13 ottobre 2015

Recensione in Anteprima: La sconosciuta - Mary Kubica

La sconosciuta
di Mary Kubica 
Harlequin Mondadori
Pagine 384 
Euro 12,90 
Uscita 13 Ottobre

Un incontro casuale. Un atto di gentilezza. Un'intricata rete di menzogne. Heidi vede la ragazzina su un binario alla stazione, immobile sotto la poggia torrenziale, mentre stringe tra le braccia un neonato. La ragazzina sale su un treno e se ne va. Heidi non riesce a togliersi quella scena dalla testa... Heidi Wood è sempre stata una donna dal cuore d'oro, ma la sua famiglia inorridisce quando un giorno torna a casa con Willow e la sua neonata di soli quattro mesi: trasandata e senza casa, la ragazzina potrebbe essere una criminale, o anche peggio. Tuttavia Heidi invita Willow e la bimba a restare... A poco a poco, mentre Willow comincia a riprendersi, vengono alla luce inquietanti dettagli sul suo passato e così, quello che è iniziato semplicemente come un gesto gentile precipita sempre più velocemente verso l'abisso... 
In che misura credi di poter conoscere realmente un'altra persona?
E' con questa battuta, pronunciata da uno dei protagonisti del romanzo che credo si possa ben riassumere quello che accade in La sconosciuta, thriller di Mary Kubica in uscita oggi per la Harlequin Mondadori. Perché sì, per quanto uno creda di conoscere un'altra persona, sia questo il proprio marito o la propria moglie, non sarà mai abbastanza a fondo e mai in tutte le mille sfaccettature dell'animo umano. Figurarsi poi, se si crede di conoscere una persona estranea, uno sconosciuto appunto, basandosi solo sull'apparenza o su ciò che l'altro sceglie di dirci... ed è quello che un pò accade a noi lettori leggendo questo libro. La vicenda si snoda attraverso tre differenti punti di vista: quello di Heidi Wood, moglie di Chris, madre di Zoe, la sua unica figlia e lavoratrice instancabile in una organizzazione no-profit che ha una vera e propria vocazione nell'aiutare i bisognosi; quello di Chris, suo marito, un uomo distratto, forse adultero o forse no, che pensa solo al lavoro e ai soldi, soldi, soldi. 
E, ultimo ma certamente non meno importante il pov di Willow, una ragazzina che vagabonda per le strade di Chicago con una neonata in braccio e una logora valigia come sua unica proprietà. Heidi, dopo averla incrociata in metropolitana un paio di volte e preoccupata per la salute e la sorte della neonata, decide a parlarle e le offre il suo aiuto. Willow, seppur titubante accetta e trascorrerà un paio di giorni a casa della famiglia Wood. E durante questa convivenza forzata qualcosa in Heidi e in Willow tornerà a galla, una ossessione inaspettatamente nutrita dalla realtà fino a quando non esploderà in tutta la sua pazzia, sconvolgendo così le dinamiche esistenti e creando una situazione oltremodo drammatica.

"Come fai a essere sicura che non ci ucciderà tutti?" domando invece, e penso che è una buona domanda. Già ci vedo al notiziario del mattino: Famiglia massacrata in un condominio di Lincoln Park.
E lei è lì, la ragazza, in piedi sulla soglia dello studio, che ci guarda. Gli occhi, di un azzurro capriccioso, ma stanchi e arrossati, i capelli che le pendono intorno al viso, la bocca che si rifiuta di sorridere. Un livido appollaiato sulla fronte, quasi a implicare che quanto ha detto Heidi è vero. "Potrei chiedermi la stessa cosa di voi" mormora. 

Un romanzo a tre voci, diverse per età, sesso e modo di pensare, che se all'inizio ci svelano le diverse sfaccettature dei personaggi in causa e ci permettono di seguire gli sviluppi della storia da più angolazioni, a un certo punto non fanno altro che creare ambiguità e sospetto nel lettore, soprattutto i pov di Heidi e Chris. Perchè, è ovvio, ognuno racconta la storia a modo suo, ma quale sarà la verità oggettiva delle cose? E' sarà proprio la risposta a questo interrogativo che spinge a leggere capitolo dopo capitolo.
Scoprire i segreti nascosti negli occhi tristi di Willow, raccontati da lei stessa con una voce così innocente e rassegnata, è stato straziante e leggendo la sua storia molte volte mi sono alterata, soprattutto in presenza di situazioni dove chi è veramente la vittima viene trattato in modo come se fosse il colpevole, mentre i veri carnefici se ne stanno tranquilli alla luce del sole, impuniti.
Questo è il primo romanzo che leggo della autrice, famosa per il romanzo Una brava ragazza, che recupererò di sicuro, perchè la Kubica scrive bene, crea dei personaggi di spessore e con una caratterizzazione di un certo livello, e di sicuro sa come creare e accumulare la suspense necessaria in un crescendo finale che, almeno in questo caso, soddisfa chi legge e regge bene le aspettative. Solitamente non mi fido mai dei commenti che appaiono sulle copertine, ma in questo caso mi trovo d'accordo: 'La conosciuta è mozzafiato', cattura piano piano ma quando ci si trova nel bel mezzo della storia è difficile chiudere il libro,  tant'è che io l'ho letto in sole due trance. E' 'un thriller abilmente costruito' e, confrontato con L'amore Bugiardo della Flynn (che non mi aveva convinto soprattutto per il finale!), io lo trovo anche migliore, sicuramente un gradino sopra.  Una lettura super consigliata!
Quattro stelle

21 commenti:

  1. Ciao! Complimenti per la recensione! :) Questo libro me l'ero perso, tanto per cambiare, ma ora lo inserisco subito in wish list! :)

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    1. Ciao Sianna! :) Grazie! Beh, sono proporio contenta che finisce dritto dritto nella tua wl :D

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  2. La cover aveva attirato la mia attenzione, ma non gli avevo dato molto importanza, il perché nemmeno io lo so (forse perché sto iniziando a diffidare dei libri dalle belle cover?). Invece sembra molto interessante e sicuramente lo aggiungerò in wishlist ^^

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    1. Può darsi, sai, ormai anche io vado cauta con le cover troppo belle :)
      In verità io inizialmente diffidavo proprio dell'autrice, pensa un pò >-< Mi sono proprio ricreduta, e se è piaciuto a me che per i thriller sono difficile, vuol dire che merita ;)

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    2. Infatti se lo sto prendendo in considerazione è proprio per questo motivo ahahah

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  3. Ah bene sono contenta che ti sia piaciuto! Penso proprio che lo leggerò e anche io vorrei recuperare "Una brava ragazza"! Ciao Maria

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    1. Ciao, Maria! "Una brava ragazza" è proprio certo che lo leggerò, l'autrice ha il potenziale per continuare a piacermi ^^ Non vedo l'ora di sentire che ne pensi ;)

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  4. Uh! Lo aggiungo in wishlist, allora :)

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  5. Sembra molto interessante! Volevo recuperare anche il primo libro dell'autrice, ma non ne ho avuto ancora la possibilità.

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    1. Pensa invece che io Una brava ragazza l'avevo sempre un pò snobbato ^^"
      Se lo leggi prima di me, fammi sapere se ti è piaciuto o meno!

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  6. Sai che questo libro, credo per il titolo già usato per altri romanzi, non mi aveva mai incuriosito? Meno male che ho letto la tua recensione, perché credo che invece mi piacerà molto!! Grazie Rosina! ;-*

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    1. Prego Ele!! :* Eh, sappessi quante volte mi è capitato di ignorare un libro per via del titolo e della cover ^^"

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  7. sembra davvero un libro molto interessante da leggere

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  8. ... e me lo acchiappo!
    Grazie per il consiglio, utile come sempre

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  9. Che dire... dal trailer del libro avevo capito che fosse Willow la cattiva, adesso non ne sono poi tanto sicura. (Se mi stai prendendo in giro non ti parlo più - sssshhh non dirmi niente). Dunque... voglio leggere questo libro assolutamenteeee!! Lo voglio, lo voglio, lo vogliooo! Insomma la storia mi piace un casino, mi inquieta anche. Che dici lo leggo per Halloween?
    Rose, magnifica recensione come sempre ^-*

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    1. Eheh...niente è come sembra! ^_^ Si, per Halloween ci sta bene come lettura, anche prima se ti va ;)
      Grazieee, gentilissima come sempre, V. <3

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