18 novembre 2016

Recensione: La Corona di Fuoco - Sarah J. Maas (Throne of Glass #3)

La corona di fuoco 
(Throne of Glass #3)
di Sarah J. Maas
Mondadori Chrysalide
Anno 2016
Pagine 456 
Euro 19,90

"Era passata una settimana da quel giorno orribile in cui le era crollato il mondo addosso. Tutto a un tratto il mondo era sparito, inghiottito dall'abisso che regnava dentro di lei." 
Celaena Sardothien è sopravvissuta a combattimenti mortali e a orribili sofferenze, ma di fronte all'assassinio della sua più cara amica è sconvolta e annientata. Consumata dal senso di colpa e dalla rabbia, vuole passare al contrattacco, e mettere in atto così la sua vendetta nei confronti del responsabile dell'atroce delitto, il re di Adarlan. Ogni speranza per distruggere il tiranno, però, giace nelle risposte che potrà darle Maeve, la regina dei Fae, a Wendlyn. Sacrificando il suo stesso futuro, Chaol, il Capitano della Guardia Reale, l'ha mandata laggiù con l'idea di proteggerla, senza sapere che questo viaggio potrebbe invece costarle la vita. In quella terra lontana, infatti, Celaena dovrà confrontarsi con un'oscura verità relativa alla propria origine, ma soprattutto affrontare creature brutali e mostruose che intendono conquistare il mondo intero. Per sconfiggerle, però, dovrà prima di tutto accettare la sua vera natura e far pace con i propri demoni interiori, accogliendo finalmente il suo destino.
Noi lettori italiani abbiamo dovuto aspettare ben due anni prima di poter avere nelle mani la traduzione di Heir of Fire, il terzo volume della serie fantasy firmata da Sarah J. Maas. Fatemi dire che l'attesa è valsa decisamente la pena, e dopo aver assaporato con la calma necessaria la lettura de La Corona di Fuoco, posso affermare senza ombra di dubbio che questa saga migliora di volta in volta, riuscendo a cogliermi di sorpresa a ogni nuovo capitolo.
Come accadde per le novelle prequel (qui la mia recensione) e Il trono di ghiaccio (qui), ho avvertito uno stacco quasi netto tra La Corona di Mezzanotte (qui) e La Corona di Fuoco: in parte è dovuto al fatto che non ho riletto Crown of Midnight (non ne avevo il tempo, in verità, e poi ricordavo abbastanza bene gli avvenimenti); in parte è proprio l'autrice che modifica la sua penna non solo per gestire le nuove fila e i personaggi della sua storia, ma anche in quanto a stile, consegnandoci così un manoscritto finale che non è la copia stampata dei suoi lavori precedenti. Se questo può lasciare un attimo disorientati, alla fine sento di apprezzarla moltissimo, perchè ogni volume acquisisce unicità e dinamismo pur mantenendosi lineare nel portare avanti la storia nel complesso. E' come se la Maas crescesse e così facesse la sua penna e i suoi personaggi: mi sento di dire infatti, che se i primi volumi era molto più "leggeri" e quasi pensati per un pubblico giovane, la stessa cosa non si può dire de La Corona di Fuoco, che in quanto a tematiche è decisamente più cupo e approfondito del solito.
Da adesso in poi la recensione contiene Spoiler! Lettore avvisato, mezzo salvato...

Cosa succede in questo terzo volume? Be', partiamo da lei, la protagonista. Celaena Sardothien, la famosa assassina e la paladina del temutissimo Re di Adarlan, colei di cui abbiamo scoperto l'identità segreta alla fine del secondo libro. Essere Aelin Ashryver Galanthynius non è una eredità facile da gestire in un mondo dove la magia è messa al bando; peggio ancora se la nostra eroina è ormai piena di disillusione e pronta ad arrendersi senza neanche provare a combattere. La Celaena che leggiamo per buona parte del romanzo non è quella che siamo abituati a conoscere: è una ragazza a pezzi, che vede tutto col velo nero e amaro del pessimismo e che ancora non si è ripresa della morte brutale della sua amica la principessa Nehemia... e dalla morte di Sam. O dalla morte dei genitori, se per questo. Sono talmente tante le persone che Celaena ha amato e perduto in modo violento e malvagio che anche il solo contarle fa male e ciò la blocca sul posto. Incapace di andare avanti, inerme, sola, senza nessuna speranza, ma viva solo di rabbia cieca, disperazione e odio. Odio per il suo nome, odio per ciò che è chiamata a fare, odio per ciò che ha dovuto sacrificare e perdere in questi dieci lunghi anni.
E mentre i ribelli e i fedeli al suo nome aspettano un suo segno per poter dar il via alla liberazione di Terrasen e di tutte quelle popolazioni assoggettate dal volere malvagio del Re di Adarlan per poter riconquistare il giusto posto sul trono che le spetta per diritto, Celaena cerca di fare pace con il suo passato e di imparare a dominare il potere del fuoco che le scorre dentro fin dalla nascita.

Lei non ha più speranza, principe. Nel suo cuore non c'è più speranza. Aiutala. Se non per lei, almeno per quello che lei rappresenta, per quello che potrebbe offrire a tutti noi, te compreso. Un mondo migliore.

Per fortuna l'incontro con Rowan Biancospino, un Principe e guerriero Fae, cambierà le carte in tavola. Legato con un patto di sangue a Maeve, la regina dei Fae a cui Celaena si rivolge per scoprire qualcosa di più sulle misteriose Chiavi Wyrd - e poter così mantenere la promessa strappatale in modo brutale da Nehemia -, Rowan ha l'incarico di aiutare Aelin a risvegliare il suo potere e addestrarla a usarlo al meglio delle sue capacità. 
Lo ammetto: ho adorato il rapporto che si crea pagina dopo pagina tra Celaena e Rowan. Il fatto è che hanno delle personalità abbastanza simili, entrambi hanno sofferto in passato e sanno cosa significhi perdere tutto e tutti; sono tutt'e due restii a confidarsi con gli altri e a mostrarsi deboli. Sono alteri e fieri e arroganti, forti delle proprie capacità di combattimento e della propria astuzia. Insomma, leggere delle loro sfide silenziose, delle loro liti e vedere come pian piano si capiscono e si conoscono meglio è la parte che più ho adorato di questo romanzo. 
Lo so cosa state pensando... e l'interesse romantico? Per il momento sento che, nonostante tutto, Celaena è ancora legata a Chaol, anche se il legame è messo a dura prova; con Rowan io ci vedo più un'unione amichevole e una fedeltà del tipo regina-suddito, ma non voglio anticiparmi nulla di più...

Alzò il viso al cielo per poter guardare le stelle. Lei era Aelin Ashryver Galantynius, erede di due potenti stirpi, protettrice di un popolo che un tempo era stato valoroso, non che regina di Terrasen. Lei era Aelin Ashryver Galantynius e non aveva paura.

A Rithfold invee abbiamo lasciato un Chaol ancora sconvolto dalla scoperta della vera identità di Celaena e dei poteri del principe Dorian. Il nostro povero capitano delle guardie reali si trova a un bivio, ovvero scegliere da che parte stare e non sarà affatto facile per lui capire cosa è giusto e cosa non lo è, destreggiandosi tra senso dell'onore, i moti del cuore e i pensieri di una mente razionale. Devo dire che un po' mi ha deluso perchè l'ho trovato molto statico e fermo sulle sue posizioni. Per fortuna Dorian, e anche Aedion, sebbene con parole molto più dure e taglienti, lo riscuotono nella sue fondamenta e spero che la strada presa dal mio carissimo Chaol cambi qualcosa nel suo prossimo futuro.

E' cambiato tutto. Ed è cambiato per te. Io ho dei poteri magici e non posso farci niente, non posso sbarazzarmene. E in quanto a Celaena, tu non hai il diritto di sperare che lei non sia quello che è. L'unica cosa che hai il diritto di fare è decidere se essere suo amico o nemico.

Dorian Havilliard, dal canto suo, ha capito bene cosa fare, ovvero essere il solo e unico che potrà strappare il potere dal Re suo padre, anche se un po' più di iniziativa anche da parte sua non sarebbe stata male. Peccato però che quando il suo gioco viene scoperto, ne debba pagare un carissimo doppio prezzo: non solo perde qualcosa di importante per il suo cuore, ma diventa suo malgrado una pedina importantissima e potente nelle mani di suo padre (e ditemi ciò che volete, ma ho sempre sospettato che il Re sapesse dei poteri di Dorian, e infatti...).
Tra le new entry più interessanti oltre a Rowan, abbiamo lui, Aedion Ashryver, il capo dei Sanguinari - che non vedo l'ora di incontrare - la legione più brutale agli ordini del Re. Il Lupo del Nord. O se preferite la baldracca di Adarlan. Sì, perchè a dispetto del suo sangue Fae e del suo essere un Ashryver e quindi cugino di Aelin, è un fedele servitore del Re di Adarlan. Ma ovviamente, la sua è solo una recita, in attesa di un qualche segnale da parte della sua amatissima Regina. E' un personaggio interessantissimo, perché non si sa mai come agirà e la cosa è elettrizzante oltre ogni modo; inoltre dai brevi flashback che abbiamo potuto leggere in questa pagine, si evince un bellissimo rapporto con Aelin/Celaena, e sinceramente non vedo l'ora di vederli riuniti.

Il mio unico desiderio è rivederla. Anche solo una volta, se gli dei me lo permetteranno. E se mi concederanno di più, li ringrazierò ogni santo giorno della mia vita. Ma per adesso, la mia priorità è rivederla, assicurarmi che sia viva, che sia sopravvissuta. Il resto non ti riguarda.

Altro filone che per il momento non ha contatti diretti con la storia principale, ma che si prospetta altrettanto intrigante, è quello che riguarda i tre clan delle streghe, le Becconero, le Gambegialle e le Sangueblu, che stanno organizzando per il Re un esercito di draghi. Seguiamo le vicende di Manon Becconero, l'erede delle Becconero appunto. La verità? Ho trovato i suoi capitoli iniziali davvero noiosi e un pochino pesantucci, poiché non sapevo chi fosse e come c'entrasse col tutto il resto. Per fortuna non ho mollato e alla fine anche lei ha saputo conquistarmi, soprattutto nel suo rapporto con Abraxos! Che ci volete fare, adoro i draghi!
Fine parte Spoiler!

Insomma, anche se non avete letto nel dettaglio il resto della recensione, dovete sapere che mi è piaciuto moltissimo questo libro! I personaggi vengono approfonditi in modo sublime, ognuno ha una piccola, grande crescita caratteriale, acquisisce consapevolezza del proprio essere e del compito che gli spetta per far sì che ritorni la pace in una terra ammantata da guerra, schiavitù e morte. Un unico appunto, che riguarda l'edizione italiana: manca la mappa, accidenti! Visto che, per forza di cosa, la narrazione si sposta su diverse zone dell'Erilea, la mappa che potete ammirare qui, trovo sia di fondamentale importanza. Inoltre la traduzione presenta qualche piccola incertezza, soprattutto nella prima parte, il che rende la lettura più macchinosa e meno fluida del solito. Detto questo... incrociamo le dita e aspettiamo l'arrivo della traduzione di Queen of Shadows! E nel frattempo, chi non l'avesse fatto, recuperi questi romanzi perché sono DA LEGGERE, e perché ve li consiglio io ;)
Quattro stelle e mezzo

10 commenti:

  1. Attendevo con impazienza la tua recensione :3 sono felice che ti sia piaciuto!
    Io ancora non ho avuto il tempo di leggerlo in italiano perché voglio prima rileggere La corona di mezzanotte e, che palle, ogni volta che tocca al secondo volume, il mio preferito, non riesco mai a dedicarmici, per questo 'sta volta mi sono messa in testa di riuscirci XD
    Comunque fa un po' strano leggere i nomi tradotti in italiano! Rowan Biancospino non si può sentire ahahahah

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    1. Me too :3 vorrei il seguito subitissimo però!
      A me è dispiaciuto non riuscire a rileggere i volumi precedenti, ma conto di recuperarli appena possibile (magari quando toccherà leggere questo volume a mia mamma, che sì, adora Celaena *w*).
      Ahahahah, almeno è la traduzione letterale dell'originale ;)

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  2. Rooosaaa!
    Mi sono fermata nel punto in cui dici che la recensione contiene spoiler. Sappi che mi hai già conquistato. Appena metto ordine nel Kindle - e nella mia capoccia – leggo tutta la serie. :D

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    1. Monicaaa! <3 <3 <3
      Felicissima di averti convinta a leggere questa saga!!! *O* Non vedo l'ora di sapere che te ne pare! ;)

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  3. Sono davvero contenta che l'hanno tradotto ma Biancospino mi fa pensare troppo ad un coniglietto, cosa chs Rowan non è proprio. XD Anche a me è piaciuto un po' di meno Chaol anche se lo continuo a preferire come personaggio.
    La mappa dovevano metterla! Ormai io mi sento persa senza mappe nei libri fantasy: non capisco mai dove si trovano precisamente i protagonisti! >_<

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    1. Ahahahaha, oddeo, Rowan come coniglietto proprio no X"D Chaol non mi è piaciuto qui, in questo romanzo, ma spero che qualcosa cambi nei seguiti.. e comunque lui rimane sempre nel mio cuoricino <3 *.*
      Ci vuole per forza, infatti appena ho finito il libro sono andata a cercarmela online, soprattutto per quella cosa della Torri e delle ondate... è necessaria, punto!

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  4. Per la miseria Rose... non ti eri mai dilungata così tanto in un libro, ma quando un libro è bello è bello c'è poco da fare. Io ho letto solamente la prima e l'ultima parte, sorry. Ho dovuto farlo se voglio dare un'opportunità alla serie. ^-*
    Mi bloccano ste benedette novelle perché le avevo scaricate su kobo quando erano gratis e adesso mi ritrovo che me ne manca una. E' fondamentale? Voglio conoscere Celaena, Chaol e Rowan... sì,qualcosina alla fine l'ho letta ;D

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    1. Eheh, mi sono lasciata prendere la mano XD
      No, non mi trovare la scusa delle novelle! Negli ebook manca la quarta, L'Assassina e la Guaritrice - che neanche io ho letto - ma non è fondamentale, eh! Quindi vedi se riesci a cominciare almeno quelle... poi magari la recuperi con la versione cartacea, come ho intenzione di fare io ^^
      Mannaggia a te, mannaggia ;)

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  5. Anche se con la Maas ho un rapporto di amore/odio (che ultimamente è più odio che amore), sono comunque contenta che il libro ti sia piaciuto. E leggere la tua recensione è stato un piacere :)

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    1. Da una parte ti capisco - l'allungamento della serie ACOTAR non convince neanche me - però se mi ricordo bene questo volume ti aveva fatto irritare per qualcosa che adesso non mi sovviene, giusto? Y.Y

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