare da subito come una donna instabile, dal carattere debole che nella tragedia si lascia andare completamente alle emozioni più cupe e logorroiche e non riesce a trovare, se non alla fine, la forza per reagire. A lei ho preferito senza dubbio la caratterizzazione di Jim, con la sua voglia di fare e essere utile, anche se alla fine di tutto il caso di Ben lo lascerà emotivamente provato. 
Tuttavia, mentre leggevo c'era qualcosa che non mi convinceva del tutto, e solo dopo due terzi del romanzo ho capito cosa c'era che non andava: all'inizio Rachel sembra che voglia convincere noi lettori della sua innocenza, come se volesse convincerci della chiarezza delle sue intenzioni e delle sua azioni, che in molti casi hanno risultati contrari. Però questo punto avrebbe dovuto essere sviluppato in maniera diversa dall'autrice, perchè a me che leggevo non è mai passato per la mente che Rachel potesse essere colpevole della scomparsa del figlio. Se ci fosse stata più ambiguità nelle sue parole, soprattutto se viste da occhi esterni - e quindi sfruttando il pov di Jim - e non facendoci vivere la scena della scomparsa nel primo capitolo, allora sarebbe potuto andare molto meglio.
Il finale è stato strano, in un certo modo aperto. Tranquilli, si scopre cosa accadde al povero Ben, ma il tutto rimane con un aura di incompiuto che è molto realistico secondo me. Come si può infatti sperare di attraversare l'oscurità senza rimanerne in qualche maniera toccati? E come si affrontano le conseguenza della malvagità che si è vissuti? Ecco, è questa la sensazione che mi ha lasciato il romanzo voltata l'ultima pagina.
Un buono esordio questo, un romanzo ben pensato e che probabilmente con qualche accorgimento in più avrebbe potuto essere un ottimo thriller per la sottoscritta.
Tre stelle

14 commenti:

  1. Quando ho letto "pagine e pagine" mi sembravi Miss Italia AHAHAH
    Passando al libro, non so ancora se mi ispiri o meno. Dalla tua recensione mi ricorda un libro che ho letto parecchi anni fa (Non è mia figlia di Sophie Hannah) dove la madre era fuori di testa come questa Rachel. Ricordo che non mi era piaciuto particolarmente per lo stesso motivo!

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    1. Ahahahah! x"D Oh mamma, ma anche no! >-<
      Tu pensa, quello di Sophie Hannah l'ho visto tempo fa in libreria e mi aveva incuriosito dalla cover e dal titolo, ma leggendo la trama insomma.ho desistito. Mi sa che ho fato bene allora. :)

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  2. Io sono intrigata da questo libro solo per sapere come si conclude. Non mi ispira particolarmente tutta la storia perché avverto un profondo stato di angoscia come ogni volta che vedo in tv i casi di cronaca, perciò per me è un bel no! Comunque devo sapere che fine fa questo bambino anche con la madre psicopatica :'(

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    1. La madre è un personaggio di quelli che ti domandi "ma pensi prima di fare le cose o no?" U_U Sinceramente tutto il mistero si capisce a un certo punto, o almeno io avevo capito chi c'entrava e non mi sono sbagliata :)

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  3. Solo tre stelle...però la tua recensione mi ha incuriosita sai...vedremo, domani giretto in libreria ;-)

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    1. Solo tre perchè è un buon thriller sì, ma per chi ha il palato più fine per quanto riguarda il genere insomma, è passabile u.u Fammi sapere se ti ispira!

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  4. Devo dire che un pò mi incuriosisce.. soprattutto mi interessa l'aspetto mediatico e social della situazione!Quasi quasi un pensierino lo faccio ^^

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    1. Ciao Eli! <3 Guarda, quello è l'aspetto che più mi è piaciuto... fammi sapere allora se lo leggerai che te ne pare! ;)

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  5. Soprattutto quando si tratta di Thriller mi fido molto del tuo parere ^^ Con Karin Slaughter hai fatto centro per quanto mi riguarda, mi è piaciuta moltissimo. Il fatto che tu gli abbia dato solo tre stelline non mi spinge proprio a comprarlo ma l'argomento su cui si incentra, i media, mi incuriosisce non poco. Trovo che l'accanimento che certi media hanno nei confronti di tematiche del genere non giovi alla risoluzione del caso. Fanno troppo chiasso diciamo :) Interessante. Un bacio.

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    1. Grazie della fiducia! ^_^ Anche io la penso come te, troppo parlare sopra, troppi ricami non servono a nulla e di certo non risolvono la situazione u.e Nel romanzo sono interessanti da leggere,ma di per sè il libro non mi ha convinto fino in fondo.

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  6. Non lo conoscevo ma devo dire che sembra interessante :3 prendo nota e aspetto di leggere qualche altra recensione v.v tre stelline comunque non sono proprio il top :P

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    1. No infatti, per me questo non è il miglior thriller dell'anno purtroppo U.U Leggi in giro che se ne dice e se lo leggerai verrò a leggere la tua opinione ^^

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  7. Ho letto anche io questo libro grazie al club dei lettori. Leggevo commenti troppo positivi e non riuscivo a capire perché non mi fosse piaciuto. Mi aspettavo un thriller ricco di suspense e di azione, invece, ad un certo punto non mi incuriosiva nemmeno conoscere il finale, tutta l'analisi psicologica di Rachel e Jim ha rallentato molto la mia lettura. :| Insomma, per la prima volta ho letto un parere simile al mio! :)

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    1. Anche io in giro ho letto solo cose positive, e tenendo conto che con i thriller io sono molto esigente, pensavo di essere stata davvero troppo rigida in questo giudizio. Quindi mi fa piacere vedere che non sono la sola a non aver fatto una lettura memorabile come tutti gli altri ^^

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