2 settembre 2016

Recensione: Dead Man - Domino Finn (Il Fuorilegge della Magia Nera #1)

Dead Man 
(Il Fuorilegge della Magia Nera Vol. I)
di Domino Finn
Dunwich Edizioni 
Anno 2016
Pagine 270
Euro 3,99

Il mio nome è Cisco Suarez: negromante, incantatore di ombre, fuorilegge della magia nera. Sembra abbastanza fico, vero? Lo era, fino a quando non mi sono risvegliato mezzo morto in un cassonetto.
Ho detto mezzo morto? Perché intendevo morto al 100%. Non faccio le cose a metà.
Perciò eccomi qui, ancora vivo per una qualche ragione, in un altro giorno assolato a Miami. È un paradiso perfetto, se non fosse che mi sono immischiato in qualcosa di brutto. Ricercato dalla polizia, avvolto dal fetore della magia oscura, con creature dell’Altrove che sbucano da tutte le parti... per non parlare delle gang voodoo haitiane. Credetemi, è tutto molto divertente fino a quando non hai un cane zombie alle calcagna. 
Il mio nome è Cisco Suarez: negromante, incantatore di ombre, fuorilegge della magia nera… e sono totalmente fottuto.
Signori e signori, ho trovato una nuova serie urban fantasy per cui impazzire. Ha tutti gli elementi che mi piacciono: un protagonista simpatico a cui ne capitano di tutti i colori, un intreccio in cui niente è ciò che sembra, colpi di scena a ogni capitolo e tanti elementi magici che rendono la storia pepata e sempre avvincente. Okay, non sarà un commento proprio "professionale", ma cavoli, 'sto libro è proprio figo! E poi avete visto la cover, che meraviglia? Solo per quella dovreste leggerlo.
Ho adorato Franciso Suarez, aka Cisco, mago barra animista barra negromante barra zombie che risorge. Ho detto zombie, avete letto bene: è proprio da lì che parte la vicenda, quando il nostro eroe si risveglia in quella che pensa essere una bara e che invece è un cassonetto abbandonato in un quartiere di Miami Beach, con un enorme mal di testa da dopo sbronza. Neanche il tempo di capire cosa ci fa lì e perchè non si ricorda niente di niente di quello che gli è successo il giorno prima - o la settimana, il mese e l'anno prima -, ed ecco che viene inseguito da una banda di haitiani che vogliono ucciderlo seduta stante. Ah, già, forse non lo sapete, ma Cisco infatti doveva essere morto. E da parecchio, anche.

Alla luce del sole di una strada trafficata, il delinquente si ripulì la lama arrugginita sulla maglia sporca e salì sul marciapiede rosa, senza alcun tentativo di mascherare la cosa. I Bone Saints dovevano avercela davvero con me per rischiare a quel modo. Era un vero peccato che non ricordassi nulla al riguardo.

«Dimmi come sistemare questa storia», dissi mentre l'uomo si avvicinava. «Qualunque cosa pensiate che io...» Non ebbi il tempo di finire la frase. In un gesto fluido, l’haitiano sollevò il machete. Alzai la mano sinistra sopra il capo e la lama si abbatté sul mio avambraccio.

Vi avviso, a Cisco gliene succedono di cotte e di crude. Scoprirà di essere stato incastrato suo malgrado in una storia molto più grande di lui e decisamente pericolosa, in cui confluiranno giochi di potere, macchinazioni politiche e magia nera usata per fini personali. Ci saranno molte conseguenze del suo invischiarsi, che non solo ricadranno sul nostro protagonista, ma anche sulle persone a cui voleva e vuole bene. E le cose sono anche peggio di quelle che posso anticiparvi io. Insomma, potete intuire che non avrà un momento di calma e per questo il mio tifo è sempre stato tutto per lui!
Il punto forte della storia è comunque Cisco, voce narrante, ed eroe caratterizzato alla perfezione: un tantino arrogante e ironico, con tanta voglia di imparare e ficcare il naso in giro, ma anche con un forte senso dell'amicizia e dell'onore. Pregi e difetti si eguagliano, il che ci fa affezionare a lui ed empatizzare con i sentimenti che prova. 
Il mondo inventato dall'autore è spettacolare, una commistione di magia nera e tradizioni folkloristiche provenienti da diversi parti del mondo davvero inusuale che danno spazio a personaggi insoliti e intriganti; insomma qui non c'è la classica magia che ti verrebbe in mente, è più simile a quella di American Gods e a quella vista nella serie tv The Originals, che a quella di HP, per capirci. 
La narrazione poi è scorrevolissima e avvincente, un punto di merito alle venature di sarcasmo del protagonista che ogni tanto stemperavano la tensione, sempre molta perchè il colpo di scena è sempre dietro l'angolo. Sinceramente non vedo l'ora di leggere i seguiti,  Shadow Play e Heart Strings. Super approvato!!!
Quattro stelle
 

10 commenti:

  1. Mettiamo da parte che la cover sia letteralmente magnifica con quei colori e con lui in risalto ma è proprio la trama che attira un sacco e dalla recensione si evince quanto sia una storia particolare e intrigante. Per questo l'ho appena aggiunto alla lista. All'inizio avevo dei dubbi perché sai... io e il fantasy oramai non siamo più pappa e ciccia, ma tu gli hai spazzati tutti *-* Bello, bello lo aggiungo tra le prossime letture.

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    1. No, nessun dubbio, V, è da leggere anche se con il fantasy non ci vai più tanto d'accoro ;) Poi mi fai sapere!

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  2. Già lo avevo adocchiato da un po', e dopo questa recensione devo dire di essere più che curiosa! Appena posso lo prenderò ^_^

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  3. Intanto complimenti per la nuova grafica, mi piace davvero moltissimo *_*
    E poi complimenti anche per la recensione! :) Ero davvero curiosa di leggere la tua opinione, perché il libro sembrava molto promettente, ma ora non ho più dubbi e lo metto subito in wish lit! *__*

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    1. Grazie, Sia, ne sono contentissima :3
      Te l'avevo detto che l'avrei messo in wl, eheh ;) Poi mi fai sapere!

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  4. Bella la nuova grafica Rosa! *__* Mi aspettavo qualcosa in tema autunnale e invece mi fai respirare il profumo della primavera! Che bello! ^_^

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  5. Appena aggiunto in wishlist ;) Mi è bastato sentirti parlare di magia vodoo e zombie per convincermi!

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