8 maggio 2015

Recensione: Il racconto dell'Ancella - Margaret Atwood

Il racconto dell'Ancella
 
di Margaret Atwood
Ponte Alle Grazie
Anno 1985
Pagine 336
Euro 9,99 (ebook); 16,80 (cartaceo)
Acquistalo su AMAZON

In un mondo devastato dalle radiazioni atomiche, gli Stati Uniti sono divenuti uno Stato totalitario, basato sul controllo del corpo femminile. Difred, la donna che appartiene a Fred, ha solo un dovere da compiere nella neonata Repubblica di Galaad: garantire una discendenza alla élite dominante. Il regime monoteocratico di questa società del futuro, infatti, è fondato sullo sfruttamento delle cosiddette ancelle, le uniche donne che, dopo la catastrofe, sono ancora in grado di procreare. Ma anche lo Stato più repressivo non riesce a schiacciare i desideri e da questo dipenderà la possibilità e, forse, il successo di una ribellione.
Comparso per la prima volta in Italia negli anni Ottanta, il romanzo della Atwood conserva tutt’oggi la sua attualità. Mito, metafora e storia si fondono per sferrare una satira energica contro i regimi totalitari. Ma non solo: c’è anche la volontà di colpire, con tagliente ironia, il cuore di una società meschinamente puritana che, dietro il paravento di tabù istituzionalizzati, fonda la sua legge brutale sull’intreccio tra sessualità e politica.
Era da tantissimo che non leggevo una storia distopica che mi piacesse così tanto e senza riserva alcuna. Sicuramente si aggiudica il primo posto tra i romanzi del genere e fin da ora ve ne consiglio la lettura. Il racconto dell'ancella è un romanzo che mi ha stupito per la sua sconcertante attualità, perchè il mondo descritto dalla Atwood potrebbe benissimo diventare la nostra realtà, e non sto parlando di un futuro lontano, ma di una prospettiva estremamente attuale che potrebbe facilmente verificarsi anche domani, in pochi istanti. Una realtà dove le donne hanno perso ogni diritto e ogni libertà, sul proprio corpo in primis, ma anche sulla propria mente, sul proprio spirito, sulla propria essenza in quanto essere umano. 
Un mondo dove le donne, per ordine del governo, la Repubblica di Galaad, non possono avere un lavoro, non posseggono soldi proprio ed esistono solo per essere Mogli o Ancelle. E noi conosciamo questo mondo proprio grazie alla testimonianza resa dal racconto dell’Ancella, di cui non sapremo mai il nome vero, ma solo quello che le è stato assegnato, che l’ha annullata, ossia Difred, perché lei appartiene a Fred, il Comandante nella cui casa la donna si trova con uno compito ben preciso: fare da contenitore al seme del comandante e dare così un figlio a lui e a sua Moglie Serena Joy. Questo perché non tutte le donne sono fertili, in seguito ai disastri ambientali che hanno distrutto la Terra. Le Ancelle sono donne fertili sole o che non hanno mai contratto matrimonio secondo il credo cristiano che sono state obbligate/convertite ad assumere il ruolo di contenitori e dare così la salvezza della continuità e dell'esistenza futura al genere umano.

La gonna rossa mi viene tirata su fino alla vita, non più su però. Lì sotto il Comandante sta fottendo. Ciò che sta fottendo è la parte inferiore del mio corpo. Non dico fare l'amore, perché non è ciò che sta facendo. Anche copulare non è l'espressione esatta, perché indica la partecipazione di due persone mentre qui solamente uno di noi è coinvolto. Neanche parlare di stupro sarebbe giusto, perché non sta succedendo nulla che io non abbia sottoscritto. Non è che ci fosse molto da scegliere ma qualcosa sì, e io ho scelto. 


Durante la narrazione l’Ancella alterna il resoconto delle sue giornate - la spesa sempre accompagnata da una seconda Ancella, l’isolamento emotivo e talvolta fisico, la costante attenzione volta al seguire le rigide regole di divisione di classe imposte dal regime, perché si è sempre osservati dagli Occhi (e qui è chiaro il riferimento a Orwell), pena la Rigenerazione - a piccoli dettagli inseriti man mano, che disegnano la struttura e l’ambientazione distopica del romanzo e alle amare riflessioni che ciò che la circonda la portano a fare. Spesso vediamo i ricordi di una vita passata, quando l’Ancella era una figlia, una mamma, una moglie, un’amante, una persona libera di pensare, parlare, agire come meglio credeva. Mi ha colpito tanto lo stile della narrazione, spesso freddo e totalmente distaccato in alcune parti, ad esempio quando ci viene raccontata la cerimonia e l’accoppiamento con il Comandante, come se la narratrice facesse del suo meglio per restare calma e mantenere il controllo delle proprie emozioni, per non rischiare di urlare e esternare la sua frustrazione per la sua situazione. In altre parti invece si avverte un calore e una disperazione che colpiscono allo stomaco, ad esempio quando la protagonista prega, una vera preghiera di fede sincera, totalmente diversa da quella che il regime impone o dalle Pergamene dell'Anima che vengono prodotte a ripetizioni dalle macchine.
E' stata una lettura inquietante, e anche se ho provato la stessa angoscia leggendo 1984 di George Orwell, una angoscia tale che mi ha impedito di portare a termine il libro, questa volta la sensazione di inquietudine era accompagnata da una forte curiosità di scoprire come sarebbe conclusa, se si sarebbe conclusa in qualche maniera. Questo è un romanzo che mi ha portato a delle riflessioni su moltissimi temi, potreste aprire una pagina a caso e troverete una frase, una paragrafo su cui imbastire un dibattito: dal ruolo della donna nella società, al tema dell’aborto, della fertilità, del controllo delle nascite, della fecondazione assistita, della religione - perché il cambiamento dello status quo avviene proprio per motivi religiosi, e qui ne potremmo parlare per delle ore -, del modo di vivere la sessualità, maschile e femminile, sulla concezione della omosessualità e sulla libertà sessuale in genere. Non l’ho trovato un romanzo che inneggi o declassi il femminismo, più che altro si sofferma sulle relazioni uomo/donna, sul potere o meno che le due parti in causa hanno quando si relazionano tra di loro.
Nel 1990 da The Handmaid's Tale ne è stato tratto un film, diretto da Volker Schlöndorff, con Natasha Richardson, Robert Duvall e Faye Dunaway - qui il trailer - che cercherò di recuperare perchè la storia mi è piaciuta davvero tanto. Una lettura che fa riflettere, da leggere.
Quattro stelle e mezzo

16 commenti:

  1. Sono indecisa se leggere o no questo romanzo perché mi frena il fatto che lo hai trovato inquietante e angosciante, nonostante il giudizio positivo. Magari lo leggiucchio visto che me lo sono già procurato da quando ne hai parlato la prima volta. Mannaggia a te! >_<
    Vado a vedere il trailer o_O

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Devi leggerlo Violet, e non preoccuparti, è angosciante sì, ma non pesante tanto da impedirne la lettura, è più una sensazione del tipo "oddio, se fosse successo a me che avrei fatto?". E' un bel romanzo distopico, il migliore per me tra quelli letti finora!

      Elimina
    2. Rose, lo stavo leggendo ieri e non so... mi blocca qualcosa. Mi angoscia troppo >_<

      Elimina
    3. Uff, mi dispiace, però va bene dai... ma giurami che lo riprenderai! :(

      Elimina
  2. Sembra davvero molo bello *^*
    Si trova ancora, nonostante sia così vecchio?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questa è la copia che ho preso in prestito in biblioteca, non so dirti se sia fuori catalogo o meno purtroppo :(

      Elimina
  3. Io l'avevo letto e ne avevo anche parlato sul mio blog.
    Non mi era piaciuto alla follia. L'avevo definito possibilistico e realistico sopèprattutto nel periodo in cui stiamo vivendo. Pur non essendo un perioddo postapocalittico il nostro è preda di estremismi come quelli raccontanti nel libro.
    Per noi donne abituate a fare e disfare, andare e venire senza eccessivi problemi è decismaente angosciante il pensiero di un simile futuro.
    Ciao

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Patricia, allora devo passare a leggere la tua recensione ^^ Gli estremismi a me fanno paura, in tutti i sensi. Esatto, da donna moderna e libera leggere di certe costrizioni è stato angosciante, limitante... non so davvero cosa farei se quella descritta fosse la realtà dei giorni nostri ç___ç

      Elimina
  4. "Il racconto dell'ancella", quanto c'ho messo per riuscire a recuperarlo! Quest'estate vorrei leggermelo ben bene e le tue parole sono bellissime nel descrivere la storia. Mi hanno colpita :) Non sapevo dell'esistenza del film, spero che lo abbiano portato anche in Italia perchè il mio inglese fa pena :) Un bacio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi fa piacere! Vedrai che sarà una lettura che apprezzerai moltissimo, non vedo l'ora di sapere che te ne pare :3 Ma sai che mi hai fatto venire il dubbio? Perchè il trailer in Italiano non sono riuscita a trovarlo... appena ne so qualcosa di più ti faccio sapere! Un baciotto!

      Elimina
  5. Ne ho sempre sentito parlare molto bene e non ti nego che mi piacerebbe leggerlo.. ma non è ancora arrivato il momento.. per adesso ho voglia di dedicarmi a qualche lettura più leggera :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questo è un libro che merita attenzione e fai bene ad aspettare l'ispirazione adatta per godertelo meglio ^-^

      Elimina
  6. Complimenti per la recensione! :)
    Adesso questo libro deve essere mio al più presto! *__*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazieeee, spero ti piaccia! Fammi sapere eh! :)

      Elimina
  7. Bellissima recensione Rosa!! Mi hai incuriosito a tal punto che corro subito in biblioteca a verificare se è disponibile!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Ele :D Sono contenta di averti incuriosito e credo proprio che in biblioteca si trovi facilmente! Fammi sapereeee!

      Elimina