19 aprile 2016

Briciole #82


Le Briciole sono estratti, frasi, aforismi, poesie, pensieri, dediche, pezzi di canzoni, scritte sul muro e messaggi che strappano un sorriso o una riflessione, che colpiscono l'immaginazione e rimangono in testa e, a volte, nel cuore.


Una volta fuori, Free fu costretto a sterzare con uno stridio di gomme perché davanti a loro non trovarono la libertà come avevano sperato ma un muro di cinta.
«Dov’è l’uscita?» gridò, più a se stesso che a Dana. Accelerò di nuovo, costeggiando il grosso capannone, augurandosi di avere imboccato il lato giusto e di non finire chiuso in un cortile interno.
Sbucarono in un grosso spiazzo, vuoto a eccezione di una gru e di alcune tettoie abbandonate alla loro sinistra. Molto semplice da sorvegliare, un incubo per chiunque volesse avvicinarsi al magazzino senza essere visto. In fondo sorgeva il cancello che dava accesso alla proprietà. Ed era chiuso.
«E questo?»
Dana non rispose, ma un’occhiata veloce nella sua direzione gli rivelò che aveva già gli occhi fissi sulla parte centrale del cancello, dove si trovava la divisione tra le due metà, come se volesse trafiggerla con lo sguardo. Forse poteva davvero riuscirci. Si concentrò sullo stesso punto, per darle una mano se poteva, ma un movimento davanti a loro attirò la sua attenzione.
Da una guardiola nascosta sotto al muro di cinta stava uscendo un uomo che assomigliava, che sorpresa, a un armadio, ovviamente armato.
«Cazzo cazzo cazzo, e questo da dove salta fuori?» Poi si ricordò che c’era una bambina in macchina con lui. «Non ho appena detto quello che ho detto» aggiunse, sbirciando nella sua direzione.
Dana sembrava non averlo nemmeno sentito, lo sguardo ancora fisso sul cancello. Alla guardia avrebbe dovuto pensare lui.
Si concentrò sul tozzo fucile automatico che l’uomo imbracciava. Se era riuscito a bloccare le telecamere, poteva riuscire a far inceppare quell’arma che sentiva di conoscere. Doveva riuscirci. Visualizzò il meccanismo interno e immaginò di fermare il sottile pistone che trasmetteva l’impulso dal grilletto. Seppe che stava funzionando quando il volto dell’uomo si abbassò sorpreso sull’arma che aveva in pugno.
Sollevato, si rivolse di nuovo al cancello e il sollievo svanì. Si stavano avvicinando velocemente e niente era cambiato. Era ancora chiuso.
«Dana?»
«Non rallentare» si limitò a rispondere lei, con il tono di una persona molto più grande che sapeva cosa stava facendo.
Dopo quello che le aveva visto fare, Free decise di fidarsi. Che alternative aveva?
Free - Monica Lombardi

8 commenti:

  1. Sembra interessante :) IL libro com'è? :)

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    1. Sono ancora ai primi capitoli, perchè sto passando una crisi del lettore pazzesca >-< Però per quel poco che ho letto è avvincente. Ci sono tanti personaggi e tante situazioni che sicuramente si svolveranno piano piano... ti saprò dire di più alla fine ^^

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  2. Ciao Rosa! Anch'io devo leggere questo libro, ho letto il prequel e mi è piaciuto tantissimo :)

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    1. Ciao Fede! Il prequel è interessantissimo, e il romanzo idem :) Spero di riuscire a riprenderlo in mano presto.

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  3. Interessante, concordo con Siannalyn ;)
    Ecco il mio Teaser

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  4. Ficatissimo *-* mi piace sembra davvero avvincente. Aspetto la recensione perché incuriosiva anche me *O* Stai leggendo Tiffany Reisz!! Io vorrei recuperare la serie quest'estate. Il prete mi fa impressione però è sexy da paura!!... *-*
    Io inizierò con "Sette giorni in prestito" *O*

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    1. Guarda, solo ancora all'inizio e a me piace moltissimo, appena lo finisco ti dico ^^
      Io l'ho cominciato per caso, per tirarmi fuori da un blocco delle letture che si prospettava pessimo u.u La storia del prete mi intrigava assai e, Violet, Soren è un bellissimo personaggio, tutto luci e ombre *.* Però non avevo capito che facesse parte della serie del Peccato Originale, spero di non essermi rovinata la lettura dei primi libri a questo punto.

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