4 novembre 2014

Recensione: Morte a 666 Giri - Aa. Vv.

Morte a 666 Giri 
di Autori Vari
Dunwich Edizioni 
Pagine 339 
Anno 2014 
Isbn: 9788898361977

Horror e musica si mescolano e fondono in un connubio di note e terrore. Protagonisti dei diciotto racconti sono ora i grandi miti del rock, ora persone comuni: tutti alle prese con fenomeni paranormali e spaventosi. Morte a 666 giri è un viaggio nel lato oscuro e misterioso del mondo musicale, nelle cui pieghe si celano oscuri e insidiosi segreti.

Se come me ogni tanto vi piace staccare dai romanzi e leggere i racconti, allora Morte a 666 giri  è una lettura che vi consiglio di non perdervi, prima di tutto per avere un assaggio della capacità di alcuni autori emergenti italiani, e poi se siete amanti della musica e delle storie di orrore, qui troverete quello che cercate! Horror e musica infatti è il tema centrale di questi diciotto racconti, diciotto scenari dove la musica scatena incubi e fa diventare pazzi, oppure strane frequenze radio spingono inesorabilmente a uccidere, spariti musicali donano l’immortalità a chi li suona oppure possono risvegliare fantasmi sopiti, e addirittura richiamare il Diavolo e il male più oscuro. Si parla anche di musica legata all'anima delle persone, ai loro ricordi, tristi o felici che siano. Insomma una antologia che raggiunge il suo scopo, cioè intrattenere e inquietare il lettore. Pensate che io, dopo averli letti tutti ho davvero un po’ di timore ad ascoltare le tracce di cd anonimi… non si sa mai cosa potrebbe accadere *_*
Ecco allora delle mini recensioni per i vari racconti presenti nell'antologia.

Giuliana Ricci - Requiem
E se i più grandi compositori del passato e del futuro fossero semplicemente varie manifestazione di una stessa persona? Sarebbe una immortalità rubata davvero inquietante, non credete? L'antologia comincia con una storia che vede la musica unita alla psiche e all'anima, con scene e realtà immaginarie che a me hanno fatto venire in mente alcune scene tipiche del telefilm Fringe. Requiem apre egregiamente la strada ai racconti seguenti.

Paolo Perlini Le Note di Alicia
Alicia Forester è una vecchia insegnante di musica in pensione, pazza, paranoica e con una leggera propensione all’omicidio, che vive da sola con 12 gatti bianchi e neri ognuno chiamato come una nota musicale in modo da formare una ottava di pianoforte. Da amante dei gatti non mi è affatto piaciuto il modo in cui la signora Alicia si sbarazzava dei mici ormai troppo vecchi o di quelli troppo giovani, e quindi sono stata abbastanza felice quando del finale ha avuto quello che si meritava, proprio per opera dei vendicativi micetti. Un racconto che si rifà al Gatto nero di Edgar Allan Poe.

Gabriele Galletti - Il Giorno in cui Finì la Musica
È uno delle storie che più mi è piaciuta, mi ha coinvolto fino alla fine. Ho apprezzato tantissimo tutta la spiegazione “storica” che c’è dietro a quella che ha dato il via alla spasmodica ricerca dell’ultima musica originale che l’uomo possa mai produrre. Jackie, Sully, Robbie e Terry sono quattro musicisti squattrinati hanno l’immensa fortuna (o sfortuna), di comporre l’ultima canzone originale in assoluto, e il viaggio che li porterà a brevettare a loro nome la canzone sarà una vera e propria corsa contro il tempo, in cui non mancheranno inseguimenti al cardiopalma a opera di robot cercatori che lavorano per la mafia giapponese, comportamenti paranoici al limite dell’ossessione e presunti tradimenti e voltafaccia degni di un film di avventura. Con il colpo finale che mi ha fatto pensare “Ah, pure! Oltre al danno anche la beffa”, perché a dirla tutta, la canzone non era neanche bella. Ottima prima impressione per l’autore.

Fabio Tacchi - Mary & Alex
Anche questo racconto mi è piaciuto, soprattutto perché è uno dei pochi in cui si riesce a delineare e approfondire le caratteristiche psicologiche dei protagonisti, e soprattutto per il concetto di  base che vede la possibilità di racchiudere l’essenza di ognuno di noi in uno spartito musicale. La musica infatti non è altro che matematica, e Alex è il giovane genio della musica che è riuscito a trovare quella particolare formula capace di sintetizzare l’anima di un essere umano in note musicali. E se la sua fidanzata Mary, dopo averlo trovato morto per una overdose, non volesse pubblicare il suo ultimo cd, e dover così dividere l’amato con il mondo intero?

Alessandro Fieschi - La Follia è nell'Etere
Questo racconto riprende quello che considero un classico, ossia il tema dei messaggi subliminali nei testi e nella musica, che in questo caso incitano chi sta ascoltando una strana frequenza radio a commettere omicidi a sangue freddo senza alcun motivo o logicità. Un impronta paranormale e diabolica sarà il responsabile degli avvenimenti. Molti dialoghi stringati e vagamente ironici e uno stile che va dritto al punto.

Marco Candida - Macchina per Viaggiare nel Presente
È l’unico racconto che non mi è proprio piaciuto, purtroppo la storia non mi  ha colpito più di tanto e non ho capito cosa volesse trasmettere l’autore.

Simone CensiThe Lizard King
Qui invece si gioca sulla leggenda metropolitana che dice che le grandi rock star mondiali scomparse prematuramente (in questo caso il protagonista è Jim Morrison), non sono morte per davvero, ma che abbiano solo inscenato la loro prematura dipartita, con l'auto di qualcuno ovviamente, per entrare di diritto nell'olimpo delle celebrità a al contempo poter invece continuare a vivere normalmente.

Cesare Buttaboni - La Leggenda Esoterica degli Jacula
Altra storia che vede la musica unita a riti pagani e al satanismo. In questo caso mi ha colpito l’ambientazione italiana e il finale inaspettato, anche se un pochino sottotono rispetto al resto del racconto.

Federico Tadolini - Body Count
Storia carinissima e molto divertente che unisce splatter e surrealismo. Protagonisti sono gli Skull, una squadra di baseball indiavolata, capace di massacrare (letteralmente) gli avversari sul campo, circondata da un alone di mistero esoterico, che dopo un gravissimo incidente, ritorna dalla morte per potersi giocare l'ultima partita, nella finale per la Major League, contro gli Heartbreaker, novellini appassionati di rock americano, in particolare di Elvis Presley. Perché gli Skulls non si arrendono mai.

Davide Stocovaz - L’Ultima Sinfonia
Anche in questo racconto la musica è uno strumento che serve ad invocare il Diavolo. Matteo trova nel cortile di casa un disco, con sopra le iniziali LCF, e dopo averlo ascoltato insieme a un suo vecchio professore di musica dell’università, cominciano entrambi ad avere strani incubi di morte, ad assistere ad apparizioni di ombre malefiche accompagnate dall' odore di zolfo a determinate ore della notte. La salvezza sarà qualcosa di difficile da ottenere, almeno fino a quando Lucifero non si riterrà soddisfatto.

Roberto MillerHotHell
Altra storia che mi è piaciuta tantissimo, dalle scene surreali e con una vena ironica di sottofondo, molto originale pur partendo da una semplice costatazione, ossia che molti dei più grandi musicisti del mondo, da Beethoven e Mozart, passando per Verdi e arrivando a Frank Sinatra, Kurt Cobain e John Lennon, abbiamo venduto la loro anima per il successo e che alla loro morte siano finiti all'Inferno, a riempire le file dell’esercito di Satana per la battaglia finale. Mentre si aspetta l’Apocalisse stazionano in un hotel, dove oltre ai nomi più famosi del panorama musicale si trovano anche le anime dei tributi, i sacrificati loro malgrado da altri per il successo. Proprio come capita a Mark, il protagonista, che verrà ammazzato dagli stessi componenti della sua band, che si ritroverà mezzo mangiato da Jim Morrison lucertola e a suonare una chitarra fatta di membra umane con Elvis.

Vittorio Sossi - Una Lieve Dissonanza
Per colpa di un accordo di quarta/quinta diminuita, l'esistenza di Claudio, chitarrista dei Malik, cambierà per sempre. Perennemente afflitto da ricordi di morte spaventosi e irreali, tormenti e incubi, Claudio vivrà la sua patetica vita quasi sull'orlo della follia, fino a quando una catena di eventi non porterà alla diffusione mondiale della Basic dissonance, il suo accordo sbagliato, che farà sprofondare il mondo in un nero incubo perenne.

Davide Camparsi - Quando Therese Suona il Violino
Un vecchio gatto randagio e nero, una ragazzina che d’estate indossa un vestito a fiori lacero e leggero, e un violino. Sono loro i protagonisti di questa storia, cacciatori nelle tenebre dei perduti, demoni che tormentano le anime degli umani.

Sergio Di GirolamoIl Demone Prigioniero
Un racconto che assomiglia quasi ad un episodio di Supernatural: Danny Lee Dazz, frontman dei Dark Carnival, tiene nascosto nella sua roulotte un demone, Amial, figlia di Lillith, incatenata e bloccata da simboli magici. Il loro patto è semplice: fama e successo in cambio di carne. E la dannazione eterna, certo.  Mai tirare troppo la corda, soprattutto quando si gioca con il male.

Alessandro M. Colombo - L’Odio di Orfeo per Euridice
Purtroppo anche questo racconto non l’ho capito e sostanzialmente non mi è piaciuto. È una serie di descrizioni molto stringate, dal taglio cinematografico e leggermente inquietanti di alcuni video in cui Tod O’Blivion racconta, o meglio mostra, come abbia creato il suo ultimo capolavoro musicale, ossia L’Odio di Orfeo per Euridice.

Fabio Scaranari - Le Mani del Pianista
Due vicini di casa: Andrea, afflitto da allucinazioni di figure nere dalle bocche spalancate che urlano e in preda ad una forte insonnia, e Rodolfo,  vedovo che continua a suonare il pianoforte di notte per uccidere la solitudine. Una storia in realtà semplice e inquietate al punto gusto che per come è stata scritta mi ha fatto trattenere il fiato più di una volta, molto bravo l’autore a creare la suspense necessaria a impaurire e a far ritornare la paura del buio e della solitudine, persino se si è in casa propria.

Cristiano Fighera - Il Lato C
I segreti di famiglia prima o poi vengono alla luce… una coppia si trasferisce nella vecchia casa appartenente ai nonni di lui. Lei nella soffitta trova un vecchio disco, che quando suona parla di amore e vendetta. Strane e fredde apparizioni e sogni sanguinolenti porteranno alla scoperta di una storia fatta di vecchi amori e tradimenti, con un finale davvero inaspettato e mozzafiato.

Dalila  ForniMerope al Pianoforte
Quest’ultimo racconto che chiude l’antologia è la storia dello struggente amore di un barone per la cara moglie, un amore che continua imperterrito nonostante gli anni passati e la morte di lei. Solo la musica riuscirà a riportare la serenità negli ultimi anni di vita dell’uomo.

Nel complesso una bella antologia che vi consiglio di sicuro!

Tre stelle e mezzo

9 commenti:

  1. penso che non riuscirei più ad ascoltare musica....passo per questa volta anche se mi sembrava promettente, ma la letteratura horror mi inquieta troppo

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    1. Okay dai... ma comunque si, ora ho un pò di paura ad ascoltare tracce anonime >_<

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  2. Non sembra male, ci farò un pensierino! :)

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  3. Mmm.. sai che non ho un buon rapporto con l'horror.. anzi non c'è proprio rapporto ahah!
    Alcuni comunque sembrano molto interessanti :)

    Ho visto che stai leggendo Scrivimi ancora *-* Ti sta piacendo ?

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    1. Già, lo so :) Devi provare dai ^^
      Per ora diciamo che si, mi sta piacendo, Rosie la protagonista mi sta un pò antipatica in realtà, però la storia è interessante e la voglia di leggere c'è :)

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  4. Ciao Rosellina *-*
    Come Eli non ho per nulla rapporto con l'horror :D
    Di questi racconti pochi mi ispirano particolarmente come "Quando Therese suona il violino", "Il demone prigioniero" e "Il Lato C". Gli altri mi angosciano ahahah

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    1. Ciaoooo Violet.. hai scelto quelli meno horror (o quasi xD), Il lato C è stata una bella sorpresa, Il demone prigioniero: scommetto che parola che ha fatto scoccare la scintilla è stata Supernatural, vero? xD

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  5. Sembra interessante, la copertina è davvero suggestiva!** Mi piace!

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