23 marzo 2015

Briciole di Segnalazioni #12

Buon lunedì a tutti! Come avete passato il fine settimana? Spero bene... io sabato l'ho passato sul divano a seguire le partite finale dell' Rbs Sei Nazioni, mentre domenica c'è stato mal tempo tutto il giorno e sono rimasta a casa, a scrivere alcune recensioni e a leggere ovviamente! E per quanto riguarda le vostre letture, che mi dite? Beh, se siete in cerca di qualche nuovo titoli da aggiungere alla vostra infinity wish list, beh ho qualcosa per voi :D Vi lascio alle schede e fatemi sapere quale romanzo ha catturato il vostro animo di lettori!


Angelica Russo, protagonista de L’Erba Cattiva di Jolanda Buccella, ci presenta il romanzo di cui è protagonista.
Mi chiamo Angelica, ho 15 anni e fino a qualche mese fa vivevo con la mia famiglia nella meravigliosa isola di Ponza, ero felice, avevo una bella casa su una scogliera da cui si poteva ammirare un paesaggio straordinario e respirare l’odore del mare in ogni attimo della giornata, due nonni che mi adoravano, un’amica del cuore che era tutto il mio mondo e a scuola andava tutto alla grande. Era una vita perfetta, perfetta per la mia età e i sogni grandiosi come quello di dirigere una commedia di Shakespeare in uno dei teatri più prestigiosi del mondo li lasciavo al futuro, perché allora ci credevo ancora al futuro, poi sono stata costretta a trasferirmi a Milano e la mia esistenza è andata in frantumi e ho smesso di credere in tutto. Da quando mi sono stabilita in questa città fredda e caotica sono sempre triste e sola, i miei genitori sono impegnati tutto il giorno con i loro nuovi lavori e la mia sorellina minore Allegra è continuamente in giro con i suoi nuovi amici, beata lei che riesce a socializzare con tutti, per me è sempre stato un problema fare amicizia con i miei coetanei per colpa di una timidezza patologica che mi trascino dietro da quando sono nata e da quando ho iniziato a frequentare il Beccaria le cose sono addirittura peggiorate. Nella nuova scuola non mi fila nessuno, è come se fossi un fantasma, soprattutto da quando Jennifer e le ragazze de l’Erba Cattiva hanno iniziato a prendermi di mira. Sono la vittima preferita dei loro scherzi più ignobili, per esempio l’altro giorno mi hanno lanciato addosso un sacchetto pieno di rospi ed io sono quasi impazzita dalla paura, e poi mi prendono in giro per l’apparecchio che porto ai denti, continuamente, tanto che ormai il mio nome non è più Angelica ma Bocca di ferro, un maledetto nomignolo che è diventato la colonna sonora delle mie giornate trascorse a scuola. Quelle ragazze mi odiano, lo vedo dai loro sguardi che si incendiano di una luce raggelante ogni volta che si posano su di me che mi odiano, anche se io non ho mai fatto niente per meritare un sentimento tanto negativo da parte loro, me ne sto sempre da sola e in disparte nel banchetto in cui mi hanno costretto a sedermi da quando è iniziata la scuola e non distolgo mai gli occhi dai miei libri, a volte non mi alzo nemmeno per andare in bagno pur avendone la necessità per paura di innescare una loro reazione violenta. Vivo le mie giornate con un magone allo stomaco e il terrore di quello che le ragazze de L’Erba Cattiva saranno ancora capaci di farmi, iniziano ad usare anche le mani, ci vanno giù pesante ed io non so come difendermi. Non riesco a parlarne con nessuno, mamma e papà sono troppo concentrati su loro stessi per ascoltarmi, Allegra è ancora una bambina e forse non riuscirebbe a capire la gravità del mio problema, la mia migliore amica vive a Ponza e raccontarle tutto significherebbe soltanto farla sentire in colpa per non potermi stare accanto. Ho provato a parlarne con l’insegnante di lettere ma è stato inutile, forse avrei fatto meglio a tacere, perché mi ha fatto sentire ancora più sola e impotente quando mi ha detto che non può fare niente per aiutarmi, Jennifer e le sue seguaci minacciano anche lei e gli altri professori quando fanno qualche piccolo tentativo di arginare la loro prepotenza, in classe sono loro a dettare legge. Sono disperata, a volte mi vengono pensieri strani, penso a Carolina e al ragazzo con i pantaloni rosa che hanno vissuto esperienze simili alla mia e hanno deciso di farla finita perché non hanno trovato un altro modo per uscire dall’incubo che ha distrutto le loro vite, ho pianto tante per le loro storie e ho pensato che morire fosse la soluzione migliore anche per me. Quando alzarsi la mattina dal letto diventa un incubo peggiore di quelli che durante la notte popolano i tuoi sogni, è normale pensare che chiudere gli occhi per sempre sia la cosa migliore, un ristoro per l’anima, la pace che non fa più parte dei tuoi giorni. Poi ci sono quei momenti in cui la vita pulsa prepotente nelle vene e ti fa capire che dovresti ribellarti, urlare al mondo quanto sia ignobile quello che ti stanno facendo passare, riprenderti tutto quello che ti hanno tolto forse è per questo che ho deciso di raccontare la mia storia attraverso le pagine di un romanzo. In realtà non l’ho scritto io personalmente perché io sono la protagonista della storia, non esisto, eppure esisto perché quello che qualcuno ha raccontato per me accade realmente a centinaia di adolescenti ogni giorno e in ogni angolo del mondo e spesso finisce molto male. Io sono certa che L’Erba Cattiva potrebbe spingere tanti giovani vittime di bullismo a trovare la forza di ribellarsi e aiutare gli adulti a capire che cosa si nasconde dietro gli infiniti silenzi dei loro figli perché come dice un personaggio molto importante del romanzo che parla di me: “I nostri ragazzi sono come dei giganteschi iceberg di cui spesso riusciamo a cogliere solo la superficie e ignoriamo la pericolosità di tutto ciò che c’è al di sotto, nella profondità dei loro pensieri più oscuri”



La libertà ha un prezzo altissimo
di Giulia Mancini 
Narcissus
Pagine 131 
Euro 1,99 (Amazon)

Alle soglie dei cinquant’anni Michela ripercorre con la mente le tappe importanti della sua vita e tra passato e presente rivive i momenti cruciali: i dolori, le cadute, le sconfitte e le rinascite, fino alla piena comprensione di sé e al raggiungimento di una forma di serenità e forse, perché no, di vera felicità. Le scelte che facciamo, soprattutto quelle razionali, sono dettate troppe volte dalle convenzioni sociali e da ciò che gli altri si aspettano da noi. Facciamo le cose per senso del dovere e prendiamo delle grandi cantonate. Con il senno di poi non rifarei mai cose che tutti ritenevano perfettamente legittime e sensate. Ciò che ho fatto seguendo esclusivamente il mio istinto e il mio cuore lo rifarei ancora oggi. 
Per ricominciare serviva un coraggio sovrumano, perché dovevo riprendere in mano la mia vita. E solo quando avrò superato tutto questo, quando saprò gestire il mio tempo e mi sentirò tranquilla e felice anche della solitudine, dei miei spazi così duramente conquistati e, del mio tempo, perché finalmente saprò gestirlo, solo allora potrò dirmi davvero libera, di restare sola o di innamorarmi di nuovo. Questa libertà va conquistata, ma la libertà è sudore e sangue, la libertà ha un prezzo altissimo.


Giulia Mancini nasce in Puglia ma si trasferisce giovanissima a Bologna dove vive e lavora. Ha sempre avuto la passione per la lettura e per la scrittura e nel corso degli anni ha scritto a fasi alterne, romanzi e racconti brevi, ma solo per se stessa e per pochi amici. Ha scritto il suo primo romanzo breve a sedici anni che è rimasto rigorosamente nel cassetto. La libertà ha un prezzo altissimo è il primo libro (ebook) che pubblica.
Vi lascio i link alla pagina Facebook e al sito dell'autrice.


Sul finire d'agosto
di Laura Caterina Benedetti
Self-publishing
Pagine 357
Euro 1,80 (Amazon)

Agosto 2013, Torino. Morgana Rinaldi è appena rimasta vedova: suo marito Hugo è morto di overdose a ventisei anni e l'ha lasciata in miseria e preda degli strozzini. Dopo il funerale si presenta alla giovane un soccorso inaspettato nella persona di Lorenzo Goldstein, deciso ad ogni costo ad aiutarla per riparare agli errori del fratello minore. L'uomo si offre di ospitarla per alcuni giorni nella sua villa in collina dove lei, troppo orgogliosa per tornare subito dai genitori, potrà riprendere il controllo della propria vita...

Tra maliziosi battibecchi e malinconiche confidenze, giorno dopo giorno i due protagonisti impareranno a conoscersi e, molto presto, scopriranno che è assai difficile resistere all'attrazione che li spinge uno tra le braccia dell'altra. Sullo sfondo della bella Torino, nella cornice di un'elegante dimora, si snoda una storia di affetto e passione all'ombra di un dramma familiare.


Laura Caterina Benedetti: Non amo molto parlare di me, perciò dirò solo che sono piemontese e che ho due passioni predominanti: leggere e, naturalmente, scrivere. Ho iniziato a 14 anni quando mi hanno regalato il computer e non mi sono più fermata - si vede che il richiamo della tastiera è stato più forte di quello di carta e penna! A ottobre del 2012 ho iniziato l'esperienza del self-publishing, prima su Amazon e poi anche su Kobo; i miei lavori spaziano in generi diversi, ossia ciò che mi è venuto da scrivere in quel preciso momento. Rosa non erotici di gradazione più umoristica o più melodrammatica, noir, storie in costume... io mi sono lanciata in tante direzioni e saranno le lettrici e i lettori a giudicare :) Con la Genesis Publishing è uscito il noir Katriona, la mia prima pubblicazione con una casa editrice. Dalla fine del 2013 collaboro con la rivista online Eclettica, dove io curo la rubrica Libri Vintage.
Vi lascio i link alla pagina Facebook e al sito dell'autrice.

Chasm
di Roberta Dellabora
Self-publishing
Pagine 150
Euro 0,99 (Amazon/Gratuito su Lulu.com, Google Play/ Scaricabile sul blog dell'autrice, Dolci&Parole)

Dareste l’anima per salvare le persone che amate?

Samanta è una giovane 20enne con mille problemi sulle spalle. Dopo la morte del padre, deve badare alla madre alcolista e alla sorellina adolescente Ginevra. E come se non bastasse un giorno viene licenziata dal suo capo di punto in bianco. Pensa che non potrebbe andare peggio di così, ma si sbaglia. Quando una mattina si reca nel suo posto preferito, incontra uno strano uomo, solo e terrorizzato. Da quel momento la ragazza si trova al centro di una serie di strane vicende piuttosto inquietanti, fin quando nella sua vita appare Sebastian, dolce, gentile e premuroso, col quale stringe una profonda amicizia. Sembra che ogni suo problema possa risolversi da un momento con l’altro. Viene, però, a conoscenza di un terrificante segreto che cambierà per sempre il loro rapporto. Inizia così, per lei, la discesa verso l'inferno, e la corsa contro il tempo per salvare le vite delle uniche persone che gli sono rimaste e che non vuole perdere per nulla al mondo. Sul suo cammino incontra Colt Devon, che decide di aiutarla. Un ragazzo dallo sguardo glaciale e dai modi presuntuosi, che non desidera altro l'angelo rinchiuso misteriosamente in Samanta per i suoi fini più oscuri. 


Roberta Dellabora è nata a Pavia nel 1992. Laureata all’Accademia di belle arti di Brera in Progettazione artistica per le imprese. Attualmente frequenta i corsi di specialistica in Product Design, con l’intento, un giorno, di intraprendere la professione di designer. Amante di tutto ciò che riguarda il design, la fotografia, la grafica, l’artigianato e la letteratura. E’ blogger e scrittrice di ben due blog e altri a cui partecipa attivamente. E’ l’ideatrice del blog creativo Il Giardino Segreto e del blog letterario Dolci&Parole.

Occhi di Ruben
di Azzurra Targa
Narcissus
Pagine 212
Euro 0,99 (Amazon)

Greta Laversi, l'aspirante pittrice - con qualche mania di troppo -, ha scoperto l'espediente 
perfetto per razionalizzare il dolore: 'dominare il cuore' attraverso la corsa. Pronta a dimenticare il passato si trasferisce a Torino dove lavora come barista e dove, il giorno del diluvio, incontra Ruben, il misterioso colombiano, schivo e riservato. Sarà a causa della luce scorta nel suo sguardo, oppure dei racconti dell'infanzia latina, o forse degli atteggiamenti furtivi se Greta è inspiegabilmente attratta dall'amico: quegli occhi magnetici, tanto insoliti quanto indecifrabili, sembrano sollecitare l'estro creativo, finora impensato. Tra la corsa, la crescente empatia e il legame che li unisce sboccerà l'amore; quello che non sanno è che entrambi custodiscono segreti: Ruben le nasconde la sua vera identità, Greta il dipinto che lo ritrae e il passato che esorcizza. È proprio il quadro, 'Occhi di Ruben', a condurli separatamente in Colombia. L'acquisto dell'opera porta il nome di Alvaro Montoja, noto trafficante di droga nonché padre del ragazzo; Ruben non l'ha mai conosciuto e l'indirizzo dello studio legale di Cali appare la pista utile per rintracciarlo. Comincia l'avventura. Sulle orme dell'amato e con il piglio di una vera detective, Greta scoprirà luoghi reconditi, riti e civiltà magiche, conoscerà il pericolo della Guerrilla e si ritroverà, suo malgrado, a pagare il prezzo delle avventate imprudenze. Il viaggio darà origine a una serie di equivoci e omissioni, rocamboleschi avvenimenti che finiranno per dividere le loro strade. Ma solo in seguito, a Londra, accadrà il peggio... e quelli che sembravano inviolabili segreti assumeranno insospettabili risvolti.


Mi chiamo Azzurra Targa, sono nata nel 1983 a Latina, dove vivo tutt'oggi con mio marito e il mio cane. Fin da piccola sono stata amante dell'arte, in ogni sua forma. Al liceo ho conosciuto la mia vera passione per il teatro e proprio tra i banchi di scuola ho cominciato a muovere i primi passi. Durante gli anni dell'università ho lavorato alla messa in scena e all'adattamento di testi teatrali per ragazzi. In seguito, ho conseguito la laurea in Regia Teatrale presso il DAMS di Roma e mi sono specializzata nella figura di 'addetta stampa' per attività culturali. La lettura è la costante della mia vita: leggo appena posso, ovunque e di tutto. L'amore per lo sport, i viaggi e la cultura latino-americana ha dato vita al mio primo romanzo, Occhi di Ruben; lavoro che ho scelto di auto pubblicare e con il quale debutto in veste di autrice.
Vi lascio il link alla sua pagina Facebook.


Il nostro gioco
di Ilaria Pasqua
Leucotea Edizioni
Pagine 125
Euro 12,90 (Cartaceo)

“Devo portarla via di qui” è l’unico pensiero che Davide ha in mente mentre corre via dal ghetto insieme a sua sorella Flaminia, di cinque anni. È la mattina del 16 ottobre 1943 e i due ragazzini sono rimasti soli in una Roma che non riconoscono più. I tedeschi hanno preso in mano le redini della città, e loro non sanno dove rifugiarsi per sfuggirgli. Davide porta avanti il gioco iniziato dai loro genitori per impedire alla bambina di capire cosa sta succedendo. E così farà anche Enrico, un ragazzino dei quartieri ricchi che li nasconde in casa sua rischiando molto. Nonostante una prima iniziale diffidenza nascerà una bellissima amicizia che li salverà da un destino orribile. Continueranno a giocare tutti insieme, trascinati dai sogni magnifici di Flaminia, fino a quando non finirà la guerra, fino a quando non sfiorirà del tutto l’infanzia.



Ilaria Pasqua nasce a Roma e si laurea alla magistrale del Dams. Da sempre coltiva la passione per il cinema e la letteratura, ma anche per la scrittura che ha il tempo di approfondire durante gli anni dell’università. Da quando ha ricevuto il primo sì e ha capito che poteva davvero scrivere non solo per se stessa non si è più fermata. Ha messo in piedi un sito internet con un blog in cui si diverte a pubblicare recensioni e cerca di dare voce a tutte le idee che la braccano. Il bambino nascosto nel buio, il suo primo romanzo, è in pubblicazione con La Ponga Edizioni, Le tre lune di Panopticon - Anime Prigioniere è uscito a maggio 2014 per Lettere Animate Editore che ha pubblicato anche il racconto Quel sigaro nell’antologia Aquarium. Con Nativi Digitali Edizioni ha pubblicato invece i primi due volumi della trilogia Il giardino degli aranci (Il Mondo di Nebbia e Il Mondo del Bosco), e il racconto You Make Me Feel So Young nell’antologia Musica in Lettere.  Con il racconto Drago da Taschino ha vinto il concorso Occhi di drago, tenuto dalla Gainsworth Publishing che l'ha inserito in un'antologia digitale uscita  il 27 febbraio 2015.
Vi lascio il link alla sua pagina Facebook e al sito dell'autrice.

Alla prossima!

4 commenti:

  1. L'erba cattiva sembra molto carino ;)

    Ho una piccola sorpresina per te qui: http://sfogliandolavita.blogspot.it/2015/03/liebster-award-2015-due-premi.html

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    1. Si, infatti!
      Grazie Fede, passo subito! :D

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  2. Mi ispira molto L'erba cattiva, ma devo dire che anche Occhi di Ruben mi incuriosisce. Sono, invece, un po' indecisa su Il nostro gioco...

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    1. Su L'erba cattiva mi piacerebbe leggere qualche recensione, Occhi di Ruben incuriosisce anche me ^^

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