(The Original Sinners: White Years #1)
di Tiffany Reisz
Newton Compton Editori
Anno 2015
Pagine 416
Euro 9,90
Prima di diventare la più famosa dominatrice di Manhattan, Nora Sutherlin era solo una ragazza di nome Eleanor: profondi occhi verdi, poco incline alle regole, grande appassionata di scrittura. A sedici anni Elle ha già dovuto fare i conti con una madre ossessionata dalla religione e con un padre ben poco interessato a lei. L’educazione cattolica a cui è stata introdotta l’ha allontanata dalla chiesa, tuttavia lo sguardo magnetico di padre Stearns, ovvero Søren, su di lei è come un’epifania. Nonostante sappia che non sia lecito amare un sacerdote, Eleanor è divorata dal desiderio. Quando però si ritrova nei guai e rischia di perdere tutto quello che ha, è Søren a intervenire per salvarla. Per ricambiare tanta generosità, la ragazza giura di ripagarlo con la propria totale obbedienza: davanti a lei si spalancano quindi le porte di un mondo del quale Søren decide di rivelarle tutti i più intimi e inconfessabili segreti…
Quando siete a rischio reading slump, il miglior consiglio che posso darvi - lo stesso che hanno dato a me e che ha funzionato alla grande - è cambiare completamente genere da quello che non state leggendo.
Come sapete mi è successo la settimana scorsa, ed è per questo che mi sono ritrovata a leggere Guardami, toccami, stringimi. Oltre a salvarmi dal blocco, mi ha anche fatto conoscere un'autrice e una storia che, se fosse stato per me, forse non mi sarei mai decisa a leggere. Avevo preso questo volume in prestito in biblioteca pensando fosse una serie a parte della stessa autrice del Peccato originale (L'innocenza, Il gioco, Il padrone e Il ritorno) , invece ho scoperto che si trattava del primo volume di quattro di una serie prequel. Da una parte mi dispiace, perchè ovviamente alcune cose che nei libri precedenti sono un mistero, per me adesso non lo sono più; mentre altre cose, soprattutto l'inizio e la fine di questo romanzo non le ho comprese fino in fondo non sapendo appunto gli eventi precedenti; dall'altra non mi dispiace affatto perchè così sono venuta a conoscenza di una storia molto originale, scabrosa in effetti, che colpisce il lettore volente o nolente, assolutamente scritta con passione e maestria.
Non vi racconterò in dettaglio di cosa parla The Saint - questo il titolo originale - per evitare spoiler, ma sappiate che secondo me merita moltissimo. E' una storia intensa, ricca di sentimenti, e ciò che più mi è piaciuto sono stati proprio i personaggi: da Nora, o meglio dire Eleanor, questa sedicenne affamata di amore e sesso e conoscenza, dalla lingua lunga che però nasconde anche tanto bisogno di amare e essere amata, di appartenere a qualcuno e di possedere qualcuno per sè. E ovviamente Søren, giovane e bellissimo prete, un uomo intelligente, saggio che nasconde un lato sadico veramente oscuro e perverso. Non posso dirmi "innamorata di lui" come lo direi per altri personaggi che ho incontrato, ma per certo posso dire che sono rimasta molto affascinata da lui. E' fatto di una luce che abbaglia con la sua purezza e di altrettante ombre che annientano tutti i limiti morali e borghesi. Pur sembrandolo nella concezione comune, la relazione tra Eleanor e Søren, tra una giovane ragazza e un giovane prete, non l'ho mai sentita come sporca o deviata, anzi. Qui entra in gioco non solo l'amore e il sesso, nella sua accezione che vede il bondage e le relazioni tra sottomessa e dominatore protagonista - si tratta pur sempre di un romanzo erotico -, ma (e qui sta l'originalità e la personalità dell'autrice, che riflette e non scrive mai cavolate) anche di religione e fede. Personalmente non ho mai capito perchè ai preti si chieda di mantenere il celibato, quando se potessero sposarsi e crearsi la propria famiglia, potrebbero dare l'esempio pratico di famiglia vissuta secondo la concezione cristiana (visto che tanto si parla in lungo e largo di famiglie tradizionali che, è un dato di fatto, non esistono più. Ma qui andiamo troppo fuori tema.).
Per concludere quindi, Tiffany Reisz mi ha colpito in modo positivissimo e sicuramente leggerò gli altri libri della serie. Ve la consiglio se cercate un romanzo erotico con contenuti importante e non solo sesso e se avete voglia di leggere una storia d'amore non convenzionale che vi rimanga in testa e nello stomaco.
Quattro stelle e mezzo |
Ho sperimentato anch'io il cambio drastico di genere per superare il blocco del lettore, funziona alla grande!!
RispondiEliminaQuesta serie non la conosco, pur avendo provato e riprovato con il genere erotico, proprio non riesco a farmelo piacere!
Mi ha praticamente salvato, l'ultimo rischiava di essere veramente pesante U.U
EliminaUhm, se non fa per te, non fa per te. Almeno so può dire che ci hai provato. Io il genere erotico lo leggo senza problemi, anche se a piccole dosi distanziate nel tempo. Questa serie mi sembra però molto diversa dalla altre, vedremo :3
Rosellì, tu lo sai che io amo gli erotici, no? Ecco dovevi chiedere a me che sono un'intenditrice di questa autrice anche se non ho letto la sua serie ;D Scherzo! Comunque a me avevano consigliato di leggere prima "Sette giorni in prestito" e a seguire Peccato originale. Vabbé diciamo che ti sei spoilerata più di qualcosa ma almeno sai di cosa si tratta ^-*
RispondiEliminaComunque Søren mi fa paura e sul celibato dei preti sinceramente non so se essere d'accordo con te. Ah quest'estate devo recuperare un sacco di serie, prima fra tutti questa *-*
Hai ragione, chiedo venia. La prossima volta, ti chiedo consiglio ;)
EliminaComunque anche se mi sono spoilerata un pò di cose, non mi dispiace tantissimo, anzi sono sicura che l'esperienza di lettura sarà diversa ^^
Soren è intrigante in modo buono, anche se un pò di paura la fa... insomma, ci dobbiamo spicciare a leggere la serie, così ne parliamo eheh <3
Non mettermi l'ansia -_-
Eliminasono d'accordo i cambi fanno bene ti fanno apprezzare di più le letture infatti anche io dopo una serie di libri il cui tema centrale era l'amore ho iniziato un libro completamente diverso :)
RispondiEliminaquesto di cui parli non lo conoscevo ma non è molto nelle mie corde. chissà forse un giorno potrei dargli una possibilità :)
Ciao! :) Ammetto che l'edizione italiana non l'avrei minimamente considerata, mentre con quella inglese avrei potuto farci un pensierino, ma nulla di più. Però quello che hai scritto sull'autrice, che non scrive cavolate, mi ha colpito... non è esattamente il mio genere ma potrei seriamente pensarci!
RispondiEliminaNonostante tu ne abbia parlato molto bene, il romanzo continua a non affidarmi particolarmente ^^"
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