3 febbraio 2015

Recensione: Killing Sarai - J.A. Redmerski (In the Company of Killers #1)

Killing Sarai 
(In the Company of Killers #1) 
di J.A. Redmerski 
Inedito in Italia 
Anno 2013 
Pagine 396


- Trama tradotta da me -

Sarai era solo una quattordicenne quando sua madre la sradicò per vivere in Messico con un noto signore della droga. Col tempo la ragazza ha dimenticato cosa significhi vivere una vita normale, ma non ha mai perso la speranza di scappare via dal campo dove ha trascorso imprigionata gli ultimi nove anni della sua vita.
Victor è un assassino a sangue freddo che, come Sarai, ha conosciuto solo morte e violenza sin da quando era un ragazzino. Quando Victor arriva al campo per i dettagli e il pagamento di una missione, Sarai vede in lui la sua unica opportunità per scappare. Ma le cose non vanno come programmate e invece di un passaggio per ritornare a Tucson, si ritrova libera da un uomo pericoloso e nelle grinfie di un altro. Durante la fuga, Victor devia dalla sua prima natura, cede alla voce della sua coscienza e cerca di aiutare Sarai. Man mano che  i due si avvicinano, l'uomo si ritrova a voler rischiare tutto per tenere la ragazza in vita; anche la sua relazione con il suo devoto fratello e contatto, Niklas,  che, come tutti gli altri, vuole Sarai morta. Mentre Victor e Sarai costruiscono una alleanza, le differenza tra i due sembrano diventare sempre di meno, e l'attrazione, seppur indesiderata, si intensifica. Ma l'esperienza e le conoscenze violente di Victor potrebbero non essere abbastanza per salvarla, come il potere che inconsciamente lei ha su di lui alla fine potrebbe essere quello che la ucciderà. 
Questa è la loro storia.

Leggere Killing Sarai è stata una esperienza affascinante e totalizzante. Avete presente quella sensazione che ci coglie a fine lettura, soprattutto se di un buon libro, quando siamo appena usciti da un'avventura che ci ha rapito mente e cuore e scopriamo che non possiamo più farne a me e ne vogliamo ancora di più? Bene, è esattamente quello che mi è capitato.
In the Company of Killers è una serie che, anche se per ora ho letto solo il primo libro e sono a metà del secondo, ha tutte le carte in regola per diventare una delle mia serie preferite, tanto mi ha preso e per capirci, il mio livello di ossessione/adorazione/fangirlamento è pari a quello che ho per la Confraternita della Ward. E voi tutti sapete quanto io adori quella saga! J.A. Redmerski è una delle poche autrici che finora mi ha fatto apprezzare positivamente il genere New Adult, e tutto il merito va alla sua duologia The Edge of Never, serie con la quale la scrittrice ha esordito qui in Italia con molto successo. Tuttavia questo romanzo e i seguiti non appartengono a quel genere, ma sono piuttosto un miscuglio ben calibrato di suspense/crime/thriller con una punta di romantic adult che danno vita a un risultato davvero mirabile. Dimenticate quindi Il confine di un attimo mentre vi approcciate a Killing Sarai. La forma narrativa è sempre al presente in prima persona,  ma gli argomenti toccati nella  vicenda sono tutt'altro che leggeri perché qui si parla di rapimenti, assassini su commissione, sesso, violenza fisica e psicologica. Prima di parlarvi nel dettaglio del romanzo però, vi voglio dare qualche info sull'intera serie, pubblicata nel 2013 che al momento consta di quattro volumi ed è inedita in Italia. A Killing Sarai segue Reviving Izabel, The Swan & the Jackal, Seeds of Iniquity e di prossima pubblicazione entro l'anno, The Black Wolf più un romanzo ancora senza titolo. Vi segnalo anche il sito dedicato alla serie, dove troverete tante curiosità, come ad esempio le play list ispirate ai romanzi. E ora entriamo nei dettagli del libro, senza spoiler...
Sarai è la protagonista principale, un personaggio femminile così unico e caratterizzato benissimo che vi colpirà. Da nove lunghi anni si trovava contro la sua volontà nelle mani di Javier Ruiz, un pericoloso boss della droga messicano che si è "innamorato" di lei e che fin da quando era solo una ragazzina anni l'ha tenuta rinchiusa nel suo compound, lontana da tutto e tutti, e trattandola ed esibendola di tanto in tanto come un trofeo. Ormai adulta, Sarai è diventata una persona che sa di non avere la possibilità di scegliersi il suo futuro e l'innocenza perduta ormai molto tempo fa l'ha cambiata per sempre. Per lei la normalità non esiste e mai esisterà, perché è così avvezza alla vista della violenza, del sangue e delle più sadiche atrocità, che nulla le fa più impressione. Ha imparato a proteggersi e anestetizzarsi nel suo piccolo e nell'unico modo in cui poteva farlo. Nonostante tutto quello che ha vissuto però, non ha perso la voglia di lottare e appena l'occasione giusta le si presenta sotto forma di Victor, non ci pensa due volte e scappa via, infilandosi di nascosto nell'auto dell'uomo e chiedendogli il suo aiuto per ritornare negli Stati Uniti. Da qui in poi prenderà il via una avventura pericolosa che renderà Sarai un elemento talmente pericoloso per così tante persone che l'unica soluzione che resta è quella di eliminarla definitivamente.

"Sono stata portata qui molto tempo fa... da mia madre. Javier ha visto qualcosa in me non c'era nelle altre ragazze. Io la chiamo una nauseante ossessione, lui lo chiama amore." 
"Capisco," dice e anche se le sue parole sono spicce, posso dire che hanno più peso di quello che sembra. (...) "Allora sai che io sono in grande pericolo," gli dico. 
"Sì, ma questo ancora non fa di te un mio problema." 
"Sei umano?" Lo odio sempre di più ogni volta che parla. "Che tipo di uomo non vorrebbe aiutare una giovane donna indifesa a lasciare una vita di schiavitù e violenza, soprattutto quando è appena sfuggita ai suoi rapitori e supplica apertamente per il suo aiuto?" Non mi risponde. Perché la cosa non mi sorprende?

Ad accompagnare Sarai sin dall'inizio c'è Victor, che fin dalla sua prima apparizione si rivela un uomo razionale e calcolatore che non esprime nessuna umanità o sentimento di alcun genere. Parla poco e quando lo fa non dice mai esattamente quello che Sarai vorrebbe sentire, ossia che la aiuterà nella sua fuga. È uno spietato killer su commissione, un assassino a sangue freddo, preciso e letale che esegue sempre gli ordini e che non fallisce mai le sue missioni per conto dell'Ordine per cui lavora.
C'è bisogno di dirvi quanto mi abbia colpito Victor? Ho un debole per i personaggi oscuri che non lasciano trasparire a prima vista il loro io più profondo. Non prendetemi per pazza, perché inizialmente mi ha fatto paura come alla stessa Sarai, ma poi scatta qualcosa in lui, un cambiamento che nasce certamente grazie alla vicinanza della ragazza e ispiratogli dalla fibra interiore di Sarai che ci dà modo di scoprire la sua umanità e, anche grazie ai capitoli narrati dal suo pov, il cambiamento di direzione dei suoi pensieri e dei suoi piani, per non dire forse di tutta la sua vitaNon si parla assolutamente di amore a prima vista e neanche del classico "lui cattivo che si innamora dell'innocenza di lei e diventa buono", tutt'altro! Victor è e rimane un killer brutale, ma è anche un uomo che, nonostante il lavoro che fa da tutta la vita sa ancora riconoscere il bene e il buono che c'è in una persona. Una bontà - e mi verrebbe da dire purezza, ma sarebbe l'aggettivo sbagliato - di sentimenti che Sarai possiede nonostante tutte le brutture che ha dovuto sopportare e che vengono fuori per esempio quando cerca di salvare dal suo stesso destino la piccola Lydia. E l'uomo cerca in tutti i modi a lui possibili di salvaguardarlo, nella stessa maniera forse in cui avrebbe voluto essere salvato da ragazzino.

Sarai, ascoltami attentamente. Se scegli di venire con me devi sapere che potresti essere uccisa. Io farò tutto quanto in mio potere per tenerti al sicuro, ma questa non è una garanzia perché non importa quanto ti fidi di me, non si dovresti mai, in nessun caso, fidarti pienamente di qualcuno. Alla fine, puoi fidarti solo di te stessa. Io non sono il tuo eroe. Io non sono l'altra metà della tua anima che non lascerebbe mai che ti accadesse qualcosa di male. Fidati sempre prima del tuo istinto e di me, se cosi decidi, alla fine.

Victor e Sarai però sono anche molto simili, come due anime immerse nell'oscurità, violente e pericolose. Non so se dentro si loro nascondo una piccola parte fatta di luce, ma quello che posso dirvi è che a un certo punto Sarai, dopo essere riuscita almeno in piccola parte ad ammazzare letteralmente la presa del passato sul suo futuro, è più che disposta ad abbracciare lo stile di vita del killer e non solo per ciò che alla fine la lega a Victor, mentre quest'ultimo è più realista e pragmatico e anche se riconosce le sue capacità come assassina, inizialmente la spinge a cogliere quella che forse è la sua unica occasione di vivere una vita normale, fatta di cose semplice come una famiglia, gli amici, il lavoro e se possibile, l'amore.

Every part of me tells me that she can and that she would. In a way, it pains me to believe it, to know that her innocence was taken from her so long ago and that although she still has a decent shot at living a normal life, the fact that she chooses to want my life, is difficult to swallow. It’s difficult mostly because I almost want to give it to her.

Ho adorato lo sviluppo della relazione tra Victor e Sarai, alcune loro scene e dialoghi tra i due sono molto forti dal punto di vista emozionale, profondi e non si dimenticano con facilità. Quello che più ho apprezzato dello stile della Redmerski poi è che pur restando stilisticamente semplice e molto scorrevole, non manca di una analisi approfondita della personalità e della psicologia dei suoi personaggiL'intreccio di base è articolato e complesso e la suspance è intrigante e tale da catturare il lettore sin dalla primissima pagina, (ad esempio, leggendo della fuga di Sarai nel primo capitolo mi sono trovata a trattenere il fiato insieme a lei, tanto ero immedesimata!), il ritmo molto spesso è incalzante, adrenalinico, e si equilibra tra fughe disperate, sparatorie e omicidi a scene riflessive e introspettive. Questo grazie anche ai punti di vista alternati che rendono la narrazione completa e aiutano a cogliere ogni piccola sfumatura dei pensieri dei personaggi, principali. Anche quelli secondari, come ad esempio Niklas, fratellastro di Victor e suo contatto all'interno dell'Ordine - Victor e Niklas hanno un legame unico, difficile da spiegare, spesso estremizzato direi -, o Samantha, l'unica amica di Victor, che entrano in gioco e muovono le fila della storia, sono completi e alcuni di loro molto interessanti, spero proprio che si lascino scoprire di più andando avanti nella serie.
Devo essere sincera, non sono sicura di essere riuscita a trasmettere tutte le sensazioni provate nella mia recensione, vorrei dire tante e tante cose, ma non voglio neanche rovinarvi la storia con spoiler o anticipazioni. Spero perciò di avervi almeno incuriosito e che proverete a dare una chance al romanzo di conquistarvi a sua volta! Io sicuramente mi leggerò tutti i seguiti, anche per voglio assolutamente scoprirne di più sull'Ordine e il misterioso Vonnegut, il capo di Victor, e poi il finale di Killing Sarai è uno di quelli che ti fanno pensare "meno male che c'è il seguito", perché dire che mi ha lasciato a bocca aperta è dire poco. Alla fine vi scoprirete a dire anche voi: Voglio.Il.Seguito.Ora.
Lettore avvisato... :D
Cinque stelle

22 commenti:

  1. Non conoscevo questo romanzo, lo terrò d'occhio :)

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    1. Brava! Guarda io starò attentissima, appena lo pubblicheranno lo dirò al mondo intero lol xDxD

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  2. Accipicchia Rosa, mi hai proprio convinta :) I personaggi oscuri piacciono parecchio anche a me :)

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    1. Siii, Giulia... sono straconvinta che ti piacerà. E Victor, awww... ti conquisterà per certo!!! *w*

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  3. E ti sei data anche tu al dark romance!!!!!! :'(
    Lo voglio troppo!! Avevo letto tempo fa un'altra recensione entusiasta come la tua e secondo me sei stata molto brava a trasmettere il contenuto e quello che ci dobbiamo aspettare...
    Della Redmerski non ho ancora letto Il confine di un attimo che ho sullo scaffale da una vita.
    Spero facciano uscire anche questo perché deve essere mio per forza!! >_<

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    1. Si, sono passata al lato oscuro buahahah xD Mah, comunque sarà il periodo, leggo solo romance ultimamente <3
      Io ho letto la recensione di Chiara Cilli e, se non avessi letto il romanzo, mi sarei precipitata a farlo!!! Nel frattempo che aspettiamo e speriamo ardentemente che traducano questa serie, tu leggiti Il confine di un attimo e fammi sapere ^-^

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  4. Wow! Mi ispira moltissimo, potrebbe proprio piacermi questo romanzo. Spero lo traducano in italiano :D

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    1. Speriamo davvero ch lo traducano, merita molto secondo me. Anche se devo dire che leggerlo in lingua non è molto difficile, direi un livello medio-basso. :)

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  5. Mi piacciono molto questo genere di romanzi! Bellissima recensione^^

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    1. Grazie Antonietta, ci tenevo davvero tanto a questa recensione! Fammi sapere se lo leggerai ^_^

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  6. Come ti ho già detto, non lo avevo mai sentito nominare, ma... mi ispira!!! La tua recensione mi ha fatto venire voglia di iniziarlo subito! Ma no.. aspetterò, e seguirò il tuo consiglio, leggerò Il Confine di un Attimo (questo ce l'ho già, mentre Killing Sarai no), che schizza alle prime posizioni della mia TBR. Per febbraio avevo comunque pensato di leggere qualcosa di "romantico", quindi magari lo inserisco! Poi se l'autrice mi convince, questo questo romanzo sarà il prossimo!! *-*

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    1. Ma sai che ero convinta che avessi già letto Il confine di un attimo?? :/ Forse mi confondo con qualche altro romanzo.... vabbè, leggilo e fammi sapere! Spero proprio che ti piaccia, a me queslla duologia mi piacque molto (e come sai io sono difficile da accontentare con gli new adult), e se pure se non ti piace, ti obbligo a dare una chance a Sarai e Victor :D *occhietti a cuoricino*

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  7. Fantastico, bellissimo!!! Spero che lo traducano al più presto, o che almeno riesca a trovarlo in spagnolo!!! *_* Lo voglio leggere troppissimo!!!! *_*

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    1. Mi sa di si, credo che l'abbiano tradotto in spagnolo... in Italia invece chissà quando lo vedremo, io ci spero però! :D

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  8. Rosa, mi hai incuriosita tantissimo.. mi ispira perché è una storia diversa dalle solite.. spero davvero che decidano d tradurlo in Italia :)

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    1. Era quello il mio intento, incuriosirvi :3 Una storia diversa dai soliti clichè, speriamo che le c.e. nostrane si decidano a cambiare genere...

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  9. Ero davvero curiosa di leggere la tua recensione e ora direi che il libro finisce dritto dritto in wish list, senza nessun dubbio! :)

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    1. Wow, sono felicissima di averti convinto! Spero proprio che ti piacerà!!!

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  10. La parte che mi ispira di più è il tuo entusiasmo e ti ringrazio infinitamente per aver messo chiaro alcuni punti fondamentali: non è la Redmerski de Il confine di un attimo e Victor cambia. Io capisco che i personaggi tenebrosi abbiano un certo fascino, ma non riesco a cadere ai loro piedi... insomma, per me è complicato. Tuttavia ci sono molti punti a favore di questo romanzo, non ultima l'introspezione psicologica. Lo segno in wishlist :3

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    1. Wow, sono contentissima che l'hai messo in wish! :D Comunque no, non è la stessa autrice de Il confine dell'eternità, qualcosina c'è a livello di stile, ma la storia di per se è tutt'altro... A me invece i personaggi tenebrosi, complicati e oscuri piacciono molto, forse perchè spero sempre che nascondano qualcosa di buono dentro di loro :3

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