15 luglio 2014

Recensione: L'ultimo sogno - Valentina Fontana

L'ultimo sogno
di Valentina Fontana
Mondadori Chrysalide
Anno 2014
Pagine 372
Isbn: 9788804637295

Esiste un mondo dove ogni cosa è possibile: viaggiare in paesi lontani, vivere i ricordi delle persone, camminare per le strade di città mai viste e perfino uccidere. Basta un casco per immergersi nella realtà che connette tutte le menti dell'interconscio, il grande spazio virtuale in cui ogni esperienza è a portata di mano, più vivida di un sogno. Il suo nome è Onyricon. Ma c'è chi nella rete si perde, come Miri, che per gioco è rimasta intrappolata in X-stream, un social network pirata controllato da un pericoloso hacker. Alex, dotata di una rara immunità ai virus informatici, dovra scendere nell'inferno di X-Stream, in cui i sogni si trasformano in paure e morire non è più soltanto una finzione. Bastian è l'unico che può aiutarla. Un tempo le ha spezzato il cuore, ora la vita di Miri e degli onirodipendenti perduti nel network è nelle sue mani.

Mi è piaciuto molto questo romanzo, non solo per la storia in sé, ma soprattutto per alcune considerazioni sociologiche e psicologiche che mi ha portato a fare. Purtroppo se non fosse stato per qualche piccolo difetto  avrei potuto dare anche una valutazione più alta. 
Valentina Fontana crea un mondo che potrebbe benissimo essere la nostra realtà tra una cinquantina d’anni, in cui la tecnologia è cresciuta fino ad arrivare a nuove vette mai esplorate prima. Nel 2034 infatti è stato creato il software Onyricon, con cui si ottuene la riproduzione cibernetica della psiche umana. In pratica è possibile, attraverso un collegamento con un imovisore, entrare nella propria mente e renderla visibile su uno schermo, come se fosse un programma per computer. Molto diffuse sono le ArtEx, le esperienze artificiali in cui, come dice il nome stesso, è possibile provare qualsiasi tipo di esperienza si desideri.

Oh, sì, signori, considerò tra sé non senza divertimento, l’anima accessibile grazie ai computer, le vostre fantasie, i pensieri più riposti in diretta su un terminale, potenzialmente gestibili attraverso un semplice computer. Detta così fa quasi impressione, vero?

Queste fantastiche scoperte tecnologiche hanno introdotto nella vita degli esseri umani nuovi concetti come l’imoconscio, cioè la mente umana quando è collegata, e l’interconscio, ossia il non-luogo dove più imoconsci si incontrano e creano collegamenti. Lo so che detta così può sembrare qualcosa di troppo fantascientifico, tuttavia nel libro questi concetti vengono introdotti in modo graduale. Immaginate perciò una realtà dove le tecnologie di Matrix incontrano le realtà alternative create nei sogni del film Inception: in definitiva un mondo dalle possibilità e capacità illimitate. Un universo virtuale che esplora la memoria e la parte più recondita dell’animo umano, un luogo dove, perdere la lucidità e il contatto con la realtà, significa smarrire se stessi con il rischio di impazzire.

Una cosa che mi ha molto colpita e che mi ha fatto riflettere su quanto la tecnologia sia diventata una parte integrante della nostra vita. Nel libro, nel 2099, l’anno in cui si svolge la storia, le ArtEx sono diffuse ovunque, tutti ne fanno uso, in modo più o meno responsabile, esattamente come accade oggi, per fare un esempio semplicissimo e di cui tutti abbiamo esperienza, con Facebook o i tablet, tecnologie e network che fino a dieci anni fa non esistevano neanche. La tecnologia influisce pesantemente sulla società, tanto da cambiarla, e sinceramente questa è una cosa che mi fa seriamente riflettere.


Questa ancora mi mancava, sbuffò Alex tra sé. Mentre lei si ostinava a evitarle, in ogni agglomerato urbano o area rurale dell’Unione Europea tutto il resto dell’umanità aspettava con ansia le fascie orarie coperte da fornitura elettrica per rifugiarsi nell’intercoscio e fingersi qualcun altro.

La vicenda si svolge principalmente in una Milano del futuro irriconoscibile, con la sua Città d’Ombra e i suoi multilivelli, e la protagonista è la giovane Alex Petra e la sua amica Miranda detta Miri, un’onirodipendente. Quest’ultima finisce in un brutto giro di hacker e programmatori senza scrupoli che creano software dannosi e virus, e proprio per testare un nuovo network, resta intrappolata nel sito X-Stream, un interconscio amministrato da un pazzo sadico e violento che usa le stesse paure dei suoi utenti per ucciderli sia mentalmente che fisicamente, e lasciarli così impazzire lentamente. Alex, che tiene a Miri come se fosse sua sorella, farà di tutto per salvarla, anche chiamare in aiuto Bastian Riegel, imoterapeuta e ricercatore presso l’Accademia di Stoccarda, l’uomo che era stato il suo mentore e che aveva cominciato a istruita per renderla una crosser esperta. Insieme con Giò Costa, agente della Divisione Imocrimini e Teeg Connors, un giovane programmatore, Alex e Bastian faranno di tutto per recuperare Miri e chiudere per sempre X-Stream. E Alex, tentando una azione folle e disperata, dovrà fare molta attenzione a non confondersi, con il rischio di perdersi nel network e nella sua stessa mente.

Un clic e lo scenario iniziò a mutare stabilizzandosi su un  terreno arido e rossiccio, increspato da rilievi taglienti. Alex se ne accorse a stento, gli occhi fissi su un’enorme voliera di metallo bianca, posata al centro di quello spiazzo. La cupola elegante e ornata di intarsi svettava contro un cielo grigio di nuvole. Sull’altalena si intravedeva la sagoma scura di un merlo indiano, il suo canto limpido e struggente aleggiava tutto intorno a loro. Le sue dimensioni erano grottesche, però, e Alex ebbe un brivido.- Miri è là dentro – mormorò quasi senza voce. 

Anche se il romanzo ci ha messo almeno un centinaio di pagine per acchiapparmi, ho apprezzato moltissimo la piega investigativa che prende ad un certo punto, e soprattutto le descrizioni dei vari scenari onirici durante le connessioni di Alex e Bastien, come ad esempio il circo, o il mare di nebbia, o anche la prigione, luoghi dove niente è prevedibile e tutto è possibile, dove ogni logica scientifica e ogni razionalità perde significato e importanza. Molto bello è stato anche vedere come fossero invece i ricordi umani altamente soggettivi a modificare l’ambiente onirico.
I personaggi principali, ossia Alex, Miri e Bastien sono stati ben caratterizzati, soprattutto i legami tra loro tre che influenzano l’andamento della storia. Purtroppo altre cose mi hanno lasciato delusa, credo che se fossero state approfondite di più il romanzo ne avrebbe guadagnato in completezza. Ad esempio la Imago, un’organizzazione volta a screditare il lavoro dell’Accademia, viene citata un paio di volte e poi più nulla, o anche il personaggio della detective Costa, poco analizzato e con quella sua relazione con Jekel, che sinceramente non ho capito il motivo per cui sia stata inserita. Inoltre in certi passaggi la lettura era poco scorrevole, soprattutto alcuni dialoghi ho dovuto rileggerli perché non riuscivo a capire quello che i personaggi si stavano davvero dicendo. 

Per concludere un buon romanzo tra lo sci-fi futuristico e il thriller, dove sicuramente la parte più interessante è la commissione tra tecnologia, psicologia e società.
Tre stelle e mezzo

19 commenti:

  1. Come ti ho già detto l'ho abbandonato, ma questo mese mi piacerebbe riprenderlo :D

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    1. Ciao Ambra ^^ si mi ricordo che non ti aveva presa...poi mi dici se ti è piaciuto :D

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  2. Io volevo leggerlo, ma non trovavo delle recensioni che riuscissero a convincermi in pieno. Anche se la tua recensione alla fine non è negativa, penso che questo libro aspetterà ancora un po' perché ora proprio non mi va di avventurarmi in un romanzo dallo stile poco scorrevole, come hai detto tu. (:

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    1. Ciao Giada ^^ fammi sapere quando lo leggerai...mi è dispiaciuto che ci fossero quei piccoli dettagli e la poco scorrevolezza che non mi è piaciuta affatto, altrimenti sarebbe stato un romanzo che avrei consigliato sicuramente!

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  3. A me incuriosisce non poco! :)

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    1. Ciao Aenor ^^ poi dimmi che ne pensi, se ti è piaciuto o meno :3

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  4. Mi aveva già colpito la trama di questo libro e, penso che se lo trovassi non aspetterei nemmeno un secondo per prenderlo. Mi fa pensare un poco a Hyperversum, anche se il secolo è assolutamente diverso xD

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    1. Secondo me questo romanzo ti può piacere...uuuhhh, la trilogia di Hyperversum vorrei leggerla entro quest'anno se riesco, e poi sono curiosa di sentire il tuo parere ^.^

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  5. Ricordo che la trama mi attirò subito quando lo vidi tra le nuove uscite, ma non l'ho ancora letto.. sembra carino:)

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    1. Ciao Alice :) io l'ho preso per caso in biblioteca, attirata dalla cover e dalla trama, alla fine direi una buona lettura che però non mi ha soddifsatta completamente :/

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  6. Mi ispira, ma non al punto da correre a prenderlo subito. Quindi aspetterò un pò!

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    1. Ciao Ile :3 sarei curiosa di sentire il tuo parere...aspetterò che lo leggi allora ^^

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  7. all'inizio lo volevo leggere, ora non so... temo non sia il mio genere

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    1. Ciao Muriomu ^^ Mmm, se non è un genere che leggi spesso non so...prova a dargli una possibilità comunque...

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  8. Rosa bella questo libro non penso faccia per me. E' troppo fantascientificamente intelligente per le mie capacità ahahah ;). Mi piace un sacco la tua recensione perché hai analizzato bene ogni cosa.
    Cmq se proprio mi dovesse capitare gli darò un'opportunità ;p
    l’imoconscio... l’interconscio, ahimè :(

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    1. *w* grasssie Violet, sono felice che ti sia piaciuta la recensione!
      Per quanto riguarda le capacità, no daiii non è così tanto difficile, se no col cavolo che riuscivo a finirlo ^^ Poco scorrevole e frustrate in alcuni passaggi si invece :/

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  9. Mi sembra molto interessante.. credo che prima o poi gli darò una possibilità :)

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    1. Allora fammi sapere se ti è piaciuto o no, sono curiosa di sapere altre opinioni al riguardo! ^^

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